Libri di Silvana Borutti
Fare filosofia con Wittgenstein. Cinque lezioni
Silvana Borutti
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 240
Wittgenstein era noto a Cambridge perché non insegnava, ma pensava con gli studenti. Questo libro cerca di indagare alcuni modi per pensare con Wittgenstein. Non è un'introduzione nel senso di ricostruzione dello sviluppo lineare del pensiero del filosofo, un pensiero complesso e antilineare per eccellenza. Dell'introduzione, tuttavia, ha l'esaustività e la compattezza: è un accompagnamento a comprendere i mondi filosofici in cui Wittgenstein ha esercitato il carattere rivoluzionario del suo pensiero. L'inerenza del silenzio alla parola; il linguaggio come gioco pubblico; il fare filosofia come esercizio di cambiamento dello sguardo; l'io e le menti nello spazio intercorporeo; il relativismo alla prova della traduzione interculturale sono così altrettante vie d'accesso per esplorare in tutta la sua ricchezza, e nel suo carattere multiverso, lo spazio teorico e concettuale aperto da Wittgenstein. I cinque percorsi trovano un terreno comune nel metodo della “chiarificazione filosofica”: esercizio e “viatico” in senso letterale, come Wittgenstein scrive nella celebre frase: «Qual è il tuo scopo in filosofia? - Indicare alla mosca la via d'uscita dalla trappola». Senza dimenticare che queste prospettive sul pensiero di Wittgenstein si riverberano su questioni al centro del dibattito culturale e sociopolitico contemporaneo, come il rispetto della parola, il pluralismo, il riconoscimento delle differenze e dell'alterità.
La forma dell'immagine. Filosofia e universi letterari
Silvana Borutti
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2023
pagine: 216
“Un mondo di immagini”: un’espressione che è oggi tanto famigliare quanto ingannevole. Ci fa pensare alle immagini come apparenze che ci circondano e ci dominano. Ma, come mostrano i linguaggi artistici, è ben più interessante considerare le immagini non come apparenze, ma come apparizioni che generano mondi sensati e insensati, in una dinamica chiasmatica tra l’inaggirabile vita estetica della forma, che si realizza in un insieme significante o in un’opera, e le corrispondenze immateriali che animano la materia. Per questo, per il loro potere generativo, il lavoro delle immagini ci turba e ci interroga. Interroga i filosofi, che vi riconoscono processi che generano forme: così per Cassirer, Wittgenstein, Benjamin. E diventa matrice di scrittura e di riscrittura di mondi: così per Nabokov, Sebald, Shakespeare, Savinio, e molti altri.
L'origine. Nascere e crescere in una cascina lombarda
Silvana Borutti
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2023
pagine: 70
Per chi è nato in una cascina, abitare ha un senso avvolgente e definitivo. Una cascina non è un appartamento. Un appartamento è un luogo in cui ci si apparta, ci si separa dagli altri, e si resta tuttavia immersi nel paesaggio della città, con la sua vita fatta di movimento, di rumori, di un tempo che scorre in avanti — in un'alternanza ritmica tra la privatezza della casa e l'esposizione alla vita con gli altri, conosciuti e sconosciuti. Una cascina è invece una cassa (capsa), un recipiente che accoglie in un mondo dove tutto e tutti sono in relazioni significanti e conosciute. È un mondo che, se volesse, potrebbe chiudersi in un circuito di sussistenza, e ignorare ciò che lo circonda. È un mondo che, se il mondo al di fuori non lo invadesse con le proprie trasformazioni, potrebbe limitarsi a perpetuare una forma di vita. Per questo dà ai propri abitanti un senso di protezione e sicurezza, e insieme il senso di un tempo definitivo, che torna sempre a sé stesso.
