Editoriale Agorà
Pozzillo. Memorie e immagini
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2025
pagine: 144
Pozzillo è un ridente borgo marinaro ubicato all’estremo nord del territorio di Acireale. Di tutti i borghi marinari acesi è quello che ad oggi ha meglio conservato le caratteristiche più squisitamente tradizionali, mantenendo un ché di selvaggio, antico e incontaminato, ancora non permeato da frotte di turisti e visitatori con conseguente alterazione della struttura sociale e tradizionale così come accaduto altrove. Dicevamo “ad oggi”, perché destino dei deliziosi borghi le cui caratteristiche naturali sono notevoli, è quello di essere “scoperti” e vissuti da “forestieri”, e ciò non è certo un male, se si mantiene quella purezza ancestrale che ancora si respira; però, inevitabilmente si verranno a perdere quelle unicità, quelle tradizioni, quelle usanze caratteristiche, ed è per questo che l’Associazione “Pozzillo nel Cuore” si è assunto l’impegno di raccogliere in questo volumetto, “memorie e immagini” del tempo passato con foto, aneddoti, ricordi, storia e storie in modo da rimanere imperituro nel tempo l’essenza di Pozzillo e della comunità Pozzillese, prima che si disperda irrimediabilmente.
Studi preistorici della Sicilia. Sulle tracce del Barone Ferdinand von Andrian-Werburg alla ricerca della Sicilia preistorica
Alfio Romeo
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2024
pagine: 480
Il titolo di questo volume è la traduzione letterale del saggio Prähistorische Studien aus Sicilien del barone Ferdinand von Andrian-Werburg, pubblicato a Vienna nel 1878. La suddetta opera è la prima sintesi degli studi sulla preistoria siciliana condotti all’epoca e viene qui riproposta per la prima volta tradotta in italiano in versione integrale, costituendo la struttura portante di ulteriori approfondimenti. L’approfondimento propugnato, certamente parziale, si è tradotto nella realizzazione sintetica delle biografie di tutti i personaggi menzionati nell’opera originale e la disamina di tutte le località archeologiche visitate o studiate dal ricercatore austriaco, integrate e arricchite dalle scoperte successive, naturalmente senza la pretesa di dare un quadro esaustivo di tutte le stazioni paleolitiche e neolitiche dell’Isola. Il compendio che ne è venuto fuori, oltre a dare un utile contributo ai novelli ricercatori, pone l’accento sull’opera dell’Andrian, poiché ancora oggi continua ad offrire interessanti spunti di riflessione, conservando tutto il fascino pioneristico e sentimentale delle indagini archeologiche della seconda metà dell’800.
Catania barocca. La strada della porta di Aci (oggi via Etnea). Volume Vol. 3
Salvatore Maria Calogero
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2024
pagine: 288
«Questa via a buon diritto famosa (il “salotto di Catania” viene detta), un mese e tre giorni dopo che il terremoto dell’11 gennaio 1693 fece della Città cumuli di macerie fumanti, venne idealmente tracciata dal Vicario Generale del Viceré, Don Giuseppe Lanza duca di Camastra, con una spettacolare cavalcata che oggi sa di leggenda. Sotto gli occhi degli undicimila superstiti dei ventisettemila abitanti che contava prima la Città, arrampicati e appollaiati sopra le rovine; il Vicario Generale, cavalcando un bianco ginnetto, additò e percorse la linea della strada (la “strada dritta”, duemila e ottocento metri) che avrebbe dovuto essere il simbolo ed il fulcro della ricostruenda città […]. Strada Stesicorea chiamavasi allora e giungeva alla piazza omonima, […] a Porta di Aci, come diceva il popolo anche se la porta non esisteva più. Da Porta di Aci la via si chiamava Etnea, e oltrepassato l’Ospedale era fiancheggiata da case basse e modeste, qua e là anche da ville padronali affogate in una vegetazione esuberante […]». (Saverio Fiducia, Passeggiate sentimentali)
I Barresi. Storia di una famiglia della feudalità siciliana tra XI e XVII secolo
Salvatore La Monica
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2024
pagine: 384
I Barresi arrivarono in Sicilia con il Gran Conte Ruggero e si stabilirono in Sicilia in modo permanente intorno al 1091, ottenendo la concessione di alcuni feudi, tra cui Pietraperzia. Nel XIV secolo la famiglia si dirama in due rami principali titolati: di Pietraperzia e di Militello Val di Catania. Un terzo ramo della famiglia nasce nel XVI secolo con Carlo Barresi che, insediatosi nel feudo di Pietra D’Amico appartenuto in precedenta agli Abbatelli, fonda il paese di Alessandria della Pietra, successivamente Della Rocca. La famiglia Barresi, con i vari rami, si estingue con la morte nel 1679 di Elisabetta Barresi, ultima feudataria titolata di Alessandria della Rocca. Per cinque secoli il casato fu tra i protagonisti del potere feudale nell’isola esercitato sotto i sovrani normanno-svevi, angioini, catalano-aragonesi e castigliani. Alcuni esponenti della famiglia raggiunsero le più alte sfere dell’aristocrazia siciliana e spagnola, e fra tutti ricordiamo Dorotea Barresi, principessa di Pietraperzia e Butera che, trasferitasi in Spagna, da Filippo II viene nominata governatrice della casa dell’Infante Filippo III e sua educatrice.
