Libri di Alfonso Mirto
Tra filologia e biblioteca. Il carteggio Pietro Canneti - Antonio Magliabechi (1688-1712)
Libro: Libro rilegato
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 212
Il carteggio tra Pietro Canneti – abate camaldolese a Ravenna – e Antonio Magliabechi – erudito e bibliotecario dei granduchi di Toscana Ferdinando II e Cosimo III, nonché dei principi-cardinali Leopoldo e Francesco Maria de’ Medici –, ricco di una novantina di epistole, si inserisce nell’ambito dei vasti scambi intellettuali che la Repubblica delle lettere intesseva in tutta Europa e che saranno alla base del grande risveglio culturale tra fine Seicento e inizi Settecento. La corrispondenza tocca varie tematiche, da quelle personali, soprattutto i difficili rapporti del bibliotecario fiorentino con gli eruditi che frequentavano la corte granducale (Francesco Redi, Alessandro Segni), a quelle culturali e di respiro europeo. L’argomento principe delle lettere è tuttavia rappresentato dai suggerimenti che Magliabechi offriva a Canneti per la compilazione del catalogo delle opere del grande umanista quattrocentesco, anch’egli monaco camaldolese, Ambrogio Traversari.
Benedetto Bacchini e Antonio Magliabechi. Carteggio (1681-1712)
Alfonso Mirto
Libro: Libro in brossura
editore: QuiEdit
anno edizione: 2024
pagine: 544
Dopo l’edizione del carteggio con Geminiano Montanari che forma il numero precedente di questa stessa collana (Il bibliotecario e lo scienziato, 2022), questo volume pubblica un altro carteggio del bibliotecario mediceo Antonio Magliabechi, quello con il benedettino cassinese Benedetto Bacchini, maestro di erudizione di Lodovico Antonio Muratori e Scipione Maffei e fondatore del «Giornale de’ Letterati» di Parma. Il carteggio copre un periodo di oltre un trentennio: la prima lettera di Magliabechi è del 14 novembre 1687, l’ultima del 25 giugno 1695; ben più numerose le lettere di Bacchini che dal 10 giugno 1681 si spingono fino al 5 dicembre 1712, per un totale di ben 277 pezzi. Gli argomenti trattati sono molteplici, ma prevale la notizia dei libri che il bibliotecario fiorentino riceveva o dei quali veniva a conoscenza da ogni angolo della Respublica litteraria, e che sottoponeva all’attenzione del corrispondente perché questi li segnalasse sui «Giornali» da lui compilati. Non mancano notizie su altri aspetti di rilievo della realtà culturale sia nazionale che internazionale, in anni fervidi di novità, scoperte e dibattiti.
Il bibliotecario e lo scienziato. Carteggio tra Antonio Magliabechi e Geminiano Montanari (1676–1685)
Alfonso Mirto
Libro: Libro rilegato
editore: QuiEdit
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il volume pubblica il carteggio tra Geminiano Montanari, scienziato modenese, e Antonio Magliabechi, bibliotecario ed erudito fiorentino. Il carteggio, ricco di 74 lettere, ci fornisce un quadro pressoché completo della vita culturale italiana ed europea della seconda metà del Seicento: incontriamo personaggi notissimi sia nel campo scientifico, sia in quello prettamente storico-letterario, come per esempio Jean Mabillon, Charles Patin, Jacobus Gronovius, Niels Stensen, Caspar e Thomas Bartholin, Giuseppe Valletta e molti altri. Il rapporto epistolare tra i due inizia nel 1676, quando il Montanari ritorna a Bologna dopo il soggiorno fiorentino, e prosegue per tutto il periodo della sua permanenza a Padova e a Venezia, terminando nel settembre del 1685.
Alessandro Segni e gli Accademici della Crusca. Carteggio (1659-1969)
Alfonso Mirto
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2016
pagine: 860
Sono qui pubblicate e commentate oltre 600 missive (individuate in vari archivi soprattutto fiorentini, pubblici e privati, e in gran parte finora sconosciute) di e a Alessandro Segni (1633-1697), relative alle sue attività nell'Accademia della Crusca e alle sue relazioni con accademici: da Leopoldo de' Medici a Carlo Dati, da Francesco Redi a Vincenzo Viviani. Il carteggio, che fornisce, da un punto di vista assolutamente inedito, informazioni sulla vita culturale fiorentina del XVII secolo, è inquadrato attraverso distinte fasi biografiche del protagonista: il viaggio in Francia, Paesi Bassi e nell'area di lingua tedesca in compagnia del marchese Francesco Riccardi (1665-1667); i trasferimenti tra Firenze, Roma e Londra (1668-1670); l'attività prima come vice e poi come segretario dell'Accademia della Crusca (1676-1696). In particolare, le lettere del terzo periodo illustrano con ricchezza la difficile e articolata preparazione del Vocabolario degli Accademici della Crusca nella sua terza "impressione" (1691).
