Libri di Arabella Cifani
Corpo a corpo. Una storia dell'arte dalla testa ai piedi
Arabella Cifani, Stefano Causa
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2024
pagine: 224
Seni. Occhi. Bocca. Mani. E labbra. Sederi e inguini. Si può raccontare una storia dell'arte anche attraverso le parti del corpo. Gli autori di questo libro hanno provato a farlo spegnendo internet e riallenando il muscolo della memoria. Non è vero come dicono che cultura è tutto quel che rimane quando uno si è dimenticato tutto? Ecco. Ogni capitolo è dedicato a un “organo” ed è corredato da immagini e da due testi di commento, uno per ciascun autore. Tra storia e immaginazione, lavorando di accoppiamenti giudiziosi e nuovi nessi, nella convinzione che i piedi o le mani o i capelli siano un valido indicatore non solo dello stile di un artista ma una cartina di tornasole del realismo occidentale. Oggi che viviamo stagioni di narcisismo autoreferenziale interrogarsi sul corpo, e non solo sui lati a e b, ci sembra urgente. Oltre che doveroso.
Bamboccianti in Piemonte. Nell'età di Vittorio Amedeo II (1666-1732). Dipinti dalla collezione Mellarède
Arabella Cifani, Franco Monetti
Libro: Libro rilegato
editore: Fusta Editore
anno edizione: 2020
pagine: 80
Collezionista entusiasta e competente, uomo di cultura e protettore delle arti, Pietro Mellarède diede corpo a una significativa raccolta di dipinti, portata, dopo la metà del Settecento, dagli eredi nel suo Castello di Betton Bettonet, in Savoia. Si trattava di opere di importanti maestri della pittura di genere, attivi in Italia e in particolare in Piemonte. Alcune di quelle stesse opere della collezione Mellarède sono tornate oggi nella loro terra d’origine grazie all’antiquario saluzzese Alessandro Bruna. Un piccolo tesoro della civiltà piemontese del Sei-Settecento ripercorso in questa pubblicazione ricca di novità storiche e documentarie.
Omaggio a Francesco Gonin (1808-1889)
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 112
Francesco Gonin è probabilmente stato il più rilevante e significativo artista dell'800 in Piemonte. Nato a Torino da genitori valdesi, l'una ginevrina e l'altro di Luserna, entra giovanissimo, grazie alle sue evidenti doti di disegnatore e pittore, all'Accademia di Belle Arti. Diviene costumista e scenografo, frescante e decoratore d'ambienti, si dedica poi alla litografia. Grazie all'amicizia con Massimo d'Azeglio, di cui è ospite a Milano, conosce Alessandro Manzoni e altri protagonisti della scena letteraria del momento, come Tommaso Grossi, Giulio Carcano e Cesare Cantù. Ciò lo conduce all'opera forse più conosciuta: le xilografie eseguite per illustrare l'edizione del 1840 dei Promessi sposi, un'impresa complessa che occupa l'artista dal 1839 fino al 1842, inducendolo ad illustrare anche le Poesie scelte di Carlo Porta e Tommaso Grossi nell'edizione milanese del 1842. Apprezzatissimo da casa Savoia, compie un enorme lavoro per le residenze sabaude ed in particolare per il Palazzo Reale, è discreto testimone e cronista dei maggiori avvenimenti dinastici, ritraendo matrimoni di principi ereditari e morti di sovrani. Uno dei grandi meriti e pregi di questo Omaggio a Francesco Gonin risiede nella pubblicazione integrale delle sue Memorie manoscritte, che così divengono accessibili nella loro interezza a studenti, appassionati e curiosi delle vicende artistiche e storiche piemontesi ed italiane. È auspicabile che i lettori ne approfittino per andare a cercarvi l'enorme numero di edifici civili e di chiese decorate da Gonin nei decenni della sua lunghissima attività, per saperli riscoprire e guardarli con attenzione, ritrovandoli nella maglia delle vie cittadine a Torino; ma pure nelle mappe del territorio piemontese dove questo grande e colto artista ha lasciato tante tracce del suo passaggio e del suo gusto raffinato e gioioso. Presentazione di Carlo Giacone. Introduzione di Piergiorgio Dragone.
