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Libri di R. Kirchmayr

L'immaginario

L'immaginario

Jean-Paul Sartre

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: 294

Concepito assieme a "L'immaginazione", l'altro saggio dedicato all'immagine, costituisce una pietra miliare nel panorama della fenomenologia del xx secolo e, più estesamente, delle teorie contemporanee dell'immaginario. Sulla scorta delle indagini degli anni universitari e degli approfondimenti della fenomenologia compiuti durante un soggiorno a Berlino, Sartre riprende autonomamente i cardini del pensiero di Husserl e imbocca un cammino che lo porta a una nuova definizione della coscienza nei suoi rapporti con l'immagine. La tesi radicale di questo saggio denso e meditato è quella dell'incommensurabilità di percezione e immaginazione, nodo teorico che permette a Sartre di ridefinire la natura della coscienza immaginativa e dell'immagine quale oggetto irreale. Andando oltre Husserl, Sartre conferisce così alla coscienza immaginativa uno statuto nuovo e più originario rispetto alla percezione. Questo gesto filosofico è gravido di conseguenze: da una parte viene aperta la strada a una considerazione della vita immaginaria fin nelle sue molteplici manifestazioni (dal sogno all'opera d'arte), attraverso il territorio oscuro dei rapporti tra l'immagine e il pensiero; dall'altra vengono poste le basi di una teoria della libertà dell'immaginario e di un'estetica sui generis che si realizzeranno compiutamente negli scritti filosofici e letterari caratterizzanti, nel secondo dopoguerra, la grande stagione dell'esistenzialismo francese.
21,00

Conversazioni

Conversazioni

Gilles Deleuze, Claire Parnet

Libro

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 140

14,00

Merleau-Ponty

Merleau-Ponty

Jean-Paul Sartre

Libro

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 1999

pagine: XI-184

12,00

Il ritratto e il suo sguardo

Il ritratto e il suo sguardo

Jean-Luc Nancy

Libro

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2002

pagine: 108

Attraverso l'esame di alcune tele che hanno segnato la storia della pittura (da Lotto a Matisse), il filosofo Jean-Luc Nancy ci porta di fronte a quell'"oggetto" misterioso che compare nel ritratto e attorno al quale si organizza tutto lo spazio pittorico: lo sguardo. E' lo sguardo a "esporre" il soggetto in pittura e a presentarlo al nostro stesso sguardo. Giocando con la somiglia, la seduzione del ritratto sta nel suo modo di richiamarci a sé facendoci vedere ciò che non può essere visto. In queste pagine quindi il filosofo rimette in gioco la definizione del ritratto e il suo senso, aprendo nuovi percorsi tra arte e filosofia.
9,80

La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato

La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato

Abdelmalek Sayad

Libro

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2002

pagine: XVI-402

Frutto di vent'anni di ricerche, "La doppia assenza" mette a fuoco il problema urgente e difficile dell'immigrazione e disegna uno scenario conflittuale tra le società ricche e quelle povere. A cavallo tra le une e le altre, il migrante è sempre "fuori luogo", preso nel paradosso di una "doppia assenza". Una è l'assenza dell'immigrato dalla propria patria, l'altra è l'assenza dell'emigrato nelle cosiddette "società d'accoglienza", nelle quali è incorporato ed escluso al tempo stesso.
31,00

Derrida egizio. Il problema della piramide ebraica

Derrida egizio. Il problema della piramide ebraica

Peter Sloterdijk

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2007

pagine: 89

Che cosa ha a che vedere Derrida con l'Egitto? In questo scritto breve e denso, Sloterdijk, uno dei più importanti innovatori del pensiero contemporaneo, attraversa l'opera del filosofo francese mediante una serie di confronti con altri autori che ne moltiplicano i piani di lettura e di interpretazione. Ne esce un'immagine di Derrida inconsueta, poco compiacente ma problematica e aperta, delineata in uno stile filosofico talmente dissonante da quello derridiano da rivelarsi paradossalmente in sintonia con esso.
9,50

Marxismo e soggettività. La conferenza di Roma del 1961

Marxismo e soggettività. La conferenza di Roma del 1961

Jean-Paul Sartre

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2015

pagine: 162

Nel dicembre del 1961 Sartre fu invitato a tenere una conferenza all'Istituto Gramsci di Roma, sul tema "soggettività e marxismo". Presentò le sue ultime riflessioni sulla necessità di rinnovamento del marxismo dall'interno, suscitando così un dibattito di eccezionale vivacità, cui presero parte alcune tra le figure di intellettuali più in vista vicini al PCI (Della Volpe, Colletti, Lombardo-Radice, Luporini, Paci, Valentini, Semerari e altri). Sartre mostrò come l'analisi della soggettività fosse indispensabile per comprendere i fenomeni sociali. Attraverso la presentazione di casi singoli l'operaio antisemita, l'amore in Stendhal, l'anarco-sindacalismo - delineò un'idea di soggettività come "universale singolare", prodotto della storia e contemporaneamente invenzione di possibilità. La conferenza presenta uno straordinario spaccato del pensiero di uno dei più grandi autori del Novecento e un'introduzione alle tesi di una delle sue opere filosofiche più complesse: la Critica della ragione dialettica. Che cosa sarebbe successo se le posizioni di Sartre avessero fatto breccia nella cultura politica ufficiale del PCI dell'epoca? Un pensiero che poneva radicalmente la questione di che cosa sia la soggettività in una prospettiva marxista quali effetti etici e politici avrebbe potuto produrre? Quali progressi avrebbero potuto segnare la teoria marxista se si fosse posto al centro del dibattito il problema etico, come Sartre andava affermando? Prefazione di Giacomo Marramao.
16,00