Lettere di Antonio Magliabechi a Leopoldo de' Medici (1666-1675)
Alfonso Mirto
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 388
Il volume pubblica le lettere di Antonio Magliabechi (1633-1714), bibliotecario dei regnanti toscani, al principe e poi cardinale Leopoldo de' Medici (1618-1675). Dal carteggio traspaiono non solo i molteplici interessi letterari e scientifici che animano il Medici, ma anche il metodo del Magliabechi nell'analizzare un'opera da sottoporre all'attenzione del Principe, che consigliandosi con il suo bibliotecario, decideva di acquistarla o meno. Il tema dominante, perciò, è quello riguardante i libri che il Magliabechi ordinava in tutta Europa, principalmente a Venezia, a Lione ed Amsterdam (Blaeu), per il suo "padrone". Un cospicuo numero di lettere, e tra le più significative, è del tempo in cui il Cardinale si trovava a Roma, in occasione del conclave del 1669-1670, che portò al soglio pontificio il cardinale Altieri (Clemente X). In questo periodo il Medici fu impegnato alla revisione dell'Indice dei libri proibiti e il Magliabechi gli inviava sistematicamente notizie riguardanti gli autori e le opere degne di essere segnalate. Dalle lettere traspare il carattere puntiglioso del Magliabechi, che amava più l'intellettuale "oltramontano" che quello fiorentino.
Contributo alla biografia e alla bibliografia calopresiane
Alfonso Mirto
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2010
pagine: 64
Chi è Gregorio Caloprese? Un altro Carneade, meritevole di interesse speciale per quegli studiosi, accreditati e no, in cerca del minore, soddisfati o illusi, a seconda dei casi, del nuovo per il nuovo nel vasto campo della ricerca storico-filosofica? Questo lavoro di Alfonso Mirto, studioso della cultura italiana tra Seicento e Settecento, esperto delle relazioni epistolari tra librai-stampatori europei ed eruditi italiani smentisce un fortunato stereotipo, offrendo agli studiosi questa Bibliografia del filosofo calabrese, articolata in sei dense sezioni (scritti di e su Caloprese, opere sul periodo e l'ambiente storico-culturale, con registrazione di "articoli brevi", di scritti generali e di relative recensioni). Ed è già in tale organizzazione delle "schede" la proposta di un metodo di studio, teso a collegare la ricostruzione speculativa con la ricerca storica, interessata a ricostruire la vita artistica, culturale e politica di "Scalea, il paese del Caloprese". Presentazione di Fabrizio Lomonaco.
Stampatori, editori, librai nella seconda metà del Seicento. Volume Vol. 2
Alfonso Mirto
Libro
editore: Centro Editoriale Toscano
anno edizione: 1994
pagine: 236
La biblioteca del cardinal Leopoldo de' Medici. Catalogo
Alfonso Mirto
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1990
pagine: 484
Stampatori, editori, librai nella seconda metà del Seicento. Volume Vol. 1
Alfonso Mirto
Libro
editore: Centro Editoriale Toscano
anno edizione: 1989
pagine: 162
Il carteggio degli Huguetan con Antonio Magliabechi e la corte medicea. Ascesa e declino di un'impresa editoriale nell'Europa seisettecentesca
Alfonso Mirto
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2005
pagine: 193
In questo volume è ricostruita - con annotazioni assai puntuali -l'attività delle ultime generazioni degli Huguetan (Jean-Antoine II ed i figli Marc, Jean-Antoine III, Jean-Henri e Pierre), che appartenevano ad una grande dinastia di stampatori-librai lionesi. Essi facevano parte del ramo che aveva abbracciato la confessione calvinista e, perciò, quando Luigi XIV revocò l'Editto di Nantes, i fratelli Huguetan si trasferirono ad Amsterdam. Qui impiantarono una grande azienda editoriale, subito in concorrenza con le maggiori imprese locali, raggiungendo livelli tali che la posero ai primi posti nella "Repubblica". Gli Huguetan operarono in Olanda fino al 1729, quando il magazzino fu messo all'asta.