Libri di Ronald Firbank
Vanagloria
Ronald Firbank
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 256
Inghilterra, inizio '900. Mrs Shamefoot ha un solo desiderio: essere immortalata sulla vetrata di una cattedrale. I suoi tentativi, buffi ma molto ostinati, si scontrano con una serie bizzarra di imprevisti, che le rende difficile ottenere l'agognato ritratto. Attorno a lei si muove una società raffinata e amorale, che vive di pettegolezzi e teatro, di maldicenze e poesia. Aristocratici, dame, membri del clero, professori e attori si incrociano e si alternano in un girotondo di scene memorabili in cui regnano ironia, non detti e allusioni. Costruito su una trama esilissima, Vanagloria è il primo vero romanzo di Ronald Firbank. Acuto osservatore della società inglese del suo tempo, ne mostrò, senza falsi pudori, contraddizioni, vacuità e idiosincrasie, soprattutto attraverso quei dialoghi evasivi e a tratti surreali in cui si esprime al meglio il suo genio creativo. Autore a lungo dimenticato, Firbank fu riscoperto soltanto negli anni '60 del secolo scorso, a quarant'anni dalla morte, grazie all'interesse di celebri autori, fra cui l'americano Edmund Wilson e il britannico Evelyn Waugh.
Derelitto splendore. Racconti giovanili inediti
Ronald Firbank
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 156
"Derelitto splendore", a cura di Silvio Raffo, raccoglie gli scritti giovanili di Ronald Firbank: definiti dall'autore "contes", in parte novelle di ampio o breve respiro, in parte bozzetti teatrali e improvvisazioni. Vignette sardoniche della vita dell'high society del suo tempo, di uno stile assolutamente inconfondibile per la levità del tocco e la svagata grazia poetica che li connota, vedono la luce nel primo decennio del Novecento e anticipano i romanzi che consacreranno Firbank come funambolico narratore della più aristocratica e disincantata "causerie nonsense" di marca britannica. Su fondali fantasmagorici da teatrino di marionette si muovono le figure più sontuose ed evanescenti, fanciulle esangui e caritatevoli, perfide dame vendicative o mogli esemplari, giovani aristocratici malati o inclini a perverse ambizioni, vecchie stordite ed estrose zitelle, tutte travolte dall'insensato vortice della vita. Un vortice di piume, etereo e breve come un sospiro d'angelo nell'incanto di un giardino lunare. Una leggiadra danza di spettri compassati e bizzarri come in un dipinto di Ensor o di Felicien Rops: la Morte che ride di noi.