Libri di Pietro Bianchi
Film da rivedere, da riscoprire, da riassaporare
Pietro Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 392
La prima impressione di aver visto un film importante l’hai certamente già in sala, dove pure spesso accetti di entrare in uno stato di sospensione della credibilità e ti affidi interamente alla storia raccontata, ma è davvero dal momento in cui ne esci in poi che ci ragioni e ci ripensi e ne apprezzi fino in fondo la grandezza. Quante volte ci siamo detti «questo film è da rivedere» per coglierne meglio i significati e le sfumature, ascoltarne di nuovo i dialoghi, memorizzare alcune battute. La ormai decennale collaborazione dell’autore con la rivista «Città dei Mille» – per la rubrica Film da rivedere, da riscoprire, da riassaporare – offre un’enorme opportunità per far capire che rivedere un film è una scoperta sempre nuova. Con questo libro l’autore intende restituire al cinema una minima parte di quello che dal cinema ha ricevuto, sostenendo gli esercenti e tutti coloro che si prodigano perché anche in una piccola provincia il grande cinema non manchi mai.
Frontiera. Passaggi metropolitani
Pietro Bianchi, Matteo Cavalleri
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Bergamo Film
anno edizione: 2009
pagine: 29
Skeleton Coast. Dove il deserto incontra il mare. Ediz. italiana e inglese
Pietro Bianchi
Libro: Libro rilegato
editore: Polaris
anno edizione: 2010
pagine: 184
La Namibia è meta ogni anno di un numero sempre maggiore di turisti italiani, attratti dalle ormai famosissime dune rosse di Sossusvlei e dai tanti animali del Parco di Etosha, una delle più grandi ed importanti riserve naturali in Africa. Questo libro fotografico invita a scoprire la meno frequentata ma altrettanto straordinaria regione costiera, comunemente conosciuta come "Skeleton Coast" a causa degli innumerevoli relitti di navi e scheletri di animali disseminati lungo il litorale. Gigantesche dune che si gettano nell'Atlantico, spiagge senza fine affollate da colonie di otarie, letti di fiumi effimeri popolati da antilopi, elefanti e leoni e remoti insediamenti di cercatori di diamanti abbandonati ed invasi dalla sabbia regalano emozioni senza pari. L'autore, affascinato da questo tratto di costa africana ancora autenticamente selvaggio ed incontaminato, l'ha più volte percorso per la sua intera lunghezza, non solo via terra ma anche dall'alto con aeroplani ed elicotteri al fine di catturarne le immagini più suggestive. Questo libro contiene una selezione di circa 140 scatti a colori, corredati da testi esplicativi in italiano ed inglese ed alcuni approfondimenti sugli aspetti più avvincenti della storia di questa terra.
Psicoanalisi e rivoluzione. Psicologia critica per i movimenti di liberazione
Ian Parker, David Pavón-Cuéllar
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2021
pagine: 177
Cosa c’è di rivoluzionario nella psicoanalisi, e perché quelli di noi interessati alla prassi politica dovrebbero prenderla sul serio? Questo manifesto è un argomento per collegare la trasformazione sociale con la liberazione personale, mostrando che i due aspetti del cambiamento profondo possono essere intimamente collegati usando la psicoanalisi. Il manifesto esplora ciò che sta al di là di noi, ciò che continuiamo a ripetere, ciò che ci spinge e ci porta a rimanere gli stessi e a cambiare, e come questi fenomeni vengono trasferiti nello spazio clinico. Questo libro non è acritico nei confronti della psicoanalisi, e la trasforma in modo che i movimenti di liberazione possano trasformare il mondo. “C’è un modo per far convergere un’analisi critica della società e la pratica dell’inconscio in una sorta di discorso comune? Un modo che ci permetterebbe di dire che la psicoanalisi, con buona pace dei lacaniani conservatori, sia una partica che di per sé guarda a una politica emancipatrice ed egualitaria?” (Pietro Bianchi)
Appunti dalla prima fila. La grande critica cinematografica sulle pagine del «Gatto selvatico» (1955-1964)
Pietro Bianchi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 190
È il padre della moderna critica cinematografica: in Italia prima di Pietro Bianchi la decima musa non era ancora concepita come figlia del genio umano, al pari di letteratura, pittura e musica. Le inconfondibili recensioni di Bianchi, al tempo stesso concise, argute e colte, erano capaci di spunti illuminanti. È difficile non stupirsi nello scoprire quanto precocemente la sua penna abbia intuito la grandezza di alcuni cineasti, tra cui "Mister Hitchcock", ai tempi considerato appena un mestierante. Questo volume raccoglie tutti i suoi scritti apparsi sul "Gatto Selvatico", il mensile aziendale che l'Eni di Enrico Mattei pubblicò tra il 1955 e il 1964, insieme all'ultimo saggio firmato da Tullio Kezich e dedicato proprio al critico parmigiano "imbevuto di cultura". Rileggere oggi le parole di "Pietrino" è come sedersi al cinema accanto a lui in quella prima fila che la forte miopia gli imponeva, e ascoltare dalla sua voce i memorabili giudizi chiari e lungimiranti, perfetta miscela di rigore e amore per il grande schermo. Prefazione di Gianni Canova.
