Libri di Sebastiano Triulzi
Calvino. Disfare la letteratura. Ediz. italiana e spagnola
Corradino Mineo, Sebastiano Triulzi, Maria Panetta, Luciano Castillo, Davide Barilli
Libro
editore: Magale Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 188
I lustrascarpe. Amelia Rosselli
Sebastiano Triulzi, Giuseppe Garrera
Libro: Copertina morbida
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 58
Un pamphlet letterario su Amelia Rosselli e sulle "ragioni" profonde della sua pazzia come proiezione onirica e lucidissima dell'Italia del suo tempo. Giuseppe Garrera e Sebastiano Triulzi rileggono la sua accecante parabola di vita e poesia alla luce della contiguità tra regime fascista e Repubblica, dell'Italia come realtà postfascista, secondo la grande intuizione di Pier Paolo Pasolini. Dunque, non donna prigioniera di una infanzia traumatizzata ma donna e poeta consapevole della persistenza del male e del potere della Storia. Il caso Amelia Rosselli è episodio emblematico di poesia belligerante e di resistenza, in cui la sua storia personale coincide con la storia politica dell'Italia.
Tecniche d'evasione
Giuseppe Garrera, Sebastiano Triulzi
Libro: Libro rilegato
editore: Cambiaunavirgola
anno edizione: 2019
pagine: 80
Tra i migliori e più autentici episodi dell’arte contemporanea si contano quelli accaduti in clandestinità, nel retro degli apparati, o negli scantinati o nelle case private, di nascosto da istituzioni e comitati di amministrazione, e la cui ricostruzione e testimonianza è già impresa di lotta. Diviene meravigliosa e commovente anzi la storia dell’arte contemporanea, soprattutto lì dove è stata, ed è tuttora, storia di clandestinità, di sotterfugio, di fuga, di elusione. Lungo questa direttrice si è svolta "Tecniche d’evasione. Strategie sovversive e derisione del potere nell’avanguardia ungherese degli anni ‘60 e ‘70" (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 4 ottobre 2019 - 6 gennaio 2020), la mostra in occasione della quale ha preso vita questo libro. Per rendere più facilmente leggibili queste strategie, queste tecniche d’evasione, come in un manuale di sopravvivenza o guerriglia clandestina si è deciso di selezionare sei modalità, che appunto illustrano sei straordinarie tattiche per sfuggire ai controlli, stordire la censura, eludere il potere, deriderlo, lasciarlo interdetto, ma soprattutto per custodire e proteggere la propria fedeltà all’arte e il proprio sogno d'artista.
L'incipit dell'Infinito. La modalità della vertigine: aporie, smottamenti, voragini nella versificazione di Giacomo Leopardi
Giuseppe Garrera, Sebastiano Triulzi
Libro: Libro rilegato
editore: Cambiaunavirgola
anno edizione: 2019
pagine: 64
Un giovane di ventuno anni – tale è Giacomo Leopardi quando scrive l’Infinito – ci indica da subito la parabola irrimediabile e spettacolare del proprio destino, a cominciare da quel "Sempre", dopo il quale tutto sarà solo vertigine e precipizio. Questo saggio, tutto dedicato al primo verso dell’Infinito di Leopardi, in occasione del bicentenario dalla stesura, procede esso stesso per voragini, smottamenti, cadenze irregolari. I due curatori indagano la vicenda del verseggiare di Leopardi, la sua capacità di far franare tutto: le parole, le cose, i moti, i sentimenti. Nel primo verso c’è già l’intera avventura poetica di Leopardi fino al mare impietrato del Vesuvio, passando per le steppe dell’Asia minore: l’ermo colle è profezia di una scelta inesorabile, una fedeltà al deserto. Dal primo grande momento di affezione al precipitare nell’abisso del tempo e nel segreto dell’anima, del ricordare, per lutto e perdita, dalla speranza e consolazione dell’infinito, al sedere contemplando il nulla, Leopardi sceglie il naufragio come condizione irreversibile. Una nota finale di Fabrizio M. Rossi rende omaggio alle edizioni a stampa dell’Infinito e ne ricostruisce la storia tipografica.
«Razza sacra». Pasolini e le donne (appunti per una ricerca)
Giuseppe Garrera, Sebastiano Triulzi
Libro: Libro rilegato
editore: Cambiaunavirgola
anno edizione: 2019
pagine: 32
In maniera poetica Pier Paolo Pasolini utilizza l’espressione «razza sacra» per indicare tutta quella umanità che resiste all’omologazione, alla religione della merce, alla perdita della propria unicità. In particolare in «razza sacra» è contenuto il concetto di negritudine, che gli sarà molto caro; e cioè i diversi, i non integrati, gli sconfitti, i poeti, le donne, i bambini, coloro che si ostinano a custodire o testimoniare un’altra concezione della vita e della civiltà. Questo libro è una ricognizione intorno al mondo femminile pasoliniano: le donne hanno insegnato a Pasolini un modello di comportamento poetico e civile, l’importanza di non accettare compromessi, di restare fedeli a se stessi. La madre Susanna, Giovanna Bemporad, Silvana Mauri, Elsa Morante, Laura Betti, Anna Magnani, Silvana Mangano, Maria Callas, Amelia Rosselli, Anna Maria Ortese... amori e amicizie che hanno costituito esempi di resistenza al mondo corrente, insegnando una poesia coraggiosa, fieramente diversa e sempre in rivolta. Il femminile, dunque, come genealogia d'intelletto, come percorso di intimità, solidarietà, complicità, che ha costituito per Pasolini una vera e propria patria sognata.