Il Trionfo della morte. Lo specchio della vita umana (1627). Capolavoro del pittore Giovanni Battista della Rovere
Arabella Cifani, Franco Monetti
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 48
Nel 1627 il giovane pittore Giovanni Battista Della Rovere (Torino, 1603 c. – 1631 c.) dipinge la grande tela del Trionfo della morte, detto anche «Specchio della vita umana». In origine destinata alla chiesa torinese di San Francesco d’Assisi, appare quasi profetica, alla vigilia della grande peste manzoniana del Seicento. L’opera è ricca di simboli ed ammonimenti; al centro sta la ruota della vita con teschi di papi, imperatori, vescovi, sultani, re orientali, dogi, re e cardinali, e con scritte di severa riflessione sulla fragilità della vita umana. L’identica iconografia, affascinante e unica nel suo genere, è presente in Spagna, Francia, Germania e Polonia. Il capolavoro è ora parte delle collezioni permanenti del Museo Diocesano di Torino. Presentazione di Cesare Nosiglia. Introduzione di Carlo Franco.
La «Stamperia» dell'ebanista. Storia di un mobile inedito di Pietro Piffetti
Libro: Libro rilegato
editore: Allemandi
anno edizione: 2017
pagine: 191
Pietro Piffetti (1701/1777), sommo ebanista, è oggi concordemente considerato dalla critica internazionale tra i protagonisti dell'arte europea del Settecento. Un cassettone inedito, squisitamente intarsiato, che narra un'esemplare storia di alta committenza nobiliare piemontese, viene ora ad arricchire il suo già vasto e prestigioso regesto. Dalla storia riemergono con chiarezza e forza la figura del committente, il marchese Giuseppe Francesco Ludovico Morozzo della Rocca (1704/1767), eminenza grigia nella Torino di Carlo Emanuele III, e quella del Venerabile Giambattista Trona (1682/1750), padre oratoriano di Mondovì, richiamata per metonimia dall'opera e qui studiata anche nella sua iconografia. Quest'opera maggiore riafferma il genio del grande artista nel milieu del raffinato gusto della nobiltà di Torino nel Settecento.
Un raro dipinto inedito di Pietro Alessandro Trono (1697-1781)
Arabella Cifani, Franco Monetti
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 32
L'opera, che viene presentata qui per la prima volta, è di notevole interesse, sia per la figura dell'illustre pittore piemontese Pietro Alessandro Trono (1697-1781), sia perché ci consegna un frammento non ancora conosciuto di storia religiosa della Torino settecentesca. Eseguito «circa l'anno di nostra salute millesettecentosessantadue», il piccolo quadro a olio, dipinto in modo egregio, rappresenta nella parte alta un calice sospeso fra le nubi sul quale si libra un'ostia raggiante circondata da cherubini adoranti; nella rappresentazione vi è anche, a giudizio degli autori, un richiamo al Miracolo eucaristico di Torino del 6 giugno 1453.
Molto più che un tavolo. Sir Walter Becker, lo scrittore David H. Lawrence e l'ambiente artistico torinese del primo Novecento
Arabella Cifani, Franco Monetti
Libro: Libro rilegato
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 11
Buttigliera Alta. Tesori d'arte e di storia
Arabella Cifani, Franco Monetti
Libro: Libro in brossura
editore: Allemandi
anno edizione: 2014
pagine: 246
Buttigliera Alta, adagiata sulla collina morenica, tra Rivoli e Avigliana, è oggi una fiorente cittadina, in continua evoluzione. Dal suo nascere all'inizio del Seicento, il comune fu sotto la signoria della celebre famiglia dei Carron di San Tommaso, segretari di Stato per circa un secolo dei duchi di Savoia fino all'avvento del regno di Vittorio Amedeo II (1713), sovente in lotta contro l'altra potenza locale dei Canonici Antoniani della grande precettoria di Sant'Antonio di Ranverso. Più vicino a noi, ha conosciuto un forte sviluppo industriale impresso dalla famiglia Vandel. Storia, ma soprattutto arte; di qui passava, ad esempio, la via Francigena diretta a Roma, come testimonia la scoperta del delicato affresco quattrocentesco di "Santa Cristina di Bolsena" della cappella della Madonna dei Boschi. Il presente lavoro rende omaggio all'arte e alla storia di questa bella terra d'Italia.