Libri di Uberto Motta
Antologia della letteratura italiana del Seicento. Percorsi tematici
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 440
Ciascuno dei dieci capitoli di quest'innovativa antologia, affidati a rinomati specialisti, illustra uno dei versanti fondamentali dell'immaginario barocco, della sua effervescenza e dei suoi drammi, cogliendone i temi e i tratti stilistici più originali in una chiave interdisciplinare. Dopo una sintetica contestualizzazione volta a segnalare gli snodi cronologici dell'epoca, i generi e le istituzioni culturali dominanti e i principali luoghi di codificazione di una civiltà al tempo stesso cosmopolita e regionalmente differenziata, vengono documentati gli aspetti essenziali della cultura letteraria italiana del XVII secolo: da un lato, il primato dell'ingegno, della ricerca e della sperimentazione intellettuale, con singolari esiti di perspicacia e originalità; dall'altro, l'affermazione, nell'esperienza estetica barocca, di un sentimento di stupore e meraviglia al cospetto delle infinite articolazioni della realtà. I due volti della temperie secentesca, e cioè il senso della precarietà e dell'evanescenza del reale (umano e naturale, storico e universale) e l'inseguimento dell'unità e dell'armonia perdute (nelle numerose declinazioni possibili: l'enciclopedia, il museo, la biblioteca), costituiscono l'ipotesi ermeneutica che, un capitolo dopo l'altro, è stata approfondita e sottoposta a nuova verifica.
Ritrovamenti di senso nella poesia di Zanzotto
Uberto Motta
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 188
La vena sperimentale della poesia di Andrea Zanzotto ha condotto a risultati stilistici e formali di altissimo rilievo. La difficoltà, talvolta insormontabile, dell'esegesi dei testi zanzottiani deriva dalla volontà del poeta di parlare delle cose estreme, misurando ad ogni passo la naturale inadeguatezza della lingua. Questo saggio lega fra loro alcuni percorsi di lettura, che seguono il dialogo dell'autore con la tradizione letteraria del Novecento e dichiarano la ricchezza delle sue fonti: dalla Bibbia a Dante fino a Heidegger e Lacan. L'analisi muove dall'isolamento biografico del poeta, delineandone le motivazioni profonde e mettendo altresì in luce le ragioni poetiche del rinnovato rapporto con la terra natale. Insieme viene sottolineata l'attenzione di Zanzotto ai lunghi tempi della storia umana, fondamento della sua indagine sulla depauperata realtà contemporanea. Della diffusa presenza della disciplina psicoanalitica nella scrittura zanzottiana si ricostruiscono gli apporti alla genesi dei testi; si rintraccia l'organismo immaginario e mitico della sua poesia e se ne coglie lo sviluppo sotterraneamente religioso, affiorante dal recupero del codice biblico e dalla persistente ricerca di tipi edenici e pentecostali.
Castiglione e il mito di Urbino. Studi sulla elaborazione del «Cortegiano»
Uberto Motta
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: 494
Lo studio dei manoscritti del Libro del Cortegiano con le redazioni dell'opera precedenti la vulgata, qui proposto da Uberto Motta, è finalizzato al rinvenimento degli obiettivi perseguiti da Castiglione durante la lunga stagione compositiva. Nella prima parte l'analisi è concentrata sui capitoli coi quali si volle fornire il Cortegiano di una cornice plasmata secondo il modello decameroniano. Si dimostra così che la codificazione del 'mito di Urbino', sotto l'egida di Federico, Guidubaldo ed Elisabetta Gonzaga, fu impresa insieme civile e letteraria, fondata sul confronto con la letteratura classica e umanistica, specie fiorentina.Al sondaggio delle circostanze storiche e culturali che legittimarono la dedica dell'opera a Miguel da Silva è riservata la seconda parte del volume. La ricostruzione dei successi letterari conseguiti in Italia dall'umanista portoghese nei campi del greco, del latino e del volgare prova che la scelta di Castiglione fu motivata e geniale. Quando il manoscritto già era nelle mani degli stampatori, l'elezione del dedicatario impresse all'opera la definitiva torsione, consacrandone, al di là dell'originaria couche feltresca, il destino europeo.
