Libri di Vicente Todolí
Yukinori Yanagi. Icarus. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 220
Yukinori Yanagi (Fukuoka, 1959; vive e lavora a Momoshima, Giappone) è uno dei più influenti artisti giapponesi contemporanei. È noto per l’esplorazione di temi complessi legati alla sovranità, alla globalizzazione e ai confini, che indaga attraverso installazioni site specific di grandi dimensioni. Il suo lavoro si addentra anche nella storia giapponese, in particolare del nazionalismo, evocando gli intricati sistemi di immagini simboliche che danno forma alla comprensione dello spazio e dell’identità. Ad accompagnare la mostra presso Pirelli HangarBicocca è una monografia che esplora le tematiche ricorrenti nel percorso di Yanagi, esaminando le influenze e gli sviluppi della sua pratica nel corso degli anni. Il volume include saggi di studiosi e critici internazionali, tra cui un testo di approfondimento della curatrice Mami Kataoka, che contestualizza l’opera di Yanagi nel panorama artistico globale, e un contributo della storica dell’arte Reiko Tomii incentrato sull’influenza della memoria storica contemporanea, in particolare del Giappone, nel lavoro dell’artista, oltre a una conversazione tra Yanagi e i curatori della mostra intorno al progetto espositivo. Insieme a un’ampia documentazione fotografica di tutte le opere installate in mostra, il volume raccoglie le schede dettagliate dedicate ai lavori esposti, redatte da studiosi e arricchite da una selezione di immagini storiche e d’archivio.
Tinguely. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 264
Jean Tinguely (Friburgo, 1925 – Berna 1991) è considerato uno dei grandi artisti pionieri del XX secolo, nonché uno dei maggiori esponenti dell’arte cinetica. Al centro del suo lavoro vi è la ricerca attorno alla macchina con il suo funzionamento e movimento, i suoi rumori e suoni, la sua poesia intrinseca. Tinguely è tra i primi artisti a utilizzare oggetti di scarto, ingranaggi e altri materiali che poi salda, creando macchine rumorose e cacofoniche funzionanti, dotate di veri e propri motori. Pubblicata in occasione della retrospettiva, la monografia approfondisce la pratica di Tinguely mettendo in luce le opere esposte in mostra, attraverso schede dettagliate, accompagnate da un’ampia selezione di immagini storiche. Il volume comprende inoltre un saggio di Béatrice Joyeux-Prunel, che contestualizza l’opera di Tinguely nell’avanguardia europea e americana, un testo di Melissa Warak sul ruolo del suono e della performance nell’opera di Tinguely nel contesto degli anni sessanta, un’intervista a Renzo Piano di Lucia Pesapane e una cronologia illustrata dell’artista realizzata da Annalisa Rimmaudo. La pubblicazione è arricchita da due testi storici di Jean Tinguely e dai contributi dei curatori di mostra, fra cui un’introduzione sul progetto espositivo di Vicente Todolí, un testo di Camille Morineau sull’idea di “anti-museo” tanto auspicato da Tinguely, e un saggio di Lucia Pesapane per ricordare il forte rapporto dell’artista con la città di Milano, sede di alcuni dei suoi progetti più ambiziosi come La Vittoria (1971).
