Libri di Redi S. Di Pol
La scuola per tutti gli italiani. L'istruzione di base tra Stato e società dal primo Ottocento ad oggi
Redi S. Di Pol
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2015
pagine: XIV-338
Quando nel XIX secolo ebbe inizio il processo di unificazione politica della nazione italiana, parallelamente iniziò a prendere consistenza un percorso scolastico unitario per la formazione delle giovani generazioni del nuovo stato. La politica scolastica italiana dal Risorgimento alle soglie del secolo presente è stata caratterizzata da confronti e interazioni fra progetti politico-ideologici, esigenze economico-produttive e aspirazioni sociali e culturali delle famiglie italiane. Dopo una serie di riforme del sistema scolastico nazionale, iniziate già negli stati preunitari, solo negli anni sessanta del secolo scorso è stato realizzato, con l'istituzione della scuola media, un percorso formativo di base unitario per tutti gli Italiani che inizia nella scuola dell'infanzia per arrivare alle soglie dell'istruzione secondaria superiore. Il presente volume ripercorre le più significative tappe di questo percorso storico, analizzando in particolare problemi che ancora oggi sono presenti nella scuola italiana, come il rapporto stato-società civile, l'autonomia delle scuole, la parità scolastica, la laicità e l'insegnamento religioso e la formazione degli insegnanti.
La pedagogia scientifica in Italia tra Ottocento e Novecento
Redi S. Di Pol
Libro: Copertina morbida
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2007
pagine: 226
La fortuna e le vicende della pedagogia scientifica sono state in Italia alquanto travagliate. Se si eccettua Maria Montessori non sono esponenti di rilievo e di levatura internazionale che abbiano contribuito a dare nei secoli XIX e XX un apporto originale alla ricerca scientifica e sperimentale nell'ambito della scienza dell'educazione. Le tradizioni e le componenti spiritualistiche e idealistiche, oltre a interventi di carattere ideologico-politico, hanno certamente impedito lo sviluppo e il decollo di una originale e autonoma corrente pedagogico-scientifica. A far naufragare il tentativo di dar corpo anche in Italia, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, a un movimento di pedagogia scientifica contribuì soprattutto la fragilità e la scarsa consistenza del modello e della cultura positivistica italiana ai quali la nuova scienza dell'educazione era collegata. Il presente lavoro offre una lettura e un'analisi del rapporto fra pedagogia scientifica e positivismo, attraverso la ricostruzione delle origini della pedagogia scientifica nel decennio 1869-1879, l'analisi dell'impostazione del rapporto educazione-società in uno dei più significativi esponenti del positivismo, Pietro Siciliani, e infine nel travagliato percorso culturale di Maria Montessori per uscire dalle secche dello scientismo positivistico.
L'istruzione infantile in Italia. Dal Risorgimento alla riforma Moratti. Studi e documenti
Redi S. Di Pol
Libro: Copertina morbida
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2005
pagine: 452
Il presente lavoro ripercorre le tappe salienti dello sviluppo dei nuovi modelli educativi e scolastici per l'infanzia, dagli Asili Infantili fondati da Ferrante Aporti nella prima metà del XIX secolo, ai Giardini d'Infanzia froebeliani, alla Scuola materna delle sorelle Rosa e Carolina Agazzi, alla Casa dei Bambini di Maria Montessori e dai primi programmi del 1914 alle Indicazioni nazionali della Riforma Moratti del 2004. I dati statistici sull'evoluzione dell'istruzione infantile in Italia dal dopoguerra ad oggi e i documenti riportati in appendice sono proposti agli studenti di Scienze della Formazione primaria e agli insegnanti di Scuola dell'infanzia.
Educazione e diritti umani
Redi S. Di Pol
Libro: Copertina morbida
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2004
pagine: 285
La proposta del presente testo è quella di effettuare una lettura critica dei modelli pedagogici sviluppatisi storicamente, attraverso il riferimento ai diritti umani della comunità educante. Il riconoscimento dei diritti dell'uomo è una delle più alte conquiste della ragione e della solidarietà umana, nella formulazione condivisa da tutte le Nazioni, così come codificata nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948, si può trovare quel comune denominatore che, evitando tentazioni impossibili di pensiero unico ed assoluto, possa collegare solidamente e creativamente i processi formativi all'interno di una società mondiale sempre più complessa e globale.