Oltre il Grand Canyon
Pietro Bianchi
Libro: Copertina rigida
editore: Polaris
anno edizione: 2013
pagine: 156
Il Colorado Plateau è una delle regioni più straordinarie della Terra. Qui si può comprende pienamente come il nostro pianeta, così come le creature che lo popolano, sia vivo, in perenne trasformazione. Lentamente ma incessantemente acqua e vento modellano gli strati di roccia esposti dal progressivo innalzamento di questo arido altopiano creando uno spettacolare caleidoscopio di forme e colori. Come il Grand Canyon, l'immensa voragine scavata dal ume Colorado dove con un unico sguardo si possono abbracciare due miliardi di anni della storia terrestre. Ma anche gli archi naturali di Arches, i pinnacoli rosa di Bryce Canyon, i maestosi e solitari monoliti della Monument Valley, luoghi ormai conosciuti da chiunque...
Il cinema comico
Pietro Bianchi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 112
Ciclo di lezioni di Bruno Fornara. Abbiamo cercato di fermare, come solo la scrittura sa fare, il fluire di giornate dedicate a un piacere, quello del cinema, vissuto nel doppio vantaggio della comprensione e della convivialità. Senza qualcuno che per mestiere appassionato non ci avesse guidati nei meandri del testo filmico avremmo capito di meno e perso il gusto di questo banchetto; ma alla tavola del sapere è meglio stare in compagnia e questi incontri sono avvenuti lontani dalle rigidità specialistiche e coccolati invece da molte mani affettuose e visi sorridenti. I visi dei tanti che in questi anni hanno accompagnato queste ore liete. Le mani sapienti di chi ha trascritto (parola falsa, ogni trascrizione è già una rivisitazione) le parole del nostro "maestro", aggiungendo anche un tratto di strada nuovo al percorso già indicato. Questo piccolo libro, forse più simile a quelle dispense che permettevano a tutti di ripassare le lezioni, non ha pretese scientifiche: ambisce piuttosto a diventare uno strumento per potere tornare indietro a rivedere quel che si è visto o a vedere quel che si è perso.
Il panorama della filosofia francese contemporanea
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 46
Nel XX secolo c'è stato un grande momento filosofico francese-, poco meno di cinquant’anni che vanno da “L'essere e il nulla” (1943) di Sartre fino a “Che cos'è la filosofia?” (1991) di Gilles Deleuze e Felix Guattari. In mezzo una serie di nomi -Bachelard, Merleau-Ponty, Lévi-Strauss, Althusser, Foucault, Derrida, Lacan - e dei progetti filosofici molto diversi tra di loro che tuttavia hanno condiviso una sensibilità comune. Più che dei filosofi sono stati un gruppo di avventurieri del concetto che hanno rivoluzionato la scrittura filosofica; che sono stati protagonisti della scena politica; che hanno tirato fuori la filosofia dall'accademia per mischiarla alle espressioni più contemporanee della modernità (cinema, sessualità, società). Una manciata d'anni in cui la filosofia è stata attraversata da un desiderio che la vita e il concetto non fossero più separati l'una dall'altro.