James Lee Byars
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 272
«Tutti i fenomeni condizionati sono come un sogno, un’illusione, una bolla, un’ombra, come la rugiada o un lampo: così li percepiremo» Sutra del Diamante, tra i versi preferiti di James Lee Byars. Buddismo Zen, religione scintoista, cerimonia del tè e calligrafia: sono soltanto alcune delle influenze orientali che plasmarono la poetica di James Lee Byars. Il libro, edito da Marsilio Arte, esce in occasione della mostra James Lee Byars curata da Vicente Todolì , la più rilevante retrospettiva mai realizzata in Italia dopo la scomparsa dell’artista, avvenuta nel 1997 al Cairo. La pubblicazione raccoglie contributi del curatore dell’esposizione, un saggio di Jordan Carter sul rapporto tra le opere di Byars e la performance, un testo di Alexandra Munroe sulle corrispondenze dell’artista nel contesto dell’estetica Fluxus e un saggio di Shinobu Sakagami sul rapporto tra James Lee Byars e la cultura giapponese. Completa il catalogo un testo dell’artista Maurizio Nannucci, scritto in collaborazione con Gabriele Detterer, sulla sua profonda amicizia e collaborazione con Byars. Nato nel 1932 a Detroit, Byars appare sulla scena newyorchese alla fine degli anni Sessanta, in uno dei momenti di massima fibrillazione artistica. La sua poetica viene plasmata durante i suoi numerosi soggiorni in Giappone tra il 1958 e il 1967 Come scrive Shinobu Sakagami, Byars fino all’ultimo applicò alla sua arte quella ricerca che aveva appreso in Giappone e che indicava come «intuitività sovrarazionale». Quello di Byars è uno sguardo alla ricerca della bellezza del ‘mu’, acquisito dalla familiarità con i giardini e i templi Zen. Per ‘mu’ s’intende la non esistenza, il nulla, ma anche lo stato di vuoto che evoca l’infinito. La retrospettiva milanese riunisce in un unico spazio espositivo più di venti installazioni monumentali e iconiche del celebre artista americano, realizzate in un arco temporale che va dal 1974 al 1997. L’allestimento, strutturato secondo l’approccio concettuale dell’artista, ripercorre in modo singolare le indagini condotte da Byars sul confine tra corpo e spirito e sui concetti di perfezione e misticismo, come dimostrano le opere The Golden Tower o l’iconica Red Angel of Marseille. La sua continua ricerca viene evocata anche nel saggio di Carter che ricorda la nascita del World Question Center a nord dello Stato di New York dove Byars «formulava e trasmetteva domande in tutte le discipline a un’ampia gamma di persone». Munroe sottolinea come l’artista infatti non fu mai interessato «all’oggettività indipendente di un’opera d’arte, ma all’azione di un oggetto come trasmettitore di coscienza». È del 1975 la sua perfomance The Holy Ghost: Opening of the Celibatarian Machine per la Biennale di Venezia , durante la quale una gigantesca sagoma di un uomo venne sollevata da quasi un migliaio di persone in piazza San Marco. Attraverso l’uso di molteplici media– quali l’installazione, la scultura, la performance, il disegno e la parola – James Lee Byars ha esplorato i confini tra corpo e spirito con azioni effimere, il coinvolgimento diretto del pubblico e interventi su larga scala, in una riflessione instancabile sui concetti di comunità e misticismo.
Gian Maria Tosatti. Now here. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2023
pagine: 184
Il lavoro di Gian Maria Tosatti (Roma, 1980; vive e lavora a Napoli) è incentrato sui concetti di collettività e memoria, nella loro valenza storica, politica e spirituale. La sua pratica artistica si declina nella creazione di cicli di opere ideati come capitoli o atti di una narrazione visiva che si svolge lungo una prospettiva pluriennale. Attraverso approfondite e articolate ricerche, e attingendo liberamente al linguaggio delle arti visive, della performance e dell’architettura, Tosatti realizza opere scultoree e grandi installazioni site specific concepite per interi edifici o aree urbane e destinate a durare per lunghi periodi di tempo. La mostra NOw/here, a cura di Vicente Todolí, riunisce due cicli di nuove opere pittoriche che sintetizzano concetti che hanno attraversato la ricerca di Tosatti negli ultimi vent’anni e sono esposti in anteprima in Pirelli HangarBicocca. In occasione dell’esposizione viene pubblicato un volume che include un testo di approfondimento sulla pratica di Gian Maria Tosatti del curatore Eugenio Viola e un inedito saggio dell’artista Anselm Kiefer sui nuovi cicli pittorici presentati in mostra. Inoltre il catalogo raccoglie un’ampia documentazione fotografi ca di tutte le opere esposte e una cronologia visiva dei lavori storici dell’artista.
