Libri di Antonio Bux
Le faticose attese
Enrico Testa
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 76
Le faticose attese di Enrico Testa è un classico della poesia italiana che, anche grazie alla prefazione di Giorgio Caproni, ha fin da subito conquistato un posto di rilievo nel panorama letterario. Questo libro rappresenta l'esordio di uno dei poeti più rilevanti della scena italiana contemporanea. La raccolta esplora il tema dell'attesa, con un linguaggio semplice ma ricco di profondità, dove le esperienze quotidiane si trasformano in riflessioni liriche sull’esistenza. L’intreccio di leggerezza e complessità ritmica rende quest’opera un canzoniere d’amore affabile e sorprendente, capace di colpire per la sua immediata leggibilità. Un'opera che, a distanza di anni, continua a emozionare e a far riflettere, invitando il lettore a un viaggio introspettivo nei meandri dell'esistenza.
Lattèssanghe. Latte e sangue
Antonio Bux
Libro: Libro rilegato
editore: Le Mezzelane Casa Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 88
Ho scritto questa breve plaquette in un solo giorno, precisamente il ventisei marzo del duemila e diciotto. È la mia prima raccolta di versi scritta e concepita nel vernacolo del mio paese. Sono poesie nate di pancia, come solo di pancia si può scrivere con la lingua delle proprie radici. Spero che il risultato sia sufficientemente proporzionale al debito che ho nei confronti della mia terra – e dei morti della mia terra - e del silenzio che aleggia su tutto ciò che è stato e che sembra non voler essere più. Lattèssanghe (escl. beneaugurante, associata di solito a bbenedìke; traducibile in “che possa sempre godere di quest’abbondanza!”) vuole essere proprio questo: un piccolo, innocente omaggio al silenzio della mia terra.
Personat. Passacaglia e fuga
Roberto Ranieri
Libro: Libro in brossura
editore: RP Libri
anno edizione: 2020
pagine: 60
“Questa personalissima raccolta di versi di Roberto Ranieri, intitolata Personat (Passacaglia e fuga) non è composta da poesie separabili e indipendenti tra loro. Infatti, all’interno delle quattro sezioni (Levare, Passacaglia, Cadenza e Fuga), gli spazi servono a isolare sezioni testuali omogenee, che nella tipica Passacaglia di matrice musicale classica (memorabili, in tal senso, la passacaglia di Bach - in do minore - o quella in re minore di Buxtehude) formano una autentica rapsodia sinfonica. In questo caso la Passacaglia coincide con cinquantaquattro ottave regolari di novenari, mentre nella sezione in Levare le ottave sono due, sempre separate. In Cadenza il testo è invece compatto, mentre in Fuga le sottosezioni sono due: nella prima le spaziature sono tra blocchi semantici coerenti, nella seconda tornano le ottave separate. Un lavoro dunque di precisione stilistica e metrica, dove un certo sperimentalismo s’abbina a una sinfonia meta-classica che prende spunto dal quotidiano e dal popolare per ergersi a composizione quasi canzonatoria, giullaresca. Ed è questa variazione di temi e di registri che più affascina nella poesia dell’autore veneto: quel sottile equilibrio tra mera composizione scrittoria e una forte consapevolezza morale e poetica del “dire in quanto s(u)ono”. (dalla introduzione di Antonio Bux).
La diga ombra
Antonio Bux
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 96
"Ogni poesia ci pone la domanda di cosa sia la poesia, quella forza che porta la vita come una bufera nel linguaggio, e fa del linguaggio bufera. Le sue parole ne sono la dimensione sorgiva, quella che solo il poeta abita, sognandole. In questo territorio di confine, il linguaggio non è ancora avvenuto ma è già presente nell’intenzione. E questo destino si compie solo acconsentendo alla scrittura, dando forma a quello che “viene, da sopra o sotto, a sognare gli esseri”, nei versi di Bux. La sua vocazione alla poesia, il suo essere poeta, è accadimento raro, inspiegabile, si potrebbe dire miracoloso per quanto egli travalica i freni e vivifica la dimensione più controllata dell’umano, il linguaggio." (Giuseppe Munforte)
Il travestire dei geli
Federico Pinzetta
Libro: Libro in brossura
editore: RP Libri
anno edizione: 2020
pagine: 56
“Quella di Federico Pinzetta è poesia di misura e di macero. Perché l’autore brucia attorno al silenzio e alle sue venature, a volte brillanti, altre opache, ma sa anche contenere il grande argine della parola. E in questo tintinnare calmo diversi, le voci del silenzio abitano le parole ancor prima che si stendano sul foglio. In definitiva, questo sorprende di un autore così giovane, qui alla sua prima prova: scivolare nella tradizione senza risuonare il ridondante, anzi, creando micro realtà sensoriali che inducono il lettore a definire il silenzio proprio grazie alle parole che in fin dei conti non annunciano né cantano, ma si sottraggono ancor prima all’intenzione di essere scritte. […]” dalla introduzione di Antonio Bux.
