Libri di Paolo Usai

Ogni lupo è come l’uomo, c’è quello cattivo e quello buono. Cinque favole che hanno al centro la natura e gli animali con comportamenti e valori antropomorfi. Cinque ambientazioni per imparare a rispettare la vita e il creato e a migliorare il rapporto fra l'uomo e la natura

Sanesu è un piccolissimo paese immaginario dell'entroterra sardo in cui, come in tutta l'isola, si sta verificando un preoccupante calo demografico. Le case sono chiuse e i cartelli con la scritta "Vendesi" consumata dal sole spuntano sui cancelli delle abitazioni vuote. Gli eredi vivono lontano, quelli più vicini a volte tornano per il fine settimana o per le ferie estive. Il fenomeno appare irreversibile e il rischio è che la rassegnazione possa avere il sopravvento. Per fortuna, come è accaduto nel corso dei secoli, dove erano prevalentemente degli avvenimenti traumatici ed improvvisi, come le carestie, le epidemie, le guerre, a strappare le persone dalla propria terra, esiste anche oggi chi non si rassegna. Persone che non si lasciano trascinare dagli eventi, ma vanno controcorrente, nelle quali prevale il naturale attaccamento verso il proprio territorio natale. Anche a Sanesu ogni uomo potrà dare il suo prezioso apporto se non si lascerà sopraffare dal peso delle proprie vicende personali.

"Era Lupetta, la nostra amata tartaruga! Aveva una forma indescrivibile, per metà lupo per metà tartaruga". Età di lettura: da 6 anni.

Primo Caralis è un affermato detective con un passato nell’Arma dei Carabinieri. Tra i suoi tanti incarichi si è trovato ad affrontare casi di spionaggio industriale, infedeltà coniugale, circonvenzione di incapace, furti, rapimenti, estorsioni, truffe. Dai suoi ricordi emerge uno spettro completo di debolezze e di vizi che sono all’origine di delitti e di comportamenti deviati di ogni genere. Ne risulta il quadro di una varia umanità che Fabrizio De Andrè, nella sua canzone “La città vecchia”, sintetizzò in questi due versi: "Se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo".

Il soldato Hiba Daniel, l'inquietante Ilona, il boscaiolo Tobias con la moglie Alida e altri sinistri personaggi sono i protagonisti di una storia di spiritismo, cannibalismo e magia nera originatasi durante la Grande Guerra. Attorno allo spettrale paesaggio di un inquietante e immobile lago, si susseguono fatti agghiaccianti che si ripetono fino ai nostri giorni, tenendo aperta una cigolante porta sul passato più spaventoso e oscuro.

Luca è uno dei tanti ragazzi che cercano di cogliere le opportunità che il turismo offre durante la stagione estiva. Si stupisce nel ricordare come, vent'anni prima, abbia potuto prendere una decisione così irrazionale, come un ragazzo di diciotto anni possa avere preferito ad una vacanza con i compagni di classe la fatica del lavoro come cameriere e soprattutto come una decisione, presa a seguito di una delle tante noiose serate al bar, possa avere influenzato prepotentemente il suo percorso di vita. Ma come si può non condividere questa riflessione? Non vi è mai capitato di ripensare e restare sorpresi, dopo tanti anni, che una scelta banale, presa frettolosamente, condizionata pericolosamente dalla noia, sia stata molto più importante di altre decisioni attentamente ponderate?

Nelle quattro storie che compongono il libro, si racconta delle fantasie del bosco: "La Tartalupo" è una bestia di fantasia dall'apparenza malvagia ma in realtà è paladina della pace a difesa dell'uomo. "Bianca" rappresenta il sentimento degli animali e la coscienza del genere umano. "Il Mulo Ragioniere" racconta gli intrighi di due boscaioli. "Peppino l'Aguzzino" è una breve parodia dell'avarizia. Tutto è tra il divertimento e la morale. Età di lettura: da 8 anni.

La poesia racconta la nostra storia, dove emerge la verità dell'uomo. L'amore, la fanciullezza e la morte che racchiude in un bocciolo quel fiore dato alla vita.