La costanza del risultato, l'ardimento dell'interpretazione. Padre Giovanni Pozzi nel centenario della nascita. Atti del Convegno internazionale di studi (Lugano, 26-27 maggio 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2024
pagine: 240
Giovanni Pozzi è stato uno dei maggiori italianisti del secondo Novecento, impegnato sul doppio fronte della critica letteraria e della filologia. Autore di numerosi studi - da La rosa in mano al professore (1974) ad Alternatim (1996) - e di importanti edizioni critiche e commentate (l'Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, le Castigationes Plinianae di Ermolao Barbaro e l'Adone di Giovanni Battista Marino), ha contribuito fortemente al rinnovamento di vari ambiti di ricerca: dallo studio delle forme retorico-stilistiche della tradizione a quello della topica letteraria; dalla storia della mistica e della religiosità popolare ai problemi legati al rapporto tra parola e immagine, a cui sono dedicati i volumi La parola dipinta (1981), Poesia per gioco (1984) e Sull'orlo del visibile parlare (1993). Nato a Locarno nel 1923 e ordinato sacerdote nell'Ordine dei Frati Cappuccini nel 1947, all'Università di Friburgo ebbe come maestri Gianfranco Contini e Giuseppe Billanovich (e extra muros Carlo Dionisotti). Si addottorò nel 1952 e, dopo la libera docenza conseguita nella stessa università, ne divenne professore ordinario di Letteratura italiana per quasi un trentennio (1960-88). Dalle aule universitarie trasferì infine il suo magistero in quelle del Convento dei Cappuccini di Lugano, dove visse in continua operosità fino alla morte, avvenuta il 20 luglio 2002. Il volume raccoglie i contributi del convegno internazionale (Lugano, 26-27 maggio 2023) organizzato da Associazione Biblioteca Salita dei Frati, Istituto di Studi italiani dell'Università della Svizzera italiana (USI) e Dipartimento di italiano dell'Università di Friburgo, nel centenario della nascita.
Tra grido e sogno. Forme espressive e modelli esperienziali nell'Allegria di Giuseppe Ungaretti. Atti del Convegno (Friburgo, 20-21 marzo 2014)
Libro: Libro rilegato
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2015
pagine: 208
Questo volume inaugura la collana "Biblioteca di studi e testi italiani", promossa dal Seminario di Filologia e Letteratura italiana di Friburgo, con l'apporto scientifico di alcuni colleghi italiani, quale strumento di raccordo e divulgazione dei risultati di ricerche svolte nel campo dell'Italianistica. Destinata ad accogliere gli Atti di Convegni e Seminari, nonché i frutti delle tesi di dottorato elaborate presso l'Università di Friburgo, la collana è aperta al contributo di quanti ne condividono la propensione all'impiego degli strumenti linguistici, filologici e critici per l'edizione e l'interpretazione dei testi letterari antichi, moderni e contemporanei.
Quando il ghiaccio si rompe. Esperienze poetiche novecentesche
Uberto Motta
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 322
Come è stato osservato da Vittorio Sereni, l'espressione poetica è testimonianza epifanica e terapeutica di una verità esistenziale risolta in gesto stilistico, e nasce quando i fantasmi interiori rompono il ghiaccio che li tiene prigionieri e s'incarnano in un sortilegio verbale. I sei capitoli di questo libro indagano le molteplici forze, linguistiche e psicologiche, morali e culturali, che si attivano nel passaggio dal silenzio alla parola, secondo la dinamica già evocata dal primo Ungaretti, per provare a far luce sul punto cruciale in cui, lungo un arco temporale talvolta assai esteso, intenzione e azione, ispirazione e scrittura, si connettono. Filo conduttore della verifica è l'analisi ravvicinata di alcuni casi esemplari, pertinenti autori e opere fondamentali della tradizione italiana del Novecento: Ungaretti, Montale, Luzi, Sereni, Zanzotto, Raboni. Tramite lo scandaglio del rapporto fra tradizione e innovazione, viene così messo alla prova lo spessore tanto storico e formale, quanto etico e conoscitivo dell'invenzione letteraria.
