Libri di Cecilia Gibellini
Diego Angeli tra arte e letteratura
Libro: Libro rilegato
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 140
Il volume raccoglie gli atti della giornata di studi dedicata, nel novembre 2023, a Diego Angeli, uno dei protagonisti della vita culturale romana tra Otto e Novecento: i contributi di specialisti di varie discipline ricostruiscono, vagliando criticamente il già noto ma soprattutto fornendo nuovi materiali, fonti e spunti di riflessione originali, la sua figura poliedrica di scrittore, traduttore, critico d'arte e pittore dilettante, giornalista mondano e cronista di guerra durante il primo conflitto mondiale, nonché primo direttore del Museo Napoleonico di Palazzo Primoli a Roma.
Passeri solitari. Un motivo poetico e il canto di Leopardi
Cecilia Gibellini
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2024
pagine: 272
Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis
Giulio Aristide Sartorio
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 354
L'unico romanzo scritto dal pittore Giulio Aristide Sartorio torna in libreria dopo oltre un secolo. Narra la prodigiosa resurrezione di Raffaello Sanzio: il suo monumento a Urbino, colpito da un fulmine, prende vita. Raffaello rinato si dirige a Roma, dove un pittore, spacciandolo per suo fratello, lo introduce nella società della capitale, nel periodo della guerra coloniale in Africa. Il genio redivivo, però, getta lo scompiglio nel bel mondo romano, ipocrita e corrotto: ed entrano in scena artisti ambiziosi, critici inetti, antiquari spregiudicati, modelle preraffaellite, femmes fatales, politici influenti, nobili decaduti... Nel 1904, nella casa-convento di Francesco Paolo Michetti a Francavilla, la stessa dove D'Annunzio aveva composto Il Piacere, il pittore Giulio Aristide Sartorio, gran protagonista dell'arte preraffaellita e simbolista, completa il suo unico romanzo "Romae Carrus Navalis". Pubblicato nel 1905 da Treves, dopo l'iniziale fortuna il libro cade nell'oblio. Medusa ora lo riscopre dopo oltre un secolo dalla sua edizione. Questa Favola contemporanea (così il sottotitolo) narra la prodigiosa resurrezione di Raffaello Sanzio: il suo monumento a Urbino, colpito da un fulmine, prende vita il giorno della sua inaugurazione (1897). Raffaello si dirige a Roma, dove il pittore Alessandro Brandi, spacciandolo per suo fratello, lo introduce nella società della capitale. Il genio redivivo, però, getta lo scompiglio nel bel mondo romano, ipocrita e corrotto. Attraverso lo sguardo ingenuo di Raffaello e quello disincantato di Brandi, alter ego dell'autore, Sartorio rivela l'enorme distanza che separa l'amato Rinascimento dalla realtà contemporanea, volgare e grottesca, simile a un eterno carnevale.
Leonardo e la scrittura
Libro
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2019
pagine: 188
Per onorare Leonardo nel quinto centenario della morte la «Rivista di letteratura italiana» si è accostata alla sua opera dalla prospettiva letteraria, pur nella consapevolezza che esaminare un aspetto del multiforme genio costringe a considerare anche gli altri. Il fascicolo si articola in due sezioni, Leonardo scrittore e Gli scrittori e Leonardo. La prima è volta a indagare lo specifico letterario della creazione vinciana, caratterizzata da una scrittura frammentaria (inizi e parti di opere progettate, pensieri, favole, facezie e testi concisi di varia natura), frutto della sua vocazione sperimentale; l’altra è tesa a cogliere momenti significativi della sua fortuna tra i letterati, il perdurare della sua immagine, l’affermarsi del suo mito, l’alternarsi delle sue interpretazioni, dal Settecento fino al Novecento e alla narrativa contemporanea.
Giovan Battista Casti fra Boccaccio e Voltaire
Cecilia Gibellini
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2015
pagine: 310
Lettura intertestuale delle "Novelle galanti". Volume dedicato alle "Novelle galanti", l'opera più controversa dell'abate libertino Giovan Battista Casti (1724-1803), scrittore al suo tempo celebre in tutta Europa. La sua opera novellistica, pubblicata nel 1804 e subito inclusa nell'Indice dei libri proibiti, ma premiata da uno strepitoso successo editoriale, è qui oggetto di una sistematica lettura intertestuale.
