Libri di Perle Abbrugiati
Il mito ripensato nell'opera di Giacomo Leopardi. Atti del Convegno internazionale (Aix-en-Provence, 5-8 febbraio 2014)
Libro: Libro rilegato
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 674
Il mito permette a Leopardi di attingere al mondo antico di cui è nostalgico e di esercitare la sua ironia su qualsiasi sapere, attraverso una parodia della cultura classica e una satira dei nuovi miti moderni. “Smitizzare” le illusioni ataviche e insieme demistificare quelle contemporanee significa additare (e rimpiangere) la fine delle rappresentazioni poetiche del mondo, ormai sostituite da vuoti simulacri. Si tratta di due operazioni complementari e dunque diviene quanto mai necessario guardare ai diversi sensi del concetto di mito nel caso di Leopardi. Tutte le sfumature sono allora contemplate: nostos verso il mito antico, riscrittura apocrifa e non, invocazione o parodia di figure mitologiche, assorbimento di schemi mitici che si riconoscono solo in trasparenza nella sua scrittura, satira dei miti contemporanei, ma anche creazione di una mitografia prettamente leopardiana. Il poeta di Recanati, nostalgico di miti antichi e distruttore di quelli moderni, produce figure che diventeranno a loro volta miti letterari. Il volume indaga l’articolazione nella sua opera delle diverse presenze del mythos.
Il futuro nel presente. Percorsi letterari tra Italia e Francia
Rossella Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 137
Le ipotesi di vita al di là del tempo — e collocate in anni, quando non millenni, ancora lontanissimi — colpiscono l'immaginario per la suggestione delle previsioni che risultano perfettamente centrate persino se viste dalla nostra attuale prospettiva. Lungo l'asse Italia-Francia si scandagliano le opere di Mercier (L'an 2440), Ghislanzoni (Abrakadabra), Della Sala Spada (Nel 2073!), Mantegazza (L'anno 3000), Salgari (Le meraviglie del Duemila) e altri coevi autori francesi del tardo Ottocento a vario titolo impegnati a tessere un composito affresco della futurologia letteraria e a immaginare un domani migliore in cui collocare il presente angoscioso. Nelle previsioni degli scrittori esaminati trovano spazio molti ritrovati pioneristici della nostra generazione che esercitano un indubbio fascino per il solo fatto di essere stati ipotizzati già a partire dal Settecento. Alcune derive sono indubbiamente tragiche; di contro, emergono anche visioni non mutilate negli aspetti più difficili da declinare, e cioè la fiducia in un presente migliore e la possibilità di vivere, risanati, dopo avere fatto l'esperienza di un futuro inquietante. Presentazione di Perle Abbrugiati.
Giacomo Leopardi. Lettera a Roberto Benigni. Un'operetta cinematografica
Perle Abbrugiati
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2010
pagine: 53
Giacomo Leopardi, che di noia si intendeva, forse s'annoia lì dov'è. Ciò spiegherebbe perché egli scriva epistole, mandandole attraverso canali improbabili. Quella ritrovata da Perle Abbrugiati si rivolge a Roberto Benigni, che Leopardi considera qui come il suo doppio. Si tratta di convincere l'attore-regista a girare un film filosofico. Possibilmente con la più strepitosa ironia che il comico toscano sia in grado di sfoggiare. Ed ecco un'operetta che a Cinecittà potrebbe diventare una superproduzione. Ma chi l'avrebbe detto che il recanatese avesse una cultura cinematografica così estesa? e nel pensier si fingesse sceneggiature hollywoodiane?