Libri di STEFANO RENZONI:
Storia illustrata della pittura a Pisa. Dal Seicento all'Ottocento
Franco Paliaga, Stefano Renzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2016
pagine: 176
Il volume ripercorre le vicende della pittura pisana dal Seicento all'Ottocento. Sebbene tradizionalmente ritenuta meno significativa se confrontata con i fasti di quella medievale, nel racconto del suo sviluppo nei tre secoli moderni emerge invece come la pittura a Pisa, lungi dall'essere completamente priva di significato, si arricchì invece di una costellazione di artisti assolutamente importanti, con aperture anche verso un'arte di valore almeno regionale e, in non pochi casi, di ben più ampio respiro. In modo particolare il volume cerca di mettere a fuoco, con il corredo di un ricco apparato iconografico e attraverso un linguaggio volutamente divulgativo e fruibile, quelle che furono le principali personalità che lavorarono in città nell'arco di tre secoli, grazie alla discussione delle loro principali realizzazioni.
Antonello da Messina
Stefano Renzoni
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2020
pagine: 272
Di Antonello si fa presto a sgombrare il campo da infelici illusioni: di lui non si sa praticamente niente. Ma non niente nel senso della trovata retorica per poi stupire i lettori con giochi pirotecnici; no, niente nel senso di (quasi) niente. Non conosciamo la sua data di nascita (1430? Forse), e neppure il giorno della sua morte. Sappiamo, da una notazione quasi marginale di un umanista, che fu a Napoli, ma non conosciamo quando vi arrivò e quanto vi stette. Le chiese napoletane non ci restituiscono opere di lui sicure, e gli archivi tacciono. Non conobbe mai, in vita e negli anni immediatamente successivi, il beneficio della biografia, e il plutarchismo cinquecentesco si fermò sostanzialmente al pur nobilissimo Vasari, che però, quando parlava di non toscani, sapete tutti come andava a finire: un poco di storia, un poco d’invenzione. Del resto per tutti, o quasi, Antonello sarà colui che porterà in Italia la tecnica della pittura ad olio, imparata nelle Fiandre da Jan van Eyck, e se questi morì troppo presto per insegnare alcunché al Nostro, il particolare parve del tutto ininfluente. Nelle Fiandre probabilmente non andò mai, e forse neppure nella Francia del sud, ma il fascino dell’enigma è intrigante, e in campo storiografico si tende spesso a far di tutto per far tornare tutto. Noi ci siamo accontentati di far finta di nulla. Poco prima di morire fece anche un fruttuoso viaggio a Venezia, dove secondo qualche tardo biografo si distinse anche per le sue robuste doti amatorie, ma anche in questo caso non sappiamo quando e come. Abbiamo solo un paio di testimonianze, e ce le teniamo strette, anche perché dovrebbero dirci che fece pure in tempo, prima di tornare a Messina, ad andare a Milano, da quel bel tipo di Galeazzo Maria Sforza, grande amante delle arti, ma anche dei modi spicci, talvolta molto spicci. Ma anche dei suoi soggiorni messinesi finiamo con non sapere molto. Sì, qualche documento esiste, e ci dice qualcosa sulla famiglia, e su quello che dipingeva, ma sono pochissime cose, e poi si tratta di freddi documenti notarili, senza palpiti né indugi sugli aspetti di colore che a noi tanto servirebbero. A causa del terribile terremoto di Messina del 1908, che tutto