Libri di Salvatore La Monica
Lettera ad un vescovo
Salvatore La Monica
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2024
pagine: 238
La vicenda narrata nella “Lettera ad un vescovo” viene tratta da una storia di fatti documentati realmente avvenuti nella Sicilia degli anni venti-trenta del Novecento, nel contesto epocale che racchiudeva, nobiltà, borghesia, mondo contadino e mafia. E quest’ultima si manifestava con il suo letale dominio di fatto nella società isolana, soprattutto in quella dedita all’agricoltura. Ciò che non è vero della vicenda narrata è il singolare frutto di un amalgama di fantasia con una memoria storica di un passato remoto-prossimo della realtà siciliana.
I Barresi. Storia di una famiglia della feudalità siciliana tra XI e XVII secolo
Salvatore La Monica
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2024
pagine: 384
I Barresi arrivarono in Sicilia con il Gran Conte Ruggero e si stabilirono in Sicilia in modo permanente intorno al 1091, ottenendo la concessione di alcuni feudi, tra cui Pietraperzia. Nel XIV secolo la famiglia si dirama in due rami principali titolati: di Pietraperzia e di Militello Val di Catania. Un terzo ramo della famiglia nasce nel XVI secolo con Carlo Barresi che, insediatosi nel feudo di Pietra D’Amico appartenuto in precedenta agli Abbatelli, fonda il paese di Alessandria della Pietra, successivamente Della Rocca. La famiglia Barresi, con i vari rami, si estingue con la morte nel 1679 di Elisabetta Barresi, ultima feudataria titolata di Alessandria della Rocca. Per cinque secoli il casato fu tra i protagonisti del potere feudale nell’isola esercitato sotto i sovrani normanno-svevi, angioini, catalano-aragonesi e castigliani. Alcuni esponenti della famiglia raggiunsero le più alte sfere dell’aristocrazia siciliana e spagnola, e fra tutti ricordiamo Dorotea Barresi, principessa di Pietraperzia e Butera che, trasferitasi in Spagna, da Filippo II viene nominata governatrice della casa dell’Infante Filippo III e sua educatrice.
Il testamento di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Salvatore La Monica
Libro: Copertina morbida
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2021
pagine: 112
"Con lo scrupolo e l'attenzione del ricercatore storico e la passione profusa nell'esaminare a largo raggio la vita e, soprattutto, l'opera principale, Il Gattopardo, del coltissimo scrittore siciliano, Salvatore La Monica ne coglie in profondità la genesi, rilevando l'avvio di una riflessione che avrebbe costituito per Giuseppe Tomasi la base del suo impareggiabile romanzo, pubblicato postumo nel 1958." (Luciano Catalioto dalla Prefazione(
La Sicilia dei Lanza. La scalata nei secoli del lignaggio al vertice del potere feudale
Salvatore La Monica
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2019
pagine: 288
La storia della famiglia Lancia o Lanza (dove i due cognomi hanno un’unica radice), discenderebbe da Aleramo figlio di una coppia di nobili sassoni insediatasi nel Piemonte nel X secolo, o secondo altri studiosi, da un Ernesto Lancia duca di Baviera intorno al 970. Nel corso del ’200, la famiglia sceglieva con convinzione e fedeltà la politica ghibellina e seguiva con determinazione le imprese di Federico II di Svevia, poi quelle di suo figlio Manfredi e del nipote Corradino. Dopo la sconfitta di Benevento del 27 febbraio 1266 subita da Manfredi re di Sicilia e, ancora per le tragiche conseguenze patite con la sconfitta nella battaglia di Tagliacozzo del 23 agosto 1268, Galvano Lancia e suo figlio Galeotto subivano con lo stesso Corradino di Svevia la condanna del patibolo insieme ad altri nobili seguaci del partito dei ghibellini. Dopo quest’ultimo avvenimento i Lancia-Lanza si stabilirono in Sicilia e nel corso di 7 secoli, passati dal Regno al Viceregno, dai Normanni-Svevi fino ai Borboni, si renderanno protagonisti della vita politica ed economica dell’Isola così come altri importanti lignaggi nobiliari venuti da Francia, Germania, Spagna e da varie parti dell’Italia.