Libri di Cesare Zavattini
Un paese
Cesare Zavattini
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 104
In pieno neorealismo, quando al cinema vengono proiettati i film di De Sica, Visconti e Rossellini, dall'incontro tra un grande fotografo e un grande scrittore e sceneggiatore nasce questo classico della «letteratura per immagini», reso unico dalla bellezza delle fotografie del maestro modernista Paul Strand e dall'approccio geniale di Zavattini ai testi di accompagnamento, che a distanza di mezzo secolo continuano ad affascinare il lettore e immergerlo senza retorica in un mondo contadino al tramonto.
Ligabue
Cesare Zavattini
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 144
"La poesia è lì, da leggere, da inghiottire; si intitola «Ligabue»; racconta di un pittore, un grande pittore, ma anche dell’uomo bizzarro e sventurato che quel pittore era; racconta di quel pittore e di quell’uomo, ma anche del poeta che ne parla, e di come questo poeta sia tentato di identificarsi con quel pittore; racconta del poeta che parla e che è tentato, ma anche dell’uomo che questo poeta è; racconta del pittore e del poeta e del loro essere bizzarri e sventurati o bizzarri e tentati, ma anche del tempo in cui hanno vissuto e vivono, dei loro quadri e delle loro poesie, di che cos’è un quadro, di che cos’è una poesia... Sfido chiunque a raccontare tutte queste cose insieme, a farci sentire che sono vere, a farci capire quanto contano o dovrebbero contare per ciascuno di noi, senza essere un poeta e senza scrivere una poesia." (Dall'introduzione di Giovanni Raboni). Con uno scritto di Marco Vallora.
Diari. Volume Vol. 3
Cesare Zavattini
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 288
Cesare Zavattini iniziò a tenere regolarmente un diario il 14 gennaio del 1941 e continuò a “resocontare” le sue giornate sino al 1987. I quaderni zavattiniani sono da subito “un tritume di nomi di fatti di pensieri”, un coacervo di temi, personaggi, azioni, progetti, ricordi: cronaca personale e storia italiana formano un amalgama denso e di estremo interesse per il lettore che ha modo di entrare nella mente di un uomo che è stato uno degli artisti più originali e complessi del Novecento. Zavattini racconta e confessa con un desiderio di sincerità, di conoscenza, di verità disarmanti, nella forma che più gli era congeniale: la scrittura in prima persona, autobiografica, nutrita di immagini e di pensiero, riuscendo a offrire un quadro esatto e insieme appassionato di protagonisti e fatti cruciali del suo tempo. La parte più significativa è rappresentata dalle anteprime inedite di soggetti cinematografici e dei progetti letterari e poetici in nuce, un corpus di poetica di valore inestimabile. Non mancano momenti lirici, nelle frequenti descrizioni di passeggiate, di luoghi dell’anima (Luzzara, il suo paese, il Po, Roma); nella cura commovente di una famiglia numerosa, nell’amore per il padre, figura onnipresente, invocata e mai dimenticata. Za è un uomo, con le sue debolezze, ma anche e soprattutto un intellettuale raffinatissimo e colto, curioso, vorace, consapevole di sé eppure mai autocelebrativo, che si interroga sul proprio lavoro, sulla vita, i sentimenti, su grandi temi come la pace, l’esistenza di Dio, e delinea con arguzia critica un ritratto originale di tutti coloro che percorsero un tratto di strada accanto a lui lasciando un segno indelebile nel mondo. In questo terzo volume sono raccolti, a cura di Valentina Fortichiari, i diari degli anni ottanta, fino all’ultima annotazione, quella del 25 ottobre 1987, prima che le sue condizioni di salute non gli permettessero di continuare.