Bruce Nauman. Neons corridors and rooms. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 336
Pubblicata in occasione della mostra in Pirelli Hangar- Bicocca, la monografia presenta gli studi più recenti sulla ricerca spaziale e architettonica di Nauman, approfondendone gli aspetti legati a neon, corridoi e stanze. Analizzando gli sviluppi concettuali, le variazioni formali e le incessanti sperimentazioni dell’artista su questo corpus di opere, il catalogo include contributi commissionati a ricercatori, conservatori e studiosi quali Joan Simon, Francesca Esmay e Gloria Sutton. Insieme a un testo dei curatori della mostra sulla specificità del progetto espositivo – che raccoglie per la prima volta nella sua interezza questo gruppo di lavori – il volume comprende inoltre schede dettagliate sulle trenta opere presentate, che contengono una selezione di immagini e documenti di archivio, redatte da curatori, studiosi e ricercatori provenienti da istituzioni internazionali. La pubblicazione è arricchita da un'ampia documentazione fotografica dei lavori, riuniti per la prima volta in un unico spazio, per l'esposizione in Pirelli HangarBicocca.
Steve McQueen. Sunshine state
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 176
Il volume, disegnato da Irma Boom e ideato insieme allo stesso Steve McQueen, a cura di Vicente Todolí, raccoglie alcune delle opere più rappresentative realizzate negli ultimi vent'anni dall'artista e regista britannico. Negli ultimi anni l'artista ha infatti esercitato una grande influenza sull'utilizzo della cinematografia come medium artistico, realizzando alcune tra le più significative opere con immagini in movimento ideate per spazi espositivi e ha diretto quattro lungometraggi: Hunger (2008), Shame (2010), 12 anni schiavo (2013) e Widows - Eredità criminale (2018). In Pirelli HangarBicocca, negli spazi delle Navate e del Cubo, sono presentati video, film e installazioni in stretta connessione con il contesto architettonico industriale, oltre a un progetto espositivo unico e site-specific, con opere riunite qui per la prima volta che danno vita a una narrazione visiva, rivelando il radicale approccio dell'artista alla realtà e offrendo l'opportunità di conferire nuove letture al lavoro di McQueen. Il titolo dell'esposizione prende spunto proprio dall'omonima installazione video inedita dell'artista, Sunshine State (2022), commissionata e prodotta dall'International Film Festival Rotterdam (IFFR) 2022 e presentata qui in anteprima assoluta. Come osserva Vicente Todolí, «”Sunshine State” approfondisce ulteriormente i temi ricorrenti nella pratica di McQueen, esplorando questioni attuali e urgenti come l'identità e il post-colonialismo, mettendo in discussione l'instabilità e la fragilità dell'idea di libertà individuale nel mondo occidentale. Partendo dall'esperienza e dall'oppressione delle comunità nere discriminate, McQueen sviluppa una riflessione più ampia sull'essere umano. Nei suoi film sperimentali e video, l'artista proietta poeticamente la propria presenza sui soggetti raffigurati, sottolineando lo stretto legame tra essenza corporea e soggettività, tra la realtà e la sua rappresentazione». Il volume dà ampio spazio a testi critici di storici dell'arte e curatori – Paul Gilroy, Cora Gilroy-Ware, Solveig Nelson –, a una conversazione con l'artista a cura di Hamza Walker e a una ricca documentazione fotografica dell'esposizione.
