Libri di C. Faralli
Laws and rights. Proceeding of the International congress of sociology of law for the 9/th centenary of the University of Bologna (1988). Volume Vol. 2
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 1993
pagine: XII-1080
Il diritto come profezia. Il realismo americano: antologia di scritti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2003
pagine: 452
"Le sentenze dei tribunali e le profezie di quello che i tribunali faranno, questo e nient'altro è ciò che io intendo per diritto": in questa frase del giudice Holmes è racchiusa in nuce la dottrina del realismo guridico americano. Alle "regole di carta", vale a dire alle norme contenute nei libri e prese nel loro significato letterale, occorre sostituire le "regole reali", ovvero il comportamento effettivo delle Corti. Sorto nella prima metà del secolo scorso sulla scia del pragmatismo deweyano e della giurisprudenza sociologica, il realismo giuridico americano è un movimento antiformalista che rivendica il ruolo creativo di diritto da parte dei giudici. Il volume comprende alcuni fra gli scritti più rappresentativi di John Dewey, Oliver W. Holmes, Benjamin N. Cardozo, Roscoe Pound, Karl N. Llewellyn, Jerome Frank, Joseph Hutcheson, Herman Oliphant, Abraham Hewitt e Max Radin.
Storia della filosofia del diritto. Volume 3
Guido Fassò
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2020
Un classico della cultura giuridica che ha fatto dire a Norberto Bobbio: «Finalmente esiste in Italia (dico in Italia, ma potrei dire sulla faccia della terra) una storia della filosofia del diritto, non angustamente scolastica, non puramente nozionistica e per di più completa». Il lettore vi troverà un panorama rapido, ma chiaramente delineato, della storia della filosofia del diritto occidentale; il ricercatore potrà farne il punto di partenza di una ricerca approfondita. Carla Faralli, allieva di Fassò, ha curato quest'edizione aggiornandola fino ai giorni nostri.
Questioni di fine vita. Riflessioni bioetiche al femminile
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2008
pagine: 204
Le autrici dei saggi qui proposti affrontano le questioni di fine vita nell'ottica di una riflessione bioetica "al femminile", ossia dal punto di vista della differenza di genere.
Diritto e letteratura. Prospettive di ricerca
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 348
L'etnologia giuridica di Giuseppe Mazzarella (1868-1958). Antologia di scritti
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 93
Il diritto tra testo e immagine. Rappresentazione ed evoluzione delle fonti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 540
Strumenti, diritti, regole e nuove relazioni di cura. Il paziente europeo protagonista nell'eHealth
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XI-353
Il volume, fortemente multidisciplinare, attraverso contributi teorici e contributi sperimentali, vuole ricondurre l'attenzione sui reali protagonisti dei sistemi di eHealth - i pazienti, i medici e gli operatori sanitari coniugando le necessità dell'utente finale con quelle di organizzazione delle strutture sanitarie e di strutturazione delle reti informatiche. Tale piano di ricerca trova le sue origini nella convinzione che solo affrontando in maniera olistica il tema del "paziente europeo elettronico" si possa poi giungere a risultati significativi nel dibattito attualmente in corso.
La storia come esperienza giuridica
Guido Fassò
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 203
"La storia come esperienza giuridica" (1953) apre, dopo il periodo giovanile dedicato agli studi su Vico e Grozio, la seconda tappa dell'itinerario intellettuale di Guido Fassò. In essa l'autore sviluppa una concezione critica del giuspositivismo statualistico e legalistico fondata sul concetto di istituzione, trasferito dal piano empirico sociologico a quello filosofico. Oltre a occupare un posto importante nello svolgimento del pensiero di Fassò, "La storia come esperienza giuridica" ne ha uno di rilievo anche nella storia della cultura filosofico-giuridica italiana, in quanto segna il superamento, da un lato, dell'idealismo e, dall'altro, del giuspositivismo tedesco, concezioni egemoni nella prima metà del secolo scorso. La rilettura di quest'opera non ha però solo un significato storico, ma consente ulteriormente di riflettere su un concetto quale quello di istituzione che, grazie all'opera di Neil MacCormick e Ota Weinberger, è entrato nel dibattito post-positivistico contemporaneo.