Libri di PAUL SCHEERBART
Lesabéndio
Paul Scheerbart
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 275
La vita sull'asteroide Pallas è devota alla bellezza. I pallasiani - creature elastiche e oblunghe - sono quasi sempre impegnati a ornare il corpo celeste con armoniose strutture architettoniche. La loro esistenza scorre in pace e senza dolore. Ma quando Lesabéndio decide di elevare una torre fino alla nube luminosa che sovrasta Pallas, le cose cambiano per sempre. Simbolico, immaginifico, eppure rigorosamente oggettivo nella descrizione di un'alterità assoluta, questo romanzo è un classico eccentrico della letteratura novecentesca, inclassificabile come il suo autore. "Cittadino onorario della luna", come lo definì un suo contemporaneo, Paul Scheerbart sapeva legare il gusto per il cosmico con la concreta attenzione al quotidiano e con un generoso, visionario slancio utopistico. Per questo, dall'avventura di Lesabéndio, eroe che si dissolve nella propria opera, Walter Benjamin trasse linfa per la propria riflessione filosofico-politica. A più di un secolo dalla sua comparsa, il libro rimane sospeso tra misticismo e ironia: una parabola sul desiderio di trascendere i propri limiti, di cui le quattordici illustrazioni di Alfred Kubin rappresentano il risvolto inquietante. Con quattro saggi di Walter Benjamin e saggio introduttivo di Fabrizio Desideri.
Architettura di vetro
Paul Scheerbart
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1982
pagine: 212
Il Perpetuum mobile
Paul Scheerbart
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2015
pagine: 104
Paul Scheerbart (1861-1915) è uno dei piu' curiosi e affascinanti scrittori tedeschi tra '800 e '900. Pacifista convinto nella bellicosa Germania guglielmina, in questo "Perpetuum mobile2 (1910) è narrata in prima persona la ricerca di un meccanismo che produca energia sfruttando la naturale gravità terrestre. La ricerca dura anni, raccontata in una sorta di diario e accompagnata da sempre più complicati disegni dei congegni di volta in volta ideati. E anche se questi congegni si rifiutano pervicacemente di funzionare, ciò non impedisce al visionario ricercatore di immaginare un mondo privo della schiavitù energetica e libero di manifestare le più nobili facoltà umane. In tale mondo gli uomini potrebbero dedicarsi ad attività estetiche, contemplative e anche a "ristrutturare" architettonicamente l'intero pianeta. Un amabile apologo, che dietro l'apparente e comica assurdità della narrazione, rivela un profondo umanesimo e un'amara consapevolezza del nostro doloroso destino.
La grande luce. Münchhausiadi riunite
Paul Scheerbart
Libro
editore: Università degli Studi di Trento
anno edizione: 2003
pagine: 246
Lesabéndio
Paul Scheerbart
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 274
La vita sull'asteroide Pallas è devota alla bellezza. I pallasiani - creature elastiche e oblunghe - sono quasi sempre impegnati a ornare il corpo celeste con armoniose strutture architettoniche. La loro esistenza scorre in pace e senza dolore. Ma quando Lesabéndio decide di elevare una torre fino alla nube luminosa che sovrasta Pallas, le cose cambiano per sempre. Simbolico, immaginifico, eppure rigorosamente oggettivo nella descrizione di un'alterità assoluta, questo romanzo è un classico eccentrico della letteratura novecentesca, inclassificabile come il suo autore. "Cittadino onorario della luna", come lo definì un suo contemporaneo, Paul Scheerbart sapeva legare il gusto per il cosmico con la concreta attenzione al quotidiano e con un generoso, visionario slancio utopistico. Per questo, dall'avventura di Lesabéndio, eroe che si dissolve nella propria opera, Walter Benjamin trasse linfa per la propria riflessione filosofico-politica. A più di un secolo dalla sua comparsa, il libro rimane sospeso tra misticismo e ironia: una parabola sul desiderio di trascendere i propri limiti, di cui le quattordici illustrazioni di Alfred Kubin rappresentano il risvolto inquietante. Con quattro saggi di Walter Benjamin e saggio introduttivo di Fabrizio Desideri.