Annicka Yi. Metaspore
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 208
Una delle artiste americane più innovative degli ultimi dieci anni, Anicka Yi (Seoul, 1971; vive e lavora a New York) crea sculture e installazioni che sovvertono i concetti di naturale e sintetico, generando entità ibride e simbiotiche. L’artista esplora complessi ecosistemi attraverso una dimensione immateriale, impiegando nelle sue opere essenze, batteri e dispositivi tecnologici. Il suo lavoro si espande tramite la collaborazione con diverse figure professionali tra cui ingegneri, chimici e scienziati, con i quali realizza ambiziosi progetti volti a indagare nuove possibilità di scambio e interazione tra organismi viventi ed entità di intelligenza artificiale. In occasione di “Metaspore”, mostra personale di Anicka Yi in Pirelli HangarBicocca, viene pubblicata la monografia più estesa mai dedicata all’artista. Il volume ne approfondisce la pratica presentando un’ampia selezione di installazioni su larga scala realizzate dal 2010 ad oggi. Mettendo in evidenza le connessioni inedite tra i lavori esposti in Pirelli HangarBicocca, il catalogo include la documentazione fotografica di tutte le opere installate in mostra, insieme a testi critici e approfondimenti tematici. Oltre a un testo dei curatori della mostra, contributi di autori quali Rachel Lee, docente ed esperta di studi di genere e Merlin Sheldrake, scrittore e biologo, indagano la pratica dell’artista attraverso prospettive differenti, come la storia dell’arte, la filosofia della scienza e l’intelligenza artificiale.
Maurizio Cattelan. Index
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 672
Alquanto sfuggente nel rilasciare interviste, Maurizio Cattelan riveste perfettamente il ruolo di intervistatore. Per vent’anni, dal 2001, ha tenuto costantemente conversazioni e dialoghi con altri artisti – a volte direttamente, talvolta per interposta persona, o qualche volta in spirito – per la prima volta. La lista degli interlocutori costituisce uno sbalorditivo coro di voci, oltre che un album di famiglia sui generis, spaziando da artisti emergenti ad altri affermati – alcuni dei quali scomparsi – e include figure di creativi quali architetti, designer, chef, pensatori, scrittori, editori, truccatori, celebrità di Instagram e personaggi del mondo della moda e dello spettacolo. Originariamente pubblicate su riviste e quotidiani, in monografie di artisti e cataloghi di mostre, queste oltre 130 conversazioni sono qui ristampate in copia anastatica, nella loro veste originale. Come le tessere di un mosaico, le interviste concorrono a creare un ritratto unico e inedito della cultura visiva degli ultimi decenni, così come della pratica di Maurizio Cattelan e della sua ricerca sull’identità, la società in cui viviamo e il potere delle immagini.
Maurizio Cattelan. Breath ghosts blind. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 224
"Breath ghosts blind" accompagna l'omonima personale di Maurizio Cattelan a Pirelli HangarBicocca, un ambizioso progetto sviluppato dall'artista e prima mostra in Italia dopo molti anni. Nel mettere in scena una complessa rappresentazione simbolica del ciclo della vita e affrontando temi come la memoria e il senso di perdita individuale e collettiva, il progetto include opere e immagini iconiche del percorso di Cattelan, insieme a un nuovo corpo di lavori realizzati appositamente. «Nel caso di Pirelli HangarBicocca, l'architettura industriale mi ha ricordato - scrive Maurizio Cattelan - un'enorme cattedrale abitata dai fantasmi del suo passato di fabbrica. Lì l'intruso ero io e a quel punto potevo solo usare a mio vantaggio il senso di minaccia che provavo: sono partito dalla fine con Blind e il resto delle opere si è mimetizzato nello spazio, come se i lavori fossero sempre stati lì». La monografia approfondisce e offre una lettura inedita del lavoro dell'artista, presentato attraverso contributi critici di autori e voci di rilievo internazionale che da anni seguono il lavoro di Cattelan, come Francesco Bonami e Nancy Spector, insieme a ulteriori approfondimenti tematici di filosofi, teologi e scrittori quali Arnon Grunberg, Andrea Pinotti e monsignor Timothy Verdon. Completano il volume le immagini che documentano il progetto di mostra e una conversazione dell'artista con i curatori, oltre a una selezione di testi ripubblicati e tradotti per l'occasione della filosofa e scrittrice Susan Sontag (1933-2004), dell'intellettuale e traduttrice Giustina Renier Michiel (1755-1832) e del poeta e scrittore curdo-siriano Golan Haji.