La fenomenologia

La fenomenologia

J. François Lyotard

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2008

pagine: 109

La fenomenologia di Jean-François Lyotard non è solo il primo lavoro di ampio respiro di uno dei filosofi più importanti della vague post-strutturalista francese, ma è anche una coerente interpretazione critica del pensiero di Husserl. Collocandosi sulla scia di Maurice Merleau-Ponty, di cui fu allievo, Lyotard si inserisce nella ripresa degli studi fenomenologici che segnarono gli anni cinquanta a partire dalla pubblicazione della Crisi delle scienze europee e dei primi inediti husserliani. Il filosofo francese, seguendo lo svolgersi dell'opera di Husserl, intreccia una rete di rimandi filosofici e culturali che mostrano la ricchezza della prospettiva fenomenologica nel pensiero del XX secolo. Mettendo in luce le maggiori implicazioni metodologiche, Lyotard effettua una prima ricognizione critica della fenomenologia, soprattutto nel suo confronto con le scienze umane e il marxismo.
13,00

Ego sum

Ego sum

Jean-Luc Nancy

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2008

pagine: 180

Questo volume raccoglie una serie di studi in cui Nancy prende di mira il problema dello statuto del soggetto nella filosofia di Cartesio e in particolare il chi del soggetto enunciatore del discoroso. Nel teatro filosofico cartesiano, il personaggio principale è colui che afferma, pronunciandolo, il "cogito ergo sum". Nancy ripete a suo modo la questione del cogito e mette in luce tutti i meccanismi della scena filosofica costruita da Cartesio. Emerge così la funzione del cogito come simulacro della costruzione dell'identità del soggetto che compare sulla scena in quanto "maschera", "fabula", "corpo" e "uomo".
18,00

Soggettivazione e destino. Saggi intorno al «Flaubert» di Sartre

Soggettivazione e destino. Saggi intorno al «Flaubert» di Sartre

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2010

pagine: 192

Questo libro raccoglie una serie di saggi brevi che ruotano attorno all'ultima grande opera di Jean-Paul Sartre: "L'idiota della famiglia. Gustave Flaubert dal 1821 al 1857". Un'opera ingiustamente dimenticata dalla cultura contemporanea, nonostante la sua forza concettuale e stilistica inconfondibile la rendano unica. In piena epoca strutturalista, Sartre ha il coraggio, confrontandosi in particolar modo con la psicoanalisi di Freud e di Lacan, di porci, attraverso la biografia di Gustave Flaubert, le domande che restano al cuore della sua filosofia e anche della stessa pratica della psicoanalisi, e che egli vede perdersi nell'affermazione del primato della struttura: "Qual è la verità di un uomo?" "Qual è il rapporto dell'uomo con l'opera?". Un inedito di Sartre, sempre dedicato a Flaubert, impreziosisce ulteriormente il volume.
18,00

Parlando con Sartre. Conversazioni al caffè

Parlando con Sartre. Conversazioni al caffè

John Gerassi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2012

pagine: 440

Jean-Paul Sartre e Fernando Gerassi, pittore ebreo-turco, si conobbero in un caffè di Parigi. Si appassionarono alle battaglie culturali del loro tempo, misero in comune le esperienze intellettuali e artistiche, divennero grandi amici. Negli anni trenta in Europa si consolidava la stretta fascista. Fernando fece la sua scelta: andò in Spagna a difendere la Repubblica. Jean-Paul, dedito unicamente alla scrittura, l'arte con cui "nulla doveva interferire", rimase inerte e non si sporcò le mani. Quarant'anni dopo, Sartre, il filosofo dell'esistenzialismo, il celebre romanziere e il grande drammaturgo, la coscienza del Movimento studentesco e dei movimenti anticolonialisti, è seduto al tavolino di un altro bistrot parigino, insieme al figlio di Fernando, John Gerassi. Iniziano gli incontri e le conversazioni che daranno vita a questo libro. Sartre, davanti al giovane intellettuale americano e sotto l'influenza della figura ideale di Fernando, si apre, si confessa, si mette a nudo come mai era riuscito a fare. Racconta ironicamente l'infanzia ribelle, gli studi, le risse e la goliardia, la vita con Simone de Beauvoir e le avventure amorose "contingenti", le amicizie e le laceranti rotture, il consumo di allucinogeni, la lotta contro l'imperialismo americano, i dilemmi della decolonizzazione, il tardivo ripensamento sullo stalinismo, la fascinazione per la rivoluzione cubana e il maoismo, l'odio per de Gaulle e la speranza del Maggio '68.
25,00

Quel poco di verità. Una lezione su Michel Foucault

Quel poco di verità. Una lezione su Michel Foucault

Pier Aldo Rovatti

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 64

Tra il 1982 e il 1984, nei suoi ultimi corsi al Collège de France, Michel Foucault mette sotto il fuoco dell'analisi la nozione di parresia, il "parlar franco", il "dire il vero" di fronte al potere, come una modalità differente di praticare la verità. Si tratta infatti di un esercitarsi alla verità legato a un particolare stile di vita e a una concezione non intellettualistica della filosofia. Esaminando le pratiche discorsive del cinismo antico, Foucault dipinge uno straordinario affresco filosofico e va alla ricerca di quelle risorse che ci possono offrire delle chiavi di lettura per comprendere il nesso tra il potere, il sapere e la verità che segna il nostro presente. Pier Aldo Rovatti, uno dei più attenti interpreti del pensiero di Foucault, ci porta al cuore dell'ultimo pensiero del filosofo francese, mostrando quali interrogativi lo avessero condotto a studiare la pratica della parresia e facendo emergere la decisiva posta in gioco politica della ricerca foucaultiana, ossia il rilancio dell'interrogazione sul rapporto tra vita e verità.
16,00

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