distrusse, non c’è poi neppure la speranza di saperne di più, e questo è tutto. Non fece affreschi, o almeno non ne esistono testimonianze. Fece in compenso molti ritratti, di qualità in genere strabiliante, ma se il dibattito sull’identità della Gioconda di Leonardo vi appassiona, è perché non avete mai fatto mente locale alle identità dei ritratti di Antonello. Sono uomini, di questo siam sicuri, ma non sappiamo chi fossero, e neppure quale professione svolgessero. A volte esiste almeno il sollievo di un data scritta di suo proprio pugno, accanto alla firma in latino. Poi basta. Non possediamo una lettera scritta da Antonello, neppure di banale notazione di vita…» (Stefano Renzoni)
Gli anni '60 a Pisa. Il boom e il rock. Catalogo della mostra (Pisa, 30 ottobre 2019-19 aprile 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 128
«Mentre nel mondo venti di guerra si alternano con momenti di distensione, le due superpotenze estendono la loro competizione alla Luna e dilaga, a tempo di rock, la rivolta generazionale e femminista, in Italia gli anni ’60 sono i mitici anni del Boom e della Dolce Vita. I faticosi anni ’50 hanno creato il Miracolo Italiano, che, con ritmi di aumento del PIL (che oggi definiremmo cinesi) permette finalmente ad un paese, abituato alle ristrettezze e al risparmio, l’auto e la vacanza e anche consumi “voluttuari” che lo avvicinano ai modi di vita dei paesi più sviluppati. È dunque il boom della motorizzazione, delle vacanze e del divertimento. È l’inizio del consumismo con la diffusione dei supermercati; è anche però la rivoluzione del costume con l’avvento della minigonna e del bikini e la rivolta giovanile, mentre nella musica popolare un sottomarino giallo sostituisce una serenata celeste. Questo turbine di cambiamento, che passa anche nella nostra città, fotografato da Luciano Frassi, è ancora presentato da Giuseppe Meucci e Stefano Renzoni con un contributo di Alberto Mario Banti. Rimarginate le ferite della guerra, la città si rinnova, nascono il CEP e la nuova aerostazione; si aprono i primi supermercati, mentre le auto invadono disordinatamente strade e piazze di Pisa e di Tirrenia e sull’onda dello straordinario successo della “Dolce Vita” anche nei locali della costa compaiono i primi pudichi spogliarelli. Ci sono l’alluvione e il Pisa in serie A, il ’68 degli studenti e Paolo VI in Piazza del Duomo, ma anche i riflessi degli eventi che si svolgono nel Mondo come l’assassinio di Kennedy e la tragedia di Kindu che colpisce gravemente la città.» (Cosimo Bracci Torsi – Presidente Fondazione “Palazzo Blu”).
The Palazzo Blu and its collections
Stefano Renzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 99
Pittori e dipinti del Novecento pisano. Nel secolo andato
Stefano Renzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2018
pagine: 160
La nostra non vuole essere una storia della pittura a Pisa del primo Novecento e neppure una breve sintesi dei pittori più significativi. Si tratta, molto più modestamente, di tredici medaglioni biografici di alcuni tra i principali pittori pisani del primo Novecento che, secondo il personalissimo parere di chi scrive, furono tra i più importanti, con l'aggiunta di qualcuno che forse così significativo non fu, ma che è stato pressoché totalmente dimenticato, e che meriterebbe invece una qualche riconsiderazione.
Gli anni '50. Immagini di un decennio a Pisa. Catalogo della mostra (Pisa, 6 novembre 2018-17 marzo 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2018
pagine: 144
"Gli anni Cinquanta sono un decennio apparentemente lontano, ricco però di avvenimenti drammatici e di evoluzione dei costumi fondamentali per la nostra vita negli anni che seguirono: la Guerra Fredda che diviene calda in Corea, la morte di Stalin e la rivolta ungherese, la guerra di Suez e l’inizio della decolonizzazione; ma anche la ripresa dell’economia che prelude alla società dei consumi degli anni ’60. La vita italiana è un intreccio di tradizione e novità: sono gli anni della ricostruzione, arriva la televisione e con il lancio delle FIAT 600 e della 500 si avvia la motorizzazione di massa; ma sono anche gli anni del Quadripartito a guida democristiana e della influenza politica e sociale della Chiesa con i suoi riti e le sue personalità. Un decennio nel quale, lavorando sodo, l’Italia ripara i disastri della guerra e silenziosamente prepara il Miracolo Economico e la Dolce Vita degli anni ’60. Tutto questo si riflette nella vita di Pisa ed è documentato dalle straordinarie immagini di Luciano Frassi al centro della mostra allestita a Palazzo Blu e, nelle pagine che seguono, nell’intervento di Remo Bodei e nei testi di Giuseppe Meucci e Stefano Renzoni. Ci sono la ricostruzione della città e l’Arcivescovo che benedice la 600, gli americani a Camp Darby e i profughi ungheresi al Calambrone, la festa delle matricole e la processione di Gesù morto, i cortei per Trieste italiana e l’elezione di Miss Pisa, il mare di Tirrenia e le corse di San Rossore. Pisa sale alla ribalta politica nazionale con Giovanni Gronchi, Presidente della Repubblica, importanti ministri ed autorevoli parlamentari". Con un contributo di Remo Bodei e presentazione di Cosimo Bracci Torsi.
Il Sessantotto. Immagini di una stagione pisana
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2017
pagine: 120
"Nella seconda metà degli anni Sessanta e fino ai primi anni del decennio successivo Pisa è stata una delle capitali della contestazione nata nelle aule universitarie contro il potere accademico, ben presto estesa ad altri conflitti esistenti nella società di allora e trasferita nelle piazze con conseguenze anche drammatiche. Da quel grande patrimonio di immagini che è l'archivio di Luciano Frassi, storico fotoreporter che ha documentato con migliaia di scatti la realtà pisana a partire dal dopoguerra, è nata la mostra dedicata al Sessantotto che si è inaugurata il 6 novembre a Palazzo Blu in collaborazione con la Scuola Normale. Questo libro è il catalogo di quella mostra, arricchito da una testimonianza di Massimo D'Alema su quei suoi anni pisani e da testi dedicati alle cronache di una stagione che ha lasciato una traccia nella storia del XX secolo non soltanto a Pisa." (Dalla Premessa) Con un contributo di Massimo D'Alema.
Storie di un teatro. Per i 150 anni del teatro Verdi
Fabrizio Sainati, Stefano Renzoni, Maria Alberti, Stefano Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il 12 novembre 1867 con il "Guglielmo Tell" di Gioacchino Rossini si inaugurava il Regio Teatro Nuovo, che dopo la morte del grande compositore venne intitolato a Giuseppe Verdi, nome che ancor oggi caratterizza il massimo istituto teatrale di Pisa, realizzato in pochi anni, subito dopo l’unità d’Italia, da un gruppo di cittadini al fin di dotare Pisa di un moderno teatro dove si rappresentassero spettacoli d’opera e di prosa. Di lì a poco, a partire dal 1889 il palcoscenico del teatro vide lo svolgersi anche di spettacoli drammatico-coreutici messi in scena dagli studenti della goliardia universitaria. Il teatro divenne così, fin da subito, la principale istituzione pisana votata allo spettacolo e le tavole del suo palcoscenico sono state calcate nei suoi centocinquanta anni di vita da tutti gli artisti italiani, ma anche internazionali, che hanno inciso il proprio nome nel pantheon delle rappresentazioni drammatiche, musicali, coreutiche. Attraverso un gruppo di scritti che affrontano le vicende della costruzione dell’edificio e delle trasformazioni urbanistiche del quartiere entro cui fu inserito, unitamente alla storia della vita e delle stagioni teatrali che hanno segnato la vita culturale di Pisa dai primi anni del Regno d’Italia a oggi, il volume ricostruisce anche con l’ausilio di nuovi documenti e di una documentazione fotografica il vivace profilo di un teatro che è stato ed è protagonista della vita culturale della città e della nazione.
Viviani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 79
No, non è solo un omaggio a Giuseppe Viviani. Non cade nemmeno nella ricorrenza del mezzo secolo dalla sua scomparsa, nel 1965. E poi a lui, “timido come i bovi”, forse non sarebbe importato più di tanto il ricordo personale. È soprattutto un omaggio all’arte di Giuseppe Viviani, pensato nella ricorrenza della grande mostra con cui, per la prima volta in modo organico e criticamente compiuto, Pisa ne ricomponeva lo straordinario percorso e la conclamata autorevolezza nelle vicende del ‘900. Un ricordo che a lui, il pittore/incisore/poeta che volle farsi principe di Boccadarno, sarebbe importato, e di molto.
Palazzo Blu e le sue collezioni
Stefano Renzoni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 96
Nelle sue sale Palazzo Blu custodisce opere di celebri artisti come Nino Pisano, Vincenzo Foppa, il “Cigoli” e Orazio e Artemisia Gentileschi, che hanno reso importante la tradizione artistica pisana. Originale anche nell'allestimento, il palazzo si presenta al visitatore come la dimora aristocratica che fu nell'Ottocento. Le sue “Fondamenta” offrono uno spaccato dell’archeologia e della storia del palazzo e del quartiere di Chinzica in cui sorge. Agile e sintetica, questa guida accompagna il visitatore tra le sale del palazzo, diventato in pochi anni uno dei centri espositivi più importanti di Pisa, meta di turisti italiani e stranieri, proponendo al tempo stesso alcuni rapidi approfondimenti sulle opere più significative.
L'ultimo Novecento. Pisa: eventi e personaggi di un fine secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2020
pagine: 128
«Pensare a come sarà Pisa tra cento anni è esercizio che facilmente porta molto lontano. Con la storia che abbiamo è naturale che fantasia e speranza ci portino ad immaginare, per un futuro lontano, scenari fantastici, inimmaginabili e sicuramente bellissimi. Tutti abbiamo, nel fondo del nostro cuore, il sogno che un giorno si tornerà ad essere una capitale del Mediterraneo. Magari tra cent'anni o tra cinque secoli. E magari Pisa lo ridiventerà per tutt'altri motivi rispetto a quelli che la resero uno dei principali centri del Mare Nostrum quasi mille anni fa. Ma se pensiamo, più coi piedi per terra, cosa sarà Pisa per i nostri figli e nipoti non ho dubbi che la nostra città forse non tornerà subito a dominare il Mediterraneo, ma senz'altro sarà ancora un luogo attrattivo, centrale e insostituibile. E questo soprattutto perché Pisa è solidamente piantata su due basi che tutti ci invidiano. Sono infatti tante le bellezze di Pisa, sono molteplici le ragioni che ci rendono orgogliosi di essere pisani, ma se dobbiamo andare alla sintesi della sintesi e dire nel mondo globale di oggi cosa si associ al nome Pisa non v'è dubbio che accanto a Pisa si dice “Torre” e si dice “Università”. E a proposito di sintesi è evidente che queste due parole siano entrambe la sintesi di concetti più estesi. Dove Torre sta per tutto il patrimonio, unico al mondo, di cultura, bellezza e originalità che la città tutta, non solo la Piazza dei Miracoli, racchiude. E dove Università sta per l'intero sistema delle tre Università e degli innumerevoli Centri di Ricerca avanzata che operano nel territorio pisano e fanno di Pisa un luogo di elaborazione, scambio e insegnamento davvero unico…». (Enrico Letta)
Sorpresi dai miracoli. Volti e persone in piazza del Duomo nelle foto di Luciano Frassi
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2015
pagine: 84
"Sorpresi dai Miracoli" è l'inizio di un viaggio a ritroso nel tempo che consentirà di far rivivere fatti e personaggi del nostro passato attraverso le immagini ricavate dall'Archivio Frassi. Un patrimonio che entra così a far parte a pieno titolo di una memoria condivisa e aperta alla città. Presentazione di Cosimo Bracci Torsi.