Immutabilità del passato? Scienze dell'uomo e scienze della natura a confronto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 378
Il passato è alle nostre spalle, ma resta nello stesso tempo dentro di noi. Nelle intuizioni comuni esso è qualcosa che non possiamo cambiare, è determinato, mentre invece il futuro è ancora aperto e indeterminato. Ma, a ben vedere, le cose non sono così semplici. Lo sviluppo di molti saperi specialistici che hanno a che fare con la realtà del passato mostra che non possiamo dare per scontata la verità delle nostre intuizioni. Quanto nelle nostre ricostruzioni degli eventi passati dipende dal mondo e quanto dalle nostre pratiche interpretative, a partire dai meccanismi cognitivi della memoria? Questo volume indaga domande come questa e ne mostra sia il significato scientifico sia l'importanza che può avere per il nostro sguardo sugli eventi quotidiani. Studiosi di vari ambiti (filosofia, fisica, storiografia, neuroscienze) ci accompagnano in un dialogo interdisciplinare sugli aspetti concettuali, ontologici e metodologici della questione del passato. Le scienze storico- culturali, che indagano l'esperienza del tempo nei suoi aspetti fenomenologici e linguistici e il rapporto tra interpretazione storica e verità dei fatti, si confrontano con le scienze della mente, impegnate nello studio della memoria, e con le scienze della natura, come la fisica subatomica, che generano nuove affascinanti immagini del tempo.
Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni
Silvana Borutti, Giovanni Campus, Bruno D'Amore, Margherita Strada, Francesco Tedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: BUILDING
anno edizione: 2019
Dubitare, riflettere, argomentare. Percorsi di filosofia teoretica
Silvana Borutti, Luca Vanzago
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2018
pagine: 239
Nella "Logica" Kant scrive: «A filosofare s'impara soltanto con l'esercizio e usando autonomamente la ragione», dando così all'esercizio un significato altamente formativo. Questo libro è nato da un'esperienza didattica viva, dalla lettura diretta di opere filosofiche della tradizione: ha origine dunque da un "esercizio" inteso in senso kantiano. Come palestra teoretica, si sono scelti testi che "filosofassero" nella forma aurorale dell'interrogazione e del dubbio, e insieme nella forma matura della procedura riflessiva e argomentativa. Si è così individuato come percorso elettivamente teoretico l'atteggiamento autoriflessivo: cioè la disposizione che porta le filosofie a interrogarsi sulla propria natura, sui propri compiti e sul proprio metodo di indagine. A partire dalle rappresentazioni antiche dell'inizio della filosofia, declinate da una parte come risveglio e meraviglia, dall'altra come domanda scettica sulla possibilità della conoscenza, i capitoli del volume affrontano ciascuno la lettura diretta di classici del pensiero considerati come paradigmi del formarsi di stili filosofici e dell'argomentare per concetti, da Agostino a Cartesio, da Hume a Husserl, da Hegel a Wittgenstein.
Il dovere estetico. Normatività e giudizi di gusto
Serena Feloj
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 148
Negli ultimi dieci anni l'estetica si è confrontata, da prospettive differenti, con il tema che ne costituisce l'essenza, ossia il giudizio di gusto, a lungo ignorato o posto in secondo piano dall'estetica analitica. La questione fondamentale è rendere conto della validità intersoggettiva di affermazioni che non riguardano proprietà oggettive, ma si riferiscono a stati d'animo soggettivi. Questo problema viene indicato, nel dibattito contemporaneo, come normatività del giudizio estetico. Lo stato attuale delle ricerche richiede tuttavia una revisione del significato che si attribuisce al termine “normatività” in estetica, una revisione che consideri l'essenziale indeterminatezza che caratterizza le affermazioni di gusto e che riconosca alle emozioni il loro ruolo decisivo nell'esperienza estetica. In quest'ottica, è possibile affermare la centralità e la contemporaneità del giudizio di gusto descritto da Kant, mostrando come la normatività estetica debba anzitutto essere intesa secondo un modello regolativo. Introduzione di Silvana Borutti.
«Mi è gradita l'occasione». Autobiografia del parlare in pubblico
Silvana Borutti
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2018
pagine: 110
Rivolgersi al pubblico in situazioni ufficiali con pertinenza, empatia, leggerezza, rispetto, e sempre con la necessaria brevità: Silvana Borutti racconta la propria esperienza di docente e di politico in quei particolari momenti in cui un indirizzo di saluto interviene ad accogliere il pubblico. Il saluto è una convenzione rituale, è un discorso che dura poco ed è subito dimenticato da chi lo ascolta: ma proprio perché accoglie e inaugura, ha la responsabilità di facilitare la vita delle istituzioni - di fare in modo che "l'occasione sia gradita" non solo all'oratore, ma anche al suo pubblico.