Poesie varie ed extravaganti
Giuseppe Parini
Libro: Libro rilegato
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2020
pagine: 640
Vedono la luce in questo volume i risultati di un progetto di ricerca avviato nel 2014, quando Giorgio Baroni, direttore dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Parini, predispose la preparazione di un tomo che raccogliesse il corpus delle poesie varie, ovvero della cospicua produzione in versi che, a latere delle opere più note, aveva accompagnato l’intera parabola pariniana, dagli esordi, intorno alla metà del Settecento, fino alla conclusione dei suoi giorni, sullo scorcio del secolo. I testi sono stati quindi criticamente riconsiderati, per riesaminarne forma, tradizione e criteri di ordinamento, in vista di un nuovo commento, che desse ragione del loro significato storico e del loro valore stilistico e ideologico. Prefazione di Uberto Motta.
Poesie varie ed extravaganti
Giuseppe Parini
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2020
pagine: 640
Vedono la luce in questo volume i risultati di un progetto di ricerca avviato nel 2014, quando Giorgio Baroni, direttore dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Parini, predispose la preparazione di un tomo che raccogliesse il corpus delle poesie varie, ovvero della cospicua produzione in versi che, a latere delle opere più note, aveva accompagnato l’intera parabola pariniana, dagli esordi, intorno alla metà del Settecento, fino alla conclusione dei suoi giorni, sullo scorcio del secolo. I testi sono stati quindi criticamente riconsiderati, per riesaminarne forma, tradizione e criteri di ordinamento, in vista di un nuovo commento, che desse ragione del loro significato storico e del loro valore stilistico e ideologico. Prefazione di Uberto Motta.
La Parola e la cosa. Saggi sulla resistenza della poesia
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 144
Non è vero che «la poesia non fa succedere niente», come scrisse il grande poeta W.H. Auden. La poesia salva le parole. La poesia ci accompagna verso il sacro, il mistero. La poesia è una chiave inimitabile per comprendere le varie epoche storiche. Allarga i nostri orizzonti, finanche all’eterno, come succedeva a Clemente Rebora. Sembra essere questa la conclusione a cui si arriva leggendo questa raccolta di saggi composti nel nuovo millennio, tutti firmati da poeti: Maurizio Cucchi, Roberto Mussapi, Franco Loi, Patrizia Valduga, Giuseppe Conte, Valerio Magrelli, che in particolare fa un affondo sul rapporto tra poesia e lettori, e Guido Oldani, che invece sale sul ring sempre aperto della poesia religiosa, e sul suo declino. Un declino già raccontato da Luciano Erba, che nel 2003 rifletteva sull’uscita di scena della poesia italiana dal mondo dei media. Una crisi alla quale non arrendersi, perché «lo studio dei testi poetici è necessario, essenziale, generativo», come sottolinea Alda Merini in un’intervista a tu per tu tra i fornelli di casa. Un tema che ritroviamo nel dialogo tra Mario Luzi, sull’orlo dei 90 anni, e Mussapi, che discutono non solo di poesia, ma anche di teatro e calcio. Perché la poesia è vita, «un punto di vista sul mondo», come scrive il critico Alfonso Berardinelli, che in chiusura del volume rilegge il Novecento attraverso la divina arte, con un’avvertenza: «la critica non spiega la poesia, ne parla a modo suo». Prefazione di Uberto Motta.
«Lingua mortal non dice». Guida alla lettura del testo poetico
Uberto Motta
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 312
Il volume fornisce una presentazione delle molteplici dimensioni che interagiscono nel testo poetico, determinandone la specifica valenza estetica e comunicativa. Attraverso chiare e aggiornate indicazioni metodologiche e numerosi esempi, sono illustrati i fattori essenziali che occorre considerare nella lettura e nell’analisi: dalla metrica allo stile, dall’intertestualità alle circostanze storiche in cui si radica ogni esperienza artistica. Gli strumenti e le categorie dell’indagine tecnica sono presentati quale prezioso ausilio all’ascolto di una voce che – come Sereni diceva di quella di Montale – orienta la nostra presa di coscienza del mondo, stimolandoci alla scoperta della poesia che lo abita e, così, appassionandoci alla vita. Lungo simile percorso, ci si interroga altresì sulle ragioni stesse e sul significato profondo dell’espressione in versi, come si sono codificati ed evoluti lungo i secoli della tradizione letteraria italiana, dall’età di Dante e Petrarca a oggi. L’obiettivo finale, a cui si intende indirizzare il lettore, è la formulazione di un ponderato giudizio di valore, che di ogni poesia sappia apprezzare il significato originario e l’irriducibile attualità.
Giuseppe Parini. Nuove prospettive dopo il centenario
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 304
Si pubblicano in questo volume gli Atti del convegno su Giuseppe Parini svoltosi a Friburgo il 17-18 ottobre 2018. Come recita il sottotitolo, l’idea di partenza è stata quella di sondare lo status della secolare fortuna dell’abate milanese attraverso l’apporto di alcuni riconosciuti specialisti, nell’alveo di un generale rinnovamento degli studi pariniani in particolare, e settecenteschi più in generale, che ha avuto importanti e sintomatiche manifestazioni anche nelle varie sedi universitarie svizzere (tra Ginevra e Basilea, Losanna e Zurigo). A due decenni dalle celebrazioni scientifiche che hanno accompagnato il secondo centenario della morte del poeta, e hanno costituito un fondamentale momento di rilancio delle indagini monografiche, la nuova Edizione Nazionale delle Opere di Parini, promossa dall’Università Cattolica di Milano, dalla Biblioteca Ambrosiana e dalla Biblioteca Nazionale Braidense, ha fornito il punto di convergenza e d’irradiazione delle riflessioni storiche e critiche, anche perché molti degli autori dei saggi qui raccolti sono stati curatori di singole porzioni dell’impresa o membri del comitato scientifico che ad essa ha sovrinteso. Sullo sfondo dell’identikit (intellettuale, morale e stilistico) del poeta-tipo di metà e secondo Settecento, grazie alle riflessioni che si dipanano in queste pagine, risaltano con forza i margini di incongruenza e originalità del profilo pariniano: a partire dalla sua refrattarietà o impermeabilità ad alcuni dei tratti allora più in voga, come il cosmopolitismo, il commercio epistolare, la moda dei viaggi, il culto della pluralità delle lingue. Non che sia giusto credere a un Parini imbozzolato difensivamente nella sua couche lombarda: occorrerà, piuttosto, riconoscergli una strenua autonomia di giudizio, aliena da ogni stereotipo, formalismo e mondana superficialità, in nome di una perpetua fiducia nel valore politico e civile, morale e pedagogico dell’esperienza letteraria, e al di là di ogni pretesa di dilettantesca autoreferenzialità.
Il suo bisbiglio. Materiali per la biografia di Clemente Rebora. Volume Vol. 1
Pigi Colognesi
Libro: Libro in brossura
editore: Cantagalli
anno edizione: 2024
pagine: 912
Tra i «tre o quattro scrittori di versi italiani d'oggi degni di ammirazione», Giuseppe Ungaretti, oltre a se stesso, elencava Clemente Rebora. Eugenio Montale ha scritto che Rebora «avrà lettori anche quando molta parte della poesia d'oggi resterà illibata negli scaffali delle biblioteche». Ma chi era Clemente Rebora? Qualcuno dei suoi Frammenti lirici o dei suoi tragici versi sulla guerra si trovano in molte antologie scolastiche, ma la sua biografia è stata scavata ancora sommariamente. Questo volume offre numerosi materiali (anche inediti) per colmare la lacuna. A partire dall'epistolario (uno dei letterariamente più significativi del secolo), si ricostruisce la giovinezza del poeta milanese, l'insegnamento e la prima produzione poetica, la terrificante esperienza al fronte e la lunga e pensosa convalescenza che ne è seguita, la ricerca esistenziale da Tagore a Mazzini fino alla conversione al cattolicesimo nel 1929. Prefazioni di Ludovico Maria Gadaleta e Uberto Motta.