Libri di Charles Péguy
Clio. Dialogo della storia con l'anima pagana
Charles Péguy
Libro
editore: Milella
anno edizione: 1994
pagine: 222
Corrispondenza Péguy-Jacques Maritain (1901-1910)
Charles Péguy, Jacques Maritain
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1995
pagine: 128
La corrispondenza Péguy-Jacques Maritain, sia pure limitatamente al periodo 1901-1910, offre la possibilità di riproporre, o per dir meglio, di stimolare una riflessione ulteriore intorno ai valori dell'uomo. L'amorevolezza per il nostro mondo in Péguy e in Maritain ha uno spazio determinato; si guardano entrambi da esasperazioni. Il mondo non viene inteso geograficamente; esso viene considerato come spazio in cui vivono gli uomini per arricchire la propria personalità.
Veronica. Dialogo della storia con l'anima carnale
Charles Péguy
Libro
editore: Milella
anno edizione: 1994
pagine: 228
La parola piegata. Seduzione, manipolazione e asservimento nella comunicazione politica
Charles Péguy
Libro
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 1996
pagine: 64
Péguy si rende conto di quanto pericolosa sia la "forza di trascinamento" che, nelle forme della comunicazione sociale e politica in particolare, può anche diventare vera e propria manipolazione e, alla fine, anche asservimento. Péguy indica uno stile e un atteggiamento che penetrano nel tessuto stesso della vita sociale trasformandosi e corrompendosi fino alla manipolazione ed alla demagogia oppure sublimandosi fino alla cooperazione ed alla simpatia. Il tema del linguaggio e della sua forza, dello spirito autentico e dei suoi travestimenti occupa e preoccupa in particolare Péguy.
Il lavoro della ragione-Il veramente vero. Testo originale a fronte
Charles Péguy
Libro: Copertina morbida
editore: Cantagalli
anno edizione: 2021
pagine: 96
«Noi sappiamo che la ragione non esaurisce la vita e nemmeno il meglio della vita [...] Ma chiediamo che non si dimentichi che la ragione è per l'umanità la condizione rigorosamente indispensabile [...] E il problema stesso di sapere ciò che spetta alla ragione e ciò che non spetta alla ragione, è solo attraverso il lavoro della ragione che possiamo porcelo». Ogni intrapresa storica che s'instauri nel segno di un'abiura ad un tale lavoro si disporrà sempre a realizzare un cattivo servizio all'umanità: qualsivoglia operazione umanitaria s'inauguri senza (o addirittura contro) la "salute" della ragione non farà che porre le basi per la più mostruosa delle pratiche disumanizzanti. Il programma intenzionale di pensare a "sanificare" l'umanità a condizione di una previa rinuncia ad un tale lavoro della ragione lo si può sentire dichiarato anche "in nome" della ragione - la storia (quella non troppo lontana nel passato) ce lo attesta come déjà vu. "L'incontemporaneo" C. Péguy ce ne dà testimonianza (a sue spese) con testi non meno accesi della vita con cui ne ha esperito il senso. Due di essi, che qui pubblichiamo in traduzione italiana (Vraiment vrai e De la raison), sono occasione preziosa - ad ogni genere di lettore - per recepire nella propria esperienza l'urgenza di un simile lavoro, per scoprire la pertinenza al nostro vissuto presente di quella testimonianza e, dunque, per intraprendere (o riprendere) quel lavoro sullo strumento del pensiero sul cui terreno - solo!? - possono edificarsi iniziative, relazioni, soggetti nel segno storico del "veramente vero". Ne va della "salute" universale dell'umano dentro le pur brutte criticità della storia (personale e sociale che sia): «Noi non difendiamo la ragione contro le altre manifestazioni della vita [...] ma contro le demenze, contro le pazzie. Noi chiediamo che non si faccia credere al popolo che si parli in nome della ragione quando si usano mezzi che non sono i mezzi della ragione».
I misteri
Charles Péguy
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 504
Nel vocabolario estetico di Péguy la parola "mistero" era un equivalente letterario dell'"oratorio" di ambito musicale, privo di alcuna ambizione filologica. Tuttavia, oltre alla suggestiva ambivalenza del termine, giocò a favore della sua scelta la sostanziale affinità d'intenti che il poeta avvertiva tra le sue e le sacre rappresentazioni del passato. Forse anche a lui, come ai lettori che rimasero e rimangono ancora oggi stupefatti di fronte alle sue opere, sembrava che la parola "mistero" fosse la sola adatta a rubricare il repentino passaggio dall'angoscia alla serenità di un uomo che, dopo aver espunto per scrupolo di onestà l'invocazione «sia fatta la Tua volontà» dal Padre Nostro e dopo essere giunto a meditare, per disperazione e umiliata impotenza, il suicidio e lo sterminio della propria famiglia, si apriva di colpo alla fiducia in Dio e all'esaltazione della speranza. Il volume comprende Il mistero della carità di Giovanna d’Arco, Il portico del mistero della seconda virtù, Il mistero dei santi innocenti, Il mistero della vocazione di Giovanna d’Arco.
L'arazzo di Notre-Dame. Viaggio a Chartres in 100 immagini
Charles Peguy
Libro: Libro rilegato
editore: Mimep-Docete
anno edizione: 2023
pagine: 204
Il poeta Charles Péguy in questo poemetto immagina un percorso che unisca le due grandi cattedrali che portano lo stesso nome: Notre Dame a Parigi come a Chartres. Sono versi e preghiere di un lirismo di altissimo valore che descrivono un percorso nella storia della fede del popolo francese e europeo, che parte dalla cattedrale di Parigi e attraversa il vario territorio della campagna francese giunge alla cattedrale Notre Dame di Chartres. Nel corso