Libri di Walter Scotucci
Rinascimento a Fermo
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Modulgrafica Document
anno edizione: 2025
pagine: 100
Il periodo rinascimentale della storia millenaria di Fermo, che rientra nella cultura denominata Rinascimento adriatico, non è stato ancora compiutamente indagato e non sono stati conclusi studi quanto mai necessari sui principali protagonisti che operarono in quest'area tra gli ultimi decenni del Quattrocento e il Cinquecento. La mostra “Rinascimento a Fermo” è un primo invito alla ricerca e alla ricognizione utile a comprendere bene come l'élite della società ‘adriatica' rinascimentale fermana produsse una grande rinascita nel segno della classicità, con un patrimonio artistico mobile davvero ricco di sfavillanti testimonianze di marca per lo più veneziana, ma anche di ispirazione raffaellesca. Non si può capire a pieno l'importanza della città tra fine ‘400 e in tutto il ‘500, se si consideri soltanto il patrimonio storico artistico e architettonico che attualmente vi si conserva e che apparirebbe più chiaro, invece, reintegrandolo di quelle testimonianze di primo livello di cui nel tempo è rimasto privo. Dispersioni che non hanno ovviamente neppure risparmiato manufatti lapidei, sculture lignee, codici ed oggetti preziosi di oreficeria, con un bilancio finale davvero molto doloroso, causato per lo più da requisizioni, rapine di guerra o da vendite, ma anche dall'usura del tempo, dalla trascuratezza degli uomini e dalle trasformazioni che i secoli inevitabilmente hanno comportato.
Palazzo Rosati-Azzolino a Fermo: arte, storia, cultura tra XVI e XXI secolo. La nuova sede dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Fermo
Fabiola Zurlini, Walter Scotucci, Vera Nigrisoli Wärnhjelm
Libro: Libro rilegato
editore: Andrea Livi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 160
Fin dalle sue origini il palazzo ha visto come protagonisti prima i Rosati e poi gli Azzolino, due nobili famiglie fermane che hanno contributo in maniera determinante e significativa alla storia della politica, della cultura e dell'arte cittadina tra XVI e XVIII secolo. L'acquisizione del Palazzo da parte della Società Firmana nel 1929 che ne contribuì al restauro, individuando in esso la sede del circolo cittadino, evidenzia con continuità la centralità dell'edificio nella storia sociale e culturale fermana.