Libri di Raffaele Calabria
Lo psicodramma freudiano. Una pratica originale per il trattamento del conflitto psichico
Giorgio Tonelli, Raffaele Calabria
Libro: Copertina morbida
editore: NeP edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 328
Tornare a Freud non vuol dire usare unicamente il dispositivo di cura inventato dallo stesso, ma anche inventarsi altre modalità di cura che tengano presente le sue scoperte riguardanti l'essere umano. L'uomo non ha istinti, ma solo pulsioni e può istituire un pensiero chiamato "inconscio" che va riabilitato. Lo psicodramma da noi praticato è una di queste invenzioni. Questo volume, che raccoglie i contributi di psicoterapeuti e psicoanalisti formatisi sotto l'egida dei coniugi Lemoine, è diviso in due parti: la prima raduna testi teorici e clinici che hanno non solo l'intento di articolare la specificità dello psicodramma freudiano, ma anche di sostenere l'ipotesi che tale pratica possa avere dei risultati riconducibili sia a generici cambiamenti che a vere e proprie guarigioni. La seconda parte riunisce contributi che ne testimoniano la particolare duttilità: cioè, a differenza della psicoanalisi classica, lo psicodramma freudiano si presta ad usi diversi da quelli terapeutici, a prescindere dal tipo di formazione dello psicodrammatista. Prefazione di Luciana La Stella.
La ripetizione. Un concetto fondamentale della psicoanalisi
Raffaele Calabria, Alide Tassinari
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 222
Il volume si presenta come un vero lavoro di Scuola. Non si tratta soltanto del fatto che il libro venga presentato come una elaborazione prodotta da psicoanalisti della SLP, la Scuola lacaniana di psicoanalisi, ma, in un senso più vasto, per il fatto che si tratta di un lavoro che è una tessitura all'interno di un'antenna del Campo freudiano, quella di Ravenna, con l'intento di mettere in chiaro uno dei concetti chiave della psicoanalisi. Il filo rosso è l'insegnamento di Lacan nella sua lettura della teoria freudiana.
Alle radici dell'oggetto in psicoanalisi. Uno sguardo sul feticismo da Freud a Lacan
Raffaele Calabria
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2017
pagine: 218
Nel 1927 Freud definì il feticismo: "... anomalia, che può essere annoverata tra le perversioni, si fonda com'è noto sul fatto che il paziente, il quale è quasi sempre un maschio, non riconosce l'assenza del pene nella donna, non riconosce cioè qualcosa di altamente indesiderabile per lui in quanto prova della possibilità della sua stessa evirazione". Il tema del feticismo è stato un concetto cardine dell'ingegno e dell'opera di Freud. L'intento però non è quello di ripercorrere strade già battute ma di comparare, attraverso l'ausilio di grandi autori come Comte, Binet, De Brosses fino a Marx l'accezione di feticismo che ieri come oggi appare, per dirla alla Perniola "il sentire impersonale dei nostri tempi". Un concetto che nel tempo pare essere ancor più radicato e appropriato a delineare tutti i volti della società moderna. Passando da Freud a Winnicott fino a Wulff per approdare a Lacan e collazionando articoli e opere inedite, tradotte per la prima volta in lingua italiana, indagheremo sulla natura psichico-evolutiva di questo fenomeno in età infantile e adulta. Citando Freud: "Nell'impossibilità di poterci veder chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità".