Libri di Salvatore Vasta
Il mito tra filosofia e scienza. Temi e prospettive dall'antichità a oggi
Giacomo Borbone, R. Loredana Cardullo, Emanuele Coco, Francesco Coniglione, Chiara Militello, Salvatore Vasta
Libro: Libro in brossura
editore: Malcor D'
anno edizione: 2020
pagine: 181
Che cosa è il mito? Quale funzione ha assolto nella storia dell’umanità? Se esso prende forma a partire da una narrazione, quali strade ha percorso e continua a percorrere con la sua presenza multiforme nella cultura? Intorno a tali quesiti si muovono i saggi proposti in questo volume, frutto di un lavoro collettivo orientato a rafforzare la tesi che nessun “passaggio” è occorso dal mythos al logos in direzione univoca e irreversibile. Muovendosi tra antichità e contemporaneità, i saggi qui raccolti analizzano argomenti critici e casi di studio specifici sotto il comune intento di riaffermare la centralità, ancora tutta attuale, che riveste la diademythos-logos nella costruzione di una idea di ragione e di pensiero filosofico viva, attenta sia al rigore storiografico sia alle esigenze della società.
I limiti naturali della conoscenza. Storia e prospettive di un dialogo tra filosofia e biologia
Emanuele Coco, Francesco Coniglione, Salvatore Vasta
Libro: Libro in brossura
editore: Malcor D'
anno edizione: 2017
pagine: 250
Il vasto e appassionante dibattito attorno alla conoscenza ha avuto uno dei suoi momenti più intensi nell’incontro con le teorie evoluzionistiche applicate alla percezione e alle funzioni dell’intelletto. Il testo offre un iter storico dei principali momenti teoretici e metodologici che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo dell’epistemologia cognitiva.
Come fu che Salvatore Pappalardo, esportatore di agrumi in Paternò, divenne cavaliere
Salvatore Vasta
Libro
editore: Armando Siciliano Editore
anno edizione: 2011
pagine: 128
Templari. Sugli uomini che morirono per un sogno
Salvatore Vasta
Libro
editore: Armando Siciliano Editore
anno edizione: 2008
pagine: 530
Oltre la metafora. Evoluzione organica ed evoluzione culturale
Salvatore Vasta, Enrico Viola
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2008
pagine: 164
Negli ultimi decenni si è sempre più affermata una visione della conoscenza e dello sviluppo culturale centrata sui processi evolutivi e sull'analogia con i meccanismi che regolamentano la selezione naturale. L'epistemologia ha di conseguenza conosciuto una notevole evoluzione verso la sua naturalizzazione, nella prospettiva di liberare lo studio della conoscenza da ipoteche normative e fondazionalistiche per riconsegnarla alle scienze che hanno sempre studiato i processi di acquisizione delle informazioni e di formazione dei concetti, come le scienze cognitive. Nei saggi contenuti in questo volume viene fatto il punto su di un particolare aspetto di tali recenti sviluppi: la metafora di carattere biologico tra conoscenza e processi evolutivi, a cominciare dall'analisi del suo principale interprete del '900, Konrad Lorenz, fino a giungere ai più recenti sviluppi.
Positivismo storico e naturalismo. Enrico De Michelis e Giuseppe Sergi
Salvatore Vasta
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2007
pagine: 104
Il Positivismo è stato lotta nei giudizi sulle filosofie e sui filosofi, nelle qualificazioni argomentative e semantiche; su certi modi di fare scienza e sugli scienziati. Ma fu anche la dimostrazione che ad entrambe le parti non mancarono argomenti validi per riformare le posizioni degli altri, difendendo strenuamente le proprie. Enrico De Michelis e Giuseppe Sergi rappresentano due realtà speculari che, non accontentandosi delle dogmatiche positivistiche, escono fuori dalle impostazioni predominanti orientandosi verso posizioni originali, rispettivamente sui temi della storia e dell'evoluzione darwiniana.
Le Tre torri del Filosofo. Giovanni Natoli Ruffo e la Ducea di Archirafi
Salvatore Vasta
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2023
pagine: 376
Costruita su fonti archivistiche inedite, la storia della Ducea di Archirafi introduce il lettore alla nascita di un feudo siciliano sulla costa ionica. È un’immersione nel Settecento di Sicilia, all’indomani del rientro dei Borboni nell’Isola (1735). Il progetto venne perseguito dai fondatori messinesi Francesco e Giovanni Natoli, padre e figlio, nonostante l’avversione della Contea di Mascali e della città di Jaci. A Messina, Giovanni Natoli Ruffo (1714-1769), principe e duca, fu personaggio di primo piano. Si interessò e scrisse di letteratura, arte, numismatica e filosofia. Amico di Ludovico Muratori, resse per molti anni l’Accademia dei Pericolanti. Impegnato a combattere il dilagare della peste che colpì Messina nel 1743, comandò la Milizia urbana. Resse due Confraternite e lo Spedale. Si espose in prima persona nell’affaire della Lettera di Maria Vergine ai messinesi, prendendo parte alla «guerra tra santi» combattuta tra Messina e Palermo. Fitto di particolari, che collocano la narrazione nel campo della storia delle idee, il libro spinge il lettore a comprendere la vicenda dei Natoli e della Ducea di Archirafi dentro perimetri culturali e storici più ampi.