Libri di Valter Leonardo Puccetti
«Il giardino dei Finzi-Contini» di Giorgio Bassani
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2024
pagine: 170
Il giardino dei Finzi-Contini è un romanzo cerniera nel secolo passato, anche zenitale per l’anno in cui è stato pubblicato, in pieno boom economico: dietro un’apparente retorica della memoria predica lo smarrimento; ricerca il tempo perduto, lo trova e lo incenerisce; prova l’impotenza del desiderio di un altrove. Bersaglio di polemiche strumentali alla sua uscita, messo all’indice per un presunto passatismo della narrazione, in effetti decostruisce, mentre ne mima il possesso, il patrimonio romanzesco tradizionale e conclude sull’inconoscibilità del personaggio e di chi lo racconta.
La mente di Dante. Visioni, percezioni, rappresentazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 476
L'ampio progetto pluridisciplinare da cui il volume prende spunto ha riunito tutte le competenze della medievistica in molti dei suoi rappresentanti più prestigiosi, italiani e stranieri, proprio nell'anno del centenario dantesco. Il titolo riassume gli intenti: esplorare la mente di Dante, esplorare le connessioni e i flussi non solo fra i saperi del più grande poeta ma anche fra le sue molteplici creatività, e poi gli stimoli che la sua contemporaneità e la posterità radunarono e svilupparono a partire dalla sua opera e come esse restituirono quell'energia ricevuta in nuova interpretazione dell'opera dantesca. Dante, come costruzione di un mondo.
Gli inverni fiorentini e la primavera di Matelda
Valter Leonardo Puccetti
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 176
Questo libro è una vasta interpretazione di Matelda in Commedia, l'unica monografia organica mai uscita sull'argomento per edizioni italiane. è il senso esistenziale, per Dante, della vicenda dell'Eden che qui viene esplorato, sotto specie di quel personaggio sfuggente, divagante e improvviso che è Matelda. L'inesausta messa in gioco della propria salvezza individuale attraverso la scommessa di una salvezza collettiva, i «pomi» opposti al «fele», tra inferno e speranza, è come se disegnassero nella Commedia il grafico dell'angoscia superata. Fino dall'inferno dissociativo di Firenze il poeta prometteva e organizzava una garanzia trascendente ed era teso a dimostrare, col 'fare' e cioè con la poiesi, proprio, di una polisemia vertiginosa, che vi è ordine anche nel disordine: ora Matelda in Eden annoda passato e futuro, spiega e appiana Virgilio e Beatrice. Il lettore non tarderà ad accorgersi che l'autore del libro cerca di attrarlo in quello che è il gioco delle tre carte di Dante poeta in Eden, e cioè nelle vicende: dello specchio di Narciso, conoscenza o perdizione; della discesa, paradossalmente battesimale, nell'ombra; del bifrontismo della figura femminile.
Lectura Dantis Lupiensis. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2018
pagine: 168
La quinta edizione delle Lecturae Lupienses ha rinunciato alle finestre interdisciplinari delle edizioni precedenti e ha puntato, per una volta, alla sola intimità culturale e testuale nello studio dell'opera dantesca. Mira Mocan ha enucleato i rapporti tra la figuralità metaforica di Dante e le fonti, soprattutto boeziane, dei modelli geometrici ai quali il poeta si richiama in più punti della Commedia, come a dar corpo fisico e "solidità" razionale a evanescenti virtù morali. Paolo Fal zone, riprendendo la tesi di fondo esposta nel fortunato volume di Carpi sulla nobiltà di Dante, ne ha discusso con acume e con circonstanziata documentazione 1'approdo teorico, presentando credibilmente tesi assai distanti da quelle esposte dal più noto, compianto studioso. Leyla Livraghi, circumnavigando la citazione dantesca di Livio «che non erra», ne ha rintracciato dapprima 1'autentico significato e ne ha poi indicato con meditata intelligenza il carattere fondativo di un modello di prosa storiografica. Beatrice Stasi ha affrontato la dura tematica dei canti della Superbia e ha disegnato un fitto reticolato di rapporti interni ad altri luoghi della Commedia e, più in generale, di un argomento centrale per la dottrina morale del tempo di Dante. Infine, Stefano Prandi ci ha offerto una nuova e brillante rilettura di Inf. XXXI, regalandoci nuovi e persuasivi punti di vista sul ruolo e sul significato dei Giganti.
Lectura Dantis Lupiensis. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2016
pagine: 120
Il catalogo della quarta edizione della Lupiensis è questo, di spettro vario e mosso. Diego Sfmini, ispanista dell'Università del Salente, ha individuato il drammatico rapporto, più che formale, fra la Commedia e il romanzo (o reportage immaginario?) del perseguitato politico Martinez Moreno. Giuseppe Chiecchi ha recuperato nuove possibilità interpretative nel canto celebre di Brunetto Latini, ridiscutendo con finezza, anche decostruttiva, il giuoco delle parti fra il maestro sodomita e il pellegrino poeta. Tatiana Crivelli ha illuminato il mondo ancora poco conosciuto delle poetesse d'ambiente tardoarcadico, rivelandone l'attento e mai banale dantismo. Mauro Ronzani ha ricostruito, con inediti accertamenti storiografici, le motivazioni e le peripezie del confronto politico e personale fra i due grandi nemici del canto XXXIII dell' Inferno, il Conte Ugolino della Gherardesca e l'Arcivescovo Ruggieri. Infine, Pasquale Porro ha chiarito un tema arduo, di Dante e di tutto il pensiero cristiano, come quello della predestinazione, muovendo dall'analisi di Paradiso XX e fornendo un'ipotesi ermeneutica da ponderare anche per altri luoghi del poema dantesco.
Fuga in Paradiso. Storia intertestuale di Cunizza da Romano
Valter Leonardo Puccetti
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2010
pagine: 192
Un fantasma letterario. Il «re giovane» del Novellino
Valter Leonardo Puccetti
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2008
pagine: 287
Come biscie all'incanto. Retoriche e simboli della visione nel Fermo e Lucia
Valter Leonardo Puccetti
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1999
pagine: 128
Il "Fermo e Lucia" del Manzoni è ingenerosamente considerato dalla critica alla stregua di uno strumento ancillare all'interpretazione dei "Promessi sposi". L'autore invece intende provare l'autonomia del romanzo, soffermandosi sulla poetica dello sguardo che ne spiega la logica narrativa. L'autore mostra come nel "Fermo e Lucia", tra riflessi d'identità, transfert d'autore e proiezioni simboliche, il tema della visione di personaggio svolga una tragica e paradossale epopea del male come vuoto metafisico. Dall'indagine emerge anche come i sentieri del mito, dell'antropologia e della teologia si incrociassero secondo una trama ambiziosa che andrà parzialmente perduta nel passaggio ai "Promessi sposi".