Monolite
Antonio Bux
Libro: Libro in brossura
editore: Gattomerlino/Superstripes
anno edizione: 2020
pagine: 136
«Certi giorni la luce aumenta il suo volume. / Pare scordarsi di essere viva. / Fa tremare la terra solo per brillare vuota. / Un bambino ci nuota di mattina presto. / Non tutti i giorni, ma capita di essere quel bambino. / Capita la luce soffocante che fa scrivere poesie.»
Terza persona interiore
Antonio Bux
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2019
pagine: 84
In questo suo nuovo libro, Antonio Bux continua il suo personale controcanto poetico, elevando il corpo a corpo della parola, che si eleva e si perde, offrendo al lettore la propria interiorità, così come l’esternazione di un registro meramente tonale. Il risultato è un’anima perduta tra le ombre della pagina, l’eco di un fantasma che si specchia e si deforma, e i frammenti lirici sono ciò che rimane, l’alone di un vetro che in realtà è la poesia stessa, l’unico strumento che ha il poeta per dichiarare la propria esistenza. E se questa terza persona interiore non è altro che il rovescio della medaglia di una vita, la morte invece tace sibillina tra le parole, così come un amore indefinito e lontano è la patina sottile che permea l’intera raccolta.
Fiori scompagni in acqua cruda
Carol Guarascio
Libro
editore: RP Libri
anno edizione: 2019
pagine: 86
“La parola poetica è una commistione di senso e di suono, così come di immagini e tensioni del pensiero. Un affondo lirico nella sostanza delle cose, una incessante e ossessiva ricerca verso la prima superficie del mistero. Quando un poeta assolve, almeno in parte, a queste specifiche questioni, può ritenersi sufficientemente soddisfatto del proprio fare. Questo avviene anche per la raccolta di Carol Guarascio, dall’emblematico titolo Fiori scompagni in acqua cruda, dove il ritmo assume senso attraverso suoni ed immagini precise; dove l’amore germina, così come la solitudine, con tono leggero, mai mortificante o consolatorio. La levità è sicuramente la prima peculiarità della poetessa calabrese, un’armonia semantica che si staglia con cura sulla pagina. Perché qui c’è rigore e franchezza, c’è volontà di esperire la vita attraverso la poesia per poi ritornare nel verso a cantare il proprio sentimento. Così come ci sono colori, oggetti, sensazioni e l’andirivieni di registri alti e bassi. Un proliferare di profumi che coinvolgono. […]”) dall’introduzione di Antonio Bux).
Sasso, carta e forbici
Antonio Bux
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2019
pagine: 190
"Emana da 'Sasso, carta e forbici' di Antonio Bux una pronuncia scabra, dolorosa e pungente e un andamento testuale netto e narrativo. In alcuni momenti di questo libro così denso, si ha l'impressione di essere di fronte, per trasfigurazione immaginativa e personaggi messi in scena, a una versione poetica, cambiata la latitudine geografica, delle splendide 'Botteghe color cannella' di Bruno Schulz per magia sciamanica volate fino al Sud. Ma, in generale, convivono qui tensioni diverse: sprofondamenti nell'irrazionale ed emersioni di un'energia primordiale scandita da un procedere a scatti che, insieme, disorienta e conforta. E, con esse, una pulsione metamorfica in cui pare intervenire il ricordo di esperienze figurative come quelle di Bosch e Ligabue, con il loro affollarsi di animali domestici e minacciosi. Forse il tratto distintivo di una scrittura segnata da una profonda necessità espressiva e dalla conquista di un suo inconfondibile stile." (Enrico Testa)