Chen Zhen. «Short-circuits». Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 208
Come accompagnamento all’omonima mostra, il catalogo “Short-circuits” include una documentazione approfondita di un'ampia selezione di installazioni realizzate da Chen Zhen dal 1991 al 2000, anno della sua prematura scomparsa. La pubblicazione contiene materiali di rilievo, tra cui saggi di autori quali Alexandra Munroe, capo curatore, arte asiatica, e senior advisor, Global Arts, Solomon R. Guggenheim Museum, e direttore, Curatorial Affairs, Guggenheim Abu Dhabi Project, e Marco Scotini, direttore del Dipartimento di arti visive e studi curatoriali alla NABA, Milano, e direttore artistico di FM Centroper l’Arte Contemporanea, Milano. Il volume si apre con un testo di Vicente Todolí, curatore della mostra, che introduce concetti chiave coniati da Chen Zhen, presentati attraverso le parole dell’artista stesso. Il libro si conclude con i testi di approfondimento di ciascuna opera esposta, e con la presentazione di una selezione di disegni preparatori e schizzi realizzati dall’artista. Chen Zhen (1955, Shanghai – 2000, Parigi) sviluppa la sua pratica artistica a partire dalla fine degli anni Settanta. Nato e cresciuto a Shanghai, in Cina, attraversa la Rivoluzione Culturale e, nel 1986, si trasferisce a Parigi. Qui si avvicina progressivamente alla realizzazione di installazioni, presentando oggetti della vita quotidiana assemblati in composizioni che attribuiscono a questi elementi una dimensione metaforica. La produzione di Chen Zhen riflette in maniera paradigmatica il suo desiderio di trovare una sintesi visiva che integri le caratteristiche estetiche del suo paese di origine con quelle dei luoghi con cui entra in contatto, in uno scambio fluido e costante tra pensiero orientale e quello occidentale.
Mario Merz: igloos
Libro: Cartonato
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2020
pagine: 234
Cerith Wyn Evans. The illuminating gas. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 260
La monografia presenta una rilevante selezione di opere tra sculture storiche, complesse installazioni monumentali e nuove produzioni, che ripercorre la carriera dell’artista premiato nel 2018 con l’Hepworth Prize for Sculpture. Insieme a vedute della mostra in Pirelli HangarBicocca e a una serie di immagini selezionate da Cerith Wyn Evans legate al tema della luce, il volume raccoglie tre saggi inediti: un testo della storica dell’arte Briony Fer, che si focalizza sugli aspetti più concettuali e materici della serie di sculture Neon Forms (after Noh); un ampio contributo del filosofo e teorico Éric Alliez che presenta una carrellata di complessi riferimenti al lavoro dell’artista; e infine “False Starts” di Alexander García Düttmann che restituisce la peculiarità del lavoro dell’artista attraverso un loop di incipit diversi. Il catalogo comprende inoltre un testo introduttivo dei curatori, una serie di apparati con schede dettagliate per ciascuna opera in mostra e una cronologia illustrata di tutte le esposizioni personali dell’artista. Dopo gli esordi come filmmaker, dagli anni Novanta Cerith Wyn Evans (Llanelli, Galles, 1958) si dedica alla realizzazione di sculture, interventi site specific e performativi che si caratterizzano per l’utilizzo di elementi e materiali effimeri come la luce e il suono e per la centralità della dimensione temporale nella fruizione dell’opera. Nella loro eleganza ed equilibrio formale, i lavori di Cerith Wyn Evans attingono a una complessità di riferimenti e citazioni – dalla letteratura, alla musica, filosofia, fotografia, poesia, storia dell’arte, astronomia e scienza – che vengono declinati in forme del tutto nuove attraverso un articolato processo di montaggio. Questa operazione avviene sia attraverso l’impiego di materiali testuali che, decontestualizzati, vengono tradotti in un linguaggio luminoso sia trasponendo in sculture l’immaginario di artisti storici, come Marcel Duchamp.