Uomo, vieni fuori! Soggetti per il cinema editi e inediti
Cesare Zavattini
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2006
pagine: 494
Soggetti cinematografici mai realizzati
Cesare Zavattini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 520
In questo primo volume dell’Edizione Nazionale delle Opere di Cesare Zavattini presentiamo un’ampia selezione di soggetti cinematografici mai divenuti film, tutti corredati da note storico-critiche e note filologicogenetiche, e confrontabili con alcune varianti raccolte online nel portale dell’Edizione Nazionale. Presso l’Archivio Cesare Zavattini conservato alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia si trovano documenti relativi a circa duecentotrenta film scritti e firmati da Zavattini (anche come co-autore), tra i quali sono circa centosessanta i soggetti cinematografici mai realizzati, molti dei quali ancora inediti. Del lavoro incessante di Cesare Zavattini di stesura di soggetti e sceneggiature per il cinema (e a volte per la televisione) ci interessa mostrare l’officina delle scritture, anche nel loro divenire. Di fondo c’è una scommessa teorica: entrare nell’ecosistema Zavattini non dai testi più autorevoli, come le opere letterarie e poetiche, ma attraverso quelli più dimenticati e misteriosi, come i soggetti e i progetti per film non realizzati. Questo permette anche una rilettura della storia del cinema e della cultura attraverso i materiali d’archivio.
Diari. Volume Vol. 2
Cesare Zavattini
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 624
Cesare Zavattini iniziò a tenere regolarmente un diario il 14 gennaio del 1941 e continuò a “resocontare” le sue giornate sino al 1987. I quaderni zavattiniani sono da subito “un tritume di nomi di fatti di pensieri”, un coacervo di temi, personaggi, azioni, progetti, ricordi: cronaca personale e storia italiana formano un amalgama denso e di estremo interesse per il lettore che ha modo di entrare nella mente di un uomo che è stato uno degli artisti più originali e complessi del Novecento. Zavattini racconta e confessa con un desiderio di sincerità, di conoscenza, di verità disarmanti, nella forma che più gli era congeniale: la scrittura in prima persona, autobiografica, nutrita di immagini e di pensiero, riuscendo a offrire un quadro esatto e insieme appassionato di protagonisti e fatti cruciali del suo tempo. La parte più significativa è rappresentata dalle anteprime inedite di soggetti cinematografici e dei progetti letterari e poetici in nuce, un corpus di poetica di valore inestimabile. Non mancano momenti lirici, nelle frequenti descrizioni di passeggiate, di luoghi dell’anima (Luzzara, il suo paese, il Po, Roma); nella cura commovente di una famiglia numerosa, nell’amore per il padre, figura onnipresente, invocata e mai dimenticata. Za è un uomo, con le sue debolezze, ma anche e soprattutto un intellettuale raffinatissimo e colto, curioso, vorace, consapevole di sé eppure mai autocelebrativo, che si interroga sul proprio lavoro, sulla vita, i sentimenti, su grandi temi come la pace, l’esistenza di Dio, e delinea con arguzia critica un ritratto originale di tutti coloro che percorsero un tratto di strada accanto a lui lasciando un segno indelebile nel mondo. In questo secondo volume sono raccolti, a cura di Valentina Fortichiari, i diari degli anni sessanta e settanta, ossia dal 1961 al 1979.
Diari. Volume Vol. 1
Cesare Zavattini
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 624
Cesare Zavattini iniziò a tenere regolarmente un diario il 14 gennaio del 1941 e continuò a “resocontare” le sue giornate sino al 1987. I quaderni zavattiniani sono da subito “un tritume di nomi di fatti di pensieri”, un coacervo di temi, personaggi, azioni, progetti, ricordi: cronaca personale e storia italiana formano un amalgama denso e di estremo interesse per il lettore che ha modo di entrare nella mente di un uomo che è stato uno degli artisti più originali e complessi del Novecento. Zavattini racconta e confessa con un desiderio di sincerità, di conoscenza, di verità disarmanti, nella forma che più gli era congeniale: la scrittura in prima persona, autobiografica, nutrita di immagini e di pensiero, riuscendo a offrire un quadro esatto e insieme appassionato di protagonisti e fatti cruciali del suo tempo. La parte più significativa è rappresentata dalle anteprime inedite di soggetti cinematografici e dei progetti letterari e poetici in nuce, un corpus di poetica di valore inestimabile. Non mancano momenti lirici, nelle frequenti descrizioni di passeggiate, di luoghi dell’anima (Luzzara, il suo paese, il Po, Roma); nella cura commovente di una famiglia numerosa, nell’amore per il padre, figura onnipresente, invocata e mai dimenticata. Za è un uomo, con le sue debolezze, ma anche e soprattutto un intellettuale raffinatissimo e colto, curioso, vorace, consapevole di sé eppure mai autocelebrativo, che si interroga sul proprio lavoro, sulla vita, i sentimenti, su grandi temi come la pace, l’esistenza di Dio, e delinea con arguzia critica un ritratto originale di tutti coloro che percorsero un tratto di strada accanto a lui lasciando un segno indelebile nel mondo. In questo primo volume sono raccolti, a cura di Valentina Fortichiari e Gualtiero De Santi, i diari degli anni quaranta e cinquanta, ossia dal 1941 al 1958.