Sorridere sull'orlo di un abisso. La commedia classica americana degli anni Trenta
Pietro Bianchi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 104
"Quando guardiamo un film guardiamo il racconto di un mondo, ne siamo catturati, inconsapevolmente e piacevolmente sedotti, e di questo racconto diventiamo prigionieri. Abbiamo ben capito che un conto è quando lo scrittore ci narra di Ulisse, e possiamo ancora immaginarlo un po' come vogliamo, un altro è quando lo vediamo in faccia questo Ulisse: qualcuno ha deciso per noi la sua età, il suo volto, il suo vestito, la sua voce e la luce che lo investe. Meglio se qualcuno ci sveglia da questo stato di torpore, quello che nasce dall'incrocio tra il nero della sala e la luce dello schermo, se ci aiuta a usare la ragione per decifrare i segni di quella rappresentazione del mondo che ogni film riesce a fare: sarebbe operazione capace di guarirci dall'eccesso di inconsapevolezza che prima o poi, lo sappiamo bene, si paga. Ma per poter funzionare da buon pharmakon occorre che lo si prenda a piccole dosi, in un giusto equilibrio tra il lasciarsi andare all'illusione e il decifrarla. Per questo consigliamo la lettura di questo testo dopo avere visto i film, come attraente momento di ripensamento, un piacere da aggiungere al fascino del primo approccio di innamorati alle pellicole." (Alessandra Pozzi)
Il cinema di Clint Eastwood. A partire dal ciclo di lezioni di Bruno Fornara
Pietro Bianchi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 196
Il 31 maggio 2020 Clint Eastwood ha compiuto novant'anni. Ma già prima era un "grande vecchio", se a questa formula associamo un'idea di saggezza e preveggenza, di "classicità". C'è chi queste doti le assomma vivendo una vita particolarmente densa e piena, pare che a Clint questo sia toccato. Molte sono le cose che mi piacciono di lui. Almeno dieci, come i dieci comandamenti. La prima che mi piace di lui è il pragmatismo. I suoi sono personaggi del "fare", evitano le pose amletiche, agiscono e nell'azione stessa trovano spesso la risposta al dubbio: sul bene e sul male, sul giusto e l'ingiusto. Accettano di sporcarsi le mani in quella che per comodità definiamo "realtà" e perciò accettano il rischio, calcolano l'insuccesso. Nessuno di loro pecca di astensionismo o di accidia. La seconda cosa che mi incanta è che le sue creature non credono nella salvezza a prescindere, nel lieto fine, nel premio alle buone intenzioni. Guardano in faccia il Destino, lo soppesano e lo sopportano. Seguono il motto antico: "quando viene il dolore, reggilo e astieniti dal metterlo in scena (substine et abstine)". La terza cosa è la virtù della tenacia dei suoi eroi. Vanno avanti. Non perché sono ostinati e rigidi (se fosse così non sarebbe una gran cosa questa virtù) ma perché credono che almeno questo si possa fare: tenere dritta la schiena sotto i colpi. A me viene in mente la Ginestra, che è una bellissima poesia del Leopardi (conviene rileggerla): la ginestra non è stupida, sa che appena il Vesuvio dà uno scrollone, lei finirà distrutta ma nonostante questo continua tenacemente a fare quel che può fare: profuma. Fino alla fine. La quarta è Maggie Fitzgerald. Tutto di lei mi piace. Ma più di tutto il fatto che sa di essere una persona differente, singolare. E giunta a un certo punto della sua vita decide di essere fino in fondo quel che è. La quinta che mi attrae è che gli piace la vita. Si vede proprio. Talmente tanto che della vita accetta anche la morte. La morte così è "solo" l'altro lato della medaglia. La sesta cosa sono gli occhi dell'Ispettore Callaghan. Anzi: la faccia tutta di Clint, scolpita. Scalfita. Erosa. Ma quando sorride.... La settima. Sa fare domande, esistenziali. Ma le fa per via di racconto, di storia. Mai di predica. Non è petulante. E mentre tu guardi, lì nel buio della sala, capisci che è di te che si sta parlando. L'ottava è che è un anticonformista: la società di massa gli sta stretta. Basta pensare a Richard Jewell, una vera parabola sulla facilità dei pregiudizi, sulla fragilità del singolo contro le architetture del potere. La nona è quando alla fine di Gran Torino Walt Kowalski decide di diventare la Vittima. Così esce dalla storia ed entra nel mythos. La decima è questo libro: val proprio la pena di leggerlo. (dalla prefazione di Alessandra Pozzi)