Platea Magna. Studi e ricerche su Scordia e il Val di Noto. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2024
pagine: 384
Come già nello spirito dei precedenti volumi, anche questo terzo numero di Platea Magna include una serie di lunghi saggi dedicati alla storia di Scordia e del suo vicino territorio da un gruppo di studiosi di formazione ed esperienze diverse, riuniti intorno a un comune progetto, un viaggio intrapreso nel 2021 che, con l’uscita in programma di altri volumi, ci porterà a celebrare nel 2028 l’importante appuntamento dei quattrocento anni dalla rinascita del centro abitato oggetto principale delle varie analisi. Un traguardo ormai non troppo lontano, scelto ovviamente non a caso, ispirato alla data ufficiale del 10 gennaio 1628 riportata sulla licentia d’habitare concessa da Filippo IV re di Spagna al primo principe di Scordia Antonio Branciforti, autore del terzo tentativo - dopo due andati a vuoto, secoli prima - di rifondazione del casale di Scordia, distrutto al tempo delle guerre baronali del Trecento. La data di oggi, però, collima anche con quella di un’altra importante ricorrenza, quella dei trecentotrent’anni dal terremoto del Val di Noto, che nel 1693 investì fatalmente anche i nostri luoghi.
Le ceramiche d'uso in Sicilia dal XVIII al XX secolo. Arte storia tecniche e tradizioni
Vincenzo Forgia
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2024
pagine: 188
«In Sicilia […] si sono sempre prodotte ceramiche, e altre vi sono state importate dalle principali manifatture greche, corinzie, ioniche, laconiche, attiche, italiane. […] Le popolazioni dell’Isola, già dalla Preistoria, avevano imparato a imitare i modelli allogeni, sperimentando nuove forme a seconda dell’uso del vaso, ed elaborando singolari apparati decorativi […] Lo studio della ceramica diventa, dunque, importante e sempre attuale perché essa è espressione dei livelli della cultura di ogni popolo e del suo gusto nel creare le forme e nell’adattare al corpo del vaso decorazioni sia ornamentali che figurate». [Rosalba Panvini] «In tal senso la monografia di Vincenzo Forgia aggiunge un tassello significativo alla storia della ceramica siciliana, […] per mezzo della sua “arte” di ceramista. Una conoscenza figlia dell’esperienza dell’autore, acquisita sin da bambino quando iniziò a “vivere” la bottega degli stazzunara e a “rubare” agli anziani ceramisti i loro segreti secolari affinché i quattro elementi – la terra, l’acqua, l’aria ed il fuoco – dessero vita a quegli oggetti che per millenni hanno semplificato ed arricchito la vita dell’essere umano». [Sandro Torrisi]
L'isola del banco dell'avventura. Pantelleria tra storia e storie
Orazio Ferrara
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2024
pagine: 168
Ai bordi del banco dell’avventura, nel bel mezzo del Canale di Sicilia, a spartiacque del Mediterraneo Occidentale da quello Orientale, sorge repentinamente dagli abissi del mare un’isola aspra e fascinosa chiamata la “Perla nera” per le sue imponenti colate laviche di lucente ossidiana, l’oro del preistorico e misterico popolo dei Sesi, i suoi primi abitatori. È l’isola di Pantelleria, l’antica Ogigia dell’Odissea di Ulisse, l’opulenta Yranim dei marinai fenici, la splendida Cossyra dei legionari romani, la fortificata Sciaxigibur degli Arabi. Una scorribanda nel tempo tra storia e storie. Dai primi raids dei Saraceni che rapivano le “belle giovani dal seno ricolmo” alla feroce guerra da corsa, che devastò e insanguinò per secoli ambedue le coste del Canale di Sicilia o di Tunisi e che vide molto spesso l’isola protagonista sia come vittima che come “carnefice”. Storie di marinai, di santi e di anarchici. E storie amare dell’ultimo conflitto mondiale, in cui l’antico centro storico, con il suo intrigante dedalo di vicoli d’impianto arabo, scomparve letteralmente sotto le migliaia di tonnellate di esplosivo “generosamente” donato dagli aerei Alleati.