La pace. Scritti di lotta contro la guerra
Cesare Zavattini
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 256
"La pace - 'questa parola rotonda come una sfera' - è stata il tema costante, ossessivo, il grande tema dei temi che ha improntato l'intera esistenza di Zavattini: quarant'anni di invocazioni, idee, progetti, interviste, di appelli all'umanità, di battaglie. Un tema che ha svolto in ogni forma, dall'annotazione nel quotidiano diario al talk epistolare giornalistico, radiofonico, e in ogni genere: letterario, teatrale, cinematografico, pittorico, e persino fumettistico. In lui, tema politico per eccellenza, che non ha mai abbandonato e per il quale anzi si è speso con una ostinazione inesauribile, generosa, implacabile. Un impegno politico e sociale, un compito civile, morale, umanitario, che oggi nessun protagonista della storia dopo Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, nessun opinionista o intellettuale - qui da noi e nel mondo - appare incline a perseguire con tanto accanimento." (Valentina Fortichiari) Per la prima volta questo volume raccoglie quarant'anni di impegno contro la guerra di Cesare Zavattini, scrittore, poeta, sceneggiatore di capolavori del nostro cinema. Un grande atlante della pace - presentato da Valentina Fortichiari e con una postfazione di Gualtiero De Santi - composto di sceneggiature e idee per film, interventi, lettere pubbliche e messaggi agli amici, con molti materiali inediti, per raccontare l'instancabile contributo alla vita civile di un maestro della letteratura italiana.
L'uomo che vende un occhio. Un soggetto per il film «Il boom» di Vittorio De Sica
Cesare Zavattini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 100
Già nel 1957 Cesare Zavattini scrisse, partendo da un fatto di cronaca, un soggetto dal titolo L'uomo che vende un occhio, il quale, lungi dal diventare film, confluì con altri materiali nell'opera teatrale Come nasce un soggetto cinematografico, messa in scena per la prima volta nel 1959 a Milano. Quando, nei primi anni Sessanta, Vittorio De Sica chiese all'amico e collaboratore di scrivere un soggetto per il grande divo del momento, Alberto Sordi, Zavattini riprese la storia dell'uomo disposto a vendere un pezzo del suo corpo per questioni economiche e nel 1962 consegnò il soggetto definitivo. Il soggetto, che l'anno seguente diventerà il film II boom, rende conto con feroce sarcasmo dell'Italia cinica e rampante dell'epoca. E racconta anche la progressiva evoluzione del cinema italiano, che sta abbandonando l'afflato etico per certi versi ancora riconducibile alla folgorante stagione del neorealismo, per sostituirlo con i crudeli ritratti dell'Italia dell'esplosione economica secondo i modi della commedia all'italiana.
Come nasce un soggetto cinematografico. Monologo in due tempi
Cesare Zavattini
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 174
Non libro, più disco
Cesare Zavattini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Le Lettere
anno edizione: 2009
pagine: 100
Torna in libreria a quasi quarant'anni dalla versione originale Non libro più disco, pubblicato da Bompiani nel 1970 e accolto con proteste soprattutto per la "parolaccia" che giganteggia nella prima pagina. All'epoca la sua forma doppia (scritta e orale) e le sue invettive scandalose provocano curiosità e insieme sconcerto. Non libro più disco è un oggetto inclassificabile, un caposaldo della genealogia dei fuoriformato; anzi un non-oggetto. Zavattini stesso non sa come definirne la natura: «Un po' saggio, un po' romanzo, un po' contestazione ad alta voce, e un po' confessione». Il non-libro affida all'immaginazione tipografica, al gioco coi caratteri e con il loro corpo, la coreografia e il movimento convulso di un discorso che è insieme interiore e pubblico, rivolto alle istituzioni letterarie e aperto su un mondo caotico di cui Zavattini capta il mutamento, la rapida trasformazione.