La miglior parte della mia anima. Lettere alla moglie (1883-1893)
Gabriele D'Annunzio
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2018
pagine: 274
Molte furono le donne amate da D'Annunzio, e molti i carteggi amorosi che il poeta ci ha lasciato. Ma una sola fu la moglie, e pochi epistolari hanno l'importanza e la ricchezza di queste lettere, inedite e finora ignote agli studiosi. La parte più interessante che qui si offre, quella del decennio 1883-1893, è una vera e propria miniera di dati biografici, psicologici, culturali, e spicca per l'intrinseca qualità letteraria della scrittura. Sposando la diciannovenne Maria Hardouin dei duchi di Gallese, il ventenne e rampante Gabriele conta di affermarsi nel bel mondo romano, di essere nella vita l'Andrea Sperelli del "Piacere", il raffinato aristocratico destinato a diventare il personaggio esemplare dell'estetismo italiano. La fuga concertata, il «peccato di maggio» subito comunicato al gossip mondano, otterranno l'effetto opposto: il duca romperà per vent'anni i rapporti con la figlia, e Gabriele comincerà il suo penoso pellegrinaggio che, malgrado il crescere della sua fama letteraria, lo vedrà vagare tra Roma, l'Abruzzo e Napoli, perennemente in fuga dai creditori. Egotista da sempre e ben presto fedifrago, D'Annunzio sí mostra però anche padre affettuoso verso i tre figli che Maria gli dà. E quante confessioni nelle lettere: la passione divampante dell'inizio, la tenerezza verso Maria e la madre, la pena del servizio militare, la preoccupazione di salvare dai pignoramenti i capi eleganti e gli oggetti d'arte che gli stanno a cuore, il dramma dei tradimenti e dei turbamenti familiari, compreso il suicidio tentato da lei e ventilato da lui. Ma anche momenti gioiosi con i commossi e divertiti ritratti del piccolo Mario, le distese descrizioni della bellezza del paesaggio adriatico e della terra d'Abruzzo. Nelle lettere sentiamo solo la voce del poeta; ma attraverso le sue parole emerge anche la figura di Maria: bella, innamorata ma lucida, presto consapevole dei tradimenti di Gabriele eppure sempre dignitosa e generosa. Lui non vorrà mai risposarsi, e anche nel dorato esilio del Vittoriale la vorrà accanto a sé, riservandole sempre un'ospitalità regale e affettuosa nella sua casa e nel suo cuore.
La mente perturbata. Figurazioni letterarie del male interiore
Raffaella Bertazzoli, Cecilia Gibellini, Silvia Longhi
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre Grafica
anno edizione: 2013
pagine: 308
Ugo Foscolo
Cecilia Gibellini
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2012
pagine: 282
Amato e detestato in vita e in morte, presenza discussa ma costante nel canone letterario italiano, Ugo Foscolo resta uno snodo decisivo non solo per la poesia italiana, ma per la civiltà letteraria e per il suo immaginario. Le facce della sua figura prismatica sono ben rappresentate nelle pagine, celebri e meno celebri, qui raccolte: il manipolo dei versi riconosciuti e quelli disconosciuti ma significativi, le pagine del romanzo che fece respirare aria d'Europa alle nostre lettere, le faziose ma felici pagine critiche, con cui rilesse gli autori classici e gli scrittori del suo tempo, le lettere, calde eppur studiate, con cui costruì ossessivamente il mito del genio libero e infelice. Scambiate per espressioni frammentarie di una mente sperimentalmente inquieta, le scritture di Foscolo appaiono un autoritratto in movimento, teso alla costruzione del mito di sé come genio melanconico, amante programmaticamente infelice, uomo dalle tre patrie eppure esule per vocazione prima che per necessità. I testi sono corredati da note storiche, biografiche, filologiche e stilistiche che chiariscono la lettera e lo spirito di una scrittura complessa nel lessico e nella sintassi.
L'immagine di Lepanto. La celebrazione della vittoria nella letteratura e nell'arte veneziana del Cinquecento
Cecilia Gibellini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 208
Fu una svolta epocale o una semplice battuta d'arresto nell'espansione dei turchi? Sulla battaglia di Lepanto gli storici discutono ancora, ma una cosa è certa: la gestione della sua immagine fu per Venezia un evento di grande rilievo. Feste di folla, processioni civili e religiose, opere d'arte e testi letterari celebrarono la gloriosa vittoria. Alla costruzione di un mito collettivo concorsero da subito il sontuoso pennello di Veronese e il bulino dell'incisore popolare, i versi levigati di Celio Magno e le satire in dialetto, gli edifici pubblici e le cappelle private. Su tutto, lo sguardo vigile del Palazzo, pronto a glorificare i martiri della Serenissima ma attento anche a sorvegliare il messaggio politico e a prevenire il culto della personalità per gli eroi vittoriosi; disposto a esaltare la Lega stretta dal Leone di San Marco con il papa e il re di Spagna, ma anche con sapiente regia a giustificare la pace stipulata poi con il Sultano, bollata dagli alleati come tradimento. Una giravolta anche iconologica, per cui Venezia guerriera divenne la Donna giusta, forte ma pacifica, mentre alla demonizzazione del nemico subentrò perfino la pietas per il vinto. E non mancarono conseguenze in ciclo, visto che il merito della vittoria passò dalla cattolico-romana Madonna del Rosario alla venera santa Giustina. A partire dai documenti, questo libro esplora la vicenda del mito lepantino nella civiltà veneziana del Cinquecento, e guida in un percorso tra opere minori e grandi capolavori.
Mantova
Cecilia Gibellini
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2004
pagine: 156
Capitale di uno stato autonomo per circa tre secoli, uno dei più noti centri del rinascimento italiano, sede di una delle collezioni principesche più ricche e importanti d'Europa, quella della famiglia Gonzaga, Mantova si colloca come un gioiello prezioso e affascinante incastonato nella pianura Padana e abbracciato dai laghi formati dal Mincio prima di gettarsi nel Po. La sua storia millenaria, dalle presenze romane all'età medievale e alle emergenze del Novecento, è ricostruita dalla guida attraverso itinerari viari e itinerari tematici che accompagnano il lettore alla scoperta delle grandiose opere architettoniche così come al tessuto stratificato delle città.