Ostraka. Frammenti storici della «Terra delle Città Nuove»
Antonio Cucuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2023
pagine: 144
Taormina, Naxos e l'Alcantara di Sicilia. Un fiume dal nome «ponte» e le sue storie
Luigi Frudà
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2023
pagine: 448
Questo volume di indagine storica, su base archivistica e documentale, prende in analisi, secondo un criterio cronologico, alcuni degli eventi principali che si articolarono soprattutto tra il V secolo a. C. e la seconda metà del 1800 in un territorio ristretto della Sicilia Orientale che ha come limiti la rocca di Taormina, la costa ionica di Naxos e l’intera vallata solcata dal corso del fiume Alcantara che ha una caratteristica particolare: un fiume dal nome arabo ‘ponte’, cioè al-qantarah, scavalcato da un ponte che dà nome al fiume e che nella descrizione del geografo arabo al-Idrisi (1150) aveva «maravigliosa struttura da mostrar il valore dell’architetto [che lo innalzò] e la possanza del sultano [che gliel’ordinò]». Con questo studio ci si propone di ancorare ai territori coinvolti i singoli eventi selezionati portandoli ad un livello più esteso di ricostruzione e divulgazione scientifica aggiungendo anche molte testimonianze documentali visive sia d’epoca che contemporanee, intendendo anche suggerire piste nuove e concrete di esplorazione dei luoghi toccati da essi eventi che sono in grado, ancora oggi, di restituirci importanti, dirette e vive testimonianze.
Platea Magna. Studi sulla storia di Scordia. Volume Vol. 2
Claudio F. Parisi, Antonio Cucuzza, Carmelo Gambera
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2023
pagine: 297
Catania barocca. La Marina (oggi via Dusmet)
Salvatore Maria Calogero
Libro: Libro rilegato
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2022
pagine: 232
Durante la ricostruzione della città di Catania, avviata dopo il terremoto del 1693, si pensò a curare l’aspetto estetico degli edifici sul fronte mare, costruiti sopra le fortificazioni del ‘500, allo scopo di realizzare un «teatro che guarda tutto alla marina di essa città […] somigliante a quello del porto di Messina», per «riguardare il beneficio comune e del pubblico […] incominciando dall’Illustre principe di Biscari, a cui siegue l’incominciato edificio di don Vincenzo Paternò e Trigona barone di Raddusa e, scendendo abbasso, siegue il Vescovado, seguito pure dalla venerabile Casa del Seminario e doppo va circondato il teatro col palaggio di don Lorenzo Villaroel barone di San Calogero e, doppo di esso, detto famoso edificio incominciato con la spesa di più migliaia di scudi di detto barone don Pietro Recupero appresso di cui col tempo adornerà la strada incominciata che va a terminare all’arena sopra la xiara nuova di Mongibello vomitata l’anno 1669. Il qual teatro è incominciato per guardare senza impedimento il mare…». (dalla Supplicazione di don Pietro Recupero barone della Torre, anni 1724/25).