Nodi della verità. Concetti e strumenti per le scienze umane
Silvana Borutti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 195
Il libro raccoglie alcuni tra i più significativi saggi scritti da Silvana Borutti attorno ai temi della riflessione epistemologica sulle scienze umane. Diviso in due parti, il volume affronta i temi della verità e del suo nesso con il linguaggio, dell'oggettivazione, della rappresentazione e dell'irrappresentabile, per poi dedicarsi ad alcuni tra i più rilevanti problemi teorici della riflessione antropologica, storiografica e psicoanalitica, come la relazione con l'alterità, la scrittura, il rapporto tra immagini e concetti, l'assenza e il suo effetto di realtà.
La Babele in cui viviamo. Traduzioni, riscritture, culture
Silvana Borutti, Ute Heidmann
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2012
pagine: 264
Secondo Ludwig Wittgenstein occorre accettare come ovvia l'inconfrontabilità, e non la confrontabilità. E i due termini del confronto possibile o impossibile sono innanzi tutto le lingue. La traduzione svolge dunque una funzione decisiva nella vita del linguaggio. Nella traduzione le lingue si scambiano (e rubano) significati, rompono chiusura e provincialismo e comunicano la propria specifica forza significante. Silvana Borutti e Ute Heidmann riflettono sulla traduzione come esperienza di conoscenza, modello di rapporto tra lingue, letterature e culture, accesso conoscitivo, comunicativo e affettivo alla differenza. Si tratti di un testo o di un intero sistema simbolico, l'alterità non è mai un'entità data, bensì una forma dinamica che solo quando esce da sé riesce a misurare la complessità della propria relazione originaria di appartenenza e a realizzare il proprio potenziale di senso. Tradurre è allora un'operazione innovativa di attraversamento, trasmissione e metamorfosi. Per la vivibilità stessa del mondo, siamo sempre intenti a farlo: al limite, traduciamo noi a noi stessi, atto necessario per uscire dal narcisismo primario che ci trattiene in un orizzonte limitato e immediato.
Leggere il Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein
Silvana Borutti
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2010
pagine: 255
Il Tractatus logico-philosophicus, un piccolo volume di 80 pagine pubblicato in tedesco nel 1921 e con traduzione inglese a fronte nel 1922, grazie all'interessamento del celebre logico e filosofo Bertrand Russell, è un libro scritto in uno stile inconsueto e inimitabile, fatto di un'architettura di proposizioni numerate con decimali. Wittgenstein vi sviluppa una concezione del significato delle proposizioni del linguaggio che avrà un ruolo decisivo nella formazione delle teorie epistemologiche e semantiche del neopositivismo e della filosofia analitica. Il libro si apre parlando del mondo come ci è dato nella raffigurazione linguistica, e si chiude con la proposizione: "Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere". Nella sua Introduzione, Russell espone i temi del Tractatus in tono ammirato, ma esprime perplessità nei confronti delle proposizioni finali sulla necessità del silenzio. Eppure, nella concezione di Wittgenstein, il silenzio non è un orpello esoterico né una concessione al misticismo, ma ha a che fare con le condizioni del significare, che non possono essere dette, ma solo mostrate.
La filosofia dei sensi. Estetica del pensiero tra filosofia, arte e letteratura
Silvana Borutti
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2005
pagine: XLVIII-173
L'autrice si interroga sulla continuità tra sensibilità e intelligenza, tra sensi e pensiero e suggerisce che tale continuità sia consegnata all'immaginazione, considerata come attività che è a un tempo ricettiva e produttiva. Nella seconda parte del volume l'analisi verte sulla natura sensibile e immaginativa di differenti esperienze artistiche, in cui le immagini mostrano la propria forza conoscitiva, e si propone un'interpretazione filosofica di forme artistiche e letterarie, tra Bacon, Caravaggio, Klee, Calvino, Manganelli e altri.