Libri di Tiziano Margiotta
Pandemie 2.0: arte, cultura, integrazione e sostenibilità. L'arte e i beni culturali, come veicoli di integrazione e rilascio delle relazioni e della competitività del territorio
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2021
pagine: 88
Che cosa sono state le pandemie nella storia della società, se non un evento dal quale deriva un nuovo ordine "una catastrofe"; un evento di distruzione di un equilibrio, che produce un mutamento della cornice stessa, "del frame attraverso il quale percepiamo il mondo e ci impegniamo in esso", come ha scritto Slavoj Zizek.
La comunicazione possibile. Idee per una fenomenologia della comunicazione, fra modello e istanze. Volume Vol. 2
Tiziano Margiotta
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2018
pagine: 504
Questo studio propone alcune idee per una teoria critica della comunicazione, a partire dalla ridefinizione dell’importanza del gesto fenomenologico. “Il gesto non è un ftto semplicemente fisico e corporeo e non va ridotto a una possibilità del corpo” - come dirà W. Benjamin - ma è una possibilità dello spirito e dell’essere. Il gesto raccoglie tutto ciò che non siamo ancora in grado di esprimere attraverso l’azione e la capacità mimetica del linguaggio. Il gesto, come ascolto di una espressione latente e di un voler-dire come bedeuten: “i gesti non vogliono dire che non nella misura in cui li si sa ascoltare”. Se l’apparire del segno apre alla comunicazione delle coscienze, la visione del gesto apre alla comunicazione delle sub-coscienze. Infatti le espressioni non sono solo segni che dicono qualcosa, ma sono segni che aprono a un voler-dire, a un voler-vedere e a un voler-essere intenzionali. Cogliere la dimensione intenzionale della comunicazione significa “cogliere quella Voce fenomenologica che affonda nella vita solitaria dell’anima”, come dirà J. Derrida...
La comunicazione possibile. Idee per una fenomenologia della comunicazione, fra modello e istanze. Volume Vol. 1
Tiziano Margiotta
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2017
pagine: 232
Questo saggio si inserisce nel solco della riflessione fenomenologica portata avanti da quanti hanno inteso problematizzare la comprensione dei processi umani, sociali e naturali, spesso assimilati in maniera indistinta, a fenomeni comunicativi di “superficie”, fra medium e messaggio. Nel contatto col mondo, ognuno coglie dei segni e lancia dei messaggi. Ogni “cosa” che entra nella sfera della percezione di ognuno, contribuisce alla definizione di una noosfera, sia in quanto impronta sensibile, sia come traccia percepibile. Infatti, al di qua del mondo popolato da segni - e altrove rispetto al mondano impegnato a trasmettere messaggi all’insegna del pensiero intelligente - insiste una dimensione del comunicare all’insegna di un “pensiero selvaggio”, che intercetta l’eccedenza di un “voler dire” rispetto al “detto”. Il dubbio che sottende questo studio, si alimenta delle più tradizionali tra le domande circa “come comunichiamo?”, e “che cosa comunichiamo?”: comunicare è tentativo di “intenzionare” e in-formare il “reale”, oppure è tentativo di “individuare” il possibile?