Libri di Valeria Castellani
Non chiamatemi mercenaria. Afghanistan, Iraq, Fabrizio Quattrocchi e la furia cieca dell'integralismo islamico: la storia di una donna in prima linea
Valeria Castellani
Libro: Libro in brossura
editore: Vertigo
anno edizione: 2024
pagine: 292
Il ritiro delle truppe americane da Kabul rappresenta il momentaneo epilogo della Guerra al Terrore cominciata con gli attentati dell'11 settembre. Quel giorno, insieme alle Torri Gemelle, crollarono le certezze di milioni di persone. Pochi mesi dopo Valeria Castellani ruppe gli indugi e partì alla volta dell'Afghanistan per collaborare con una ONG. Per lei arrivare a Kandahar significò varcare il confine tra il mondo libero e quello governato dalla sharia, ovvero la legge islamica perseguita dai talebani: un combinato disposto di povertà, fanatismo e diritti negati che costituisce il terreno ideale in cui gettare il seme dell'odio nei confronti degli "infedeli" occidentali. Di donne schiacciate dal peso di burqa e pregiudizi Valeria ne aiutò tante, ma dopo aver conosciuto l'ipocrisia di certe organizzazioni umanitarie capì che aveva bisogno di esperienze più concrete. L'incontro con Paolo Simeone le chiarì ulteriormente le idee: dopo un'esperienza in Angola andarono in Iraq e fu proprio a Bassora che Valeria decise di compiere un altro importante passo: diventare contractor e occuparsi della sicurezza di civili per conto del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America. Imbracciare un'arma, vivere ogni giorno mettendo in conto che poteva essere l'ultimo e respirare l'odore acre della guerra: furono anni in prima linea, durante i quali Valeria lavorò con Fabrizio Quattrocchi che, urlando in faccia ai suoi carnefici "Vi faccio vedere come muore un italiano", dimostrò il valore di professionisti che non meritavano di essere definiti con disprezzo - e in maniera del tutto inappropriata - mercenari.
Non chiamatemi mercenaria
Valeria Castellani
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 270
Il ritiro delle truppe americane da Kabul rappresenta l'epilogo della Guerra al Terrore cominciata con gli attentati dell'11 settembre. Quel giorno, insieme alle Torri Gemelle, crollarono le certezze di milioni di persone. Pochi mesi dopo Valeria Castellani partì alla volta dell'Afghanistan per collaborare con una Ong. Arrivare a Kandahar significò varcare il confine tra il mondo libero e quello governato dalla sharia, la legge islamica perseguita dai talebani: di donne schiacciate dal peso del burqa Valeria ne aiutò tante, ma dopo aver conosciuto l'ipocrisia di certe organizzazioni umanitarie capì che aveva bisogno di esperienze più concrete. Paolo Simeone le chiarì ulteriormente le idee: dopo l'Angola andarono in Iraq, dove Valeria decise di diventare contractor e occuparsi della sicurezza di civili per conto del dipartimento della Difesa USA. Imbracciare un'arma e vivere ogni giorno sapendo che poteva essere l'ultimo: furono anni in prima linea, durante i quali Valeria lavorò con Fabrizio Quattrocchi, che urlando in faccia ai suoi carnefici «vi faccio vedere come muore un italiano» dimostrò il valore di professionisti che non meritavano di essere definiti con disprezzo mercenari.
Gertrude senza piume
Sandra Dema, Valeria Castellani
Libro: Libro rilegato
editore: Terra Nuova Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 26
"Sono piume vere di oche vere?" Quando scopre l'origine del suo cuscino di piume, la piccola Alice decide di adottare un'oca, per allevarla con amore e assicurarle così un destino diverso. Una storia tenera e delicata sui piccoli gesti che possono cambiare il mondo. Età di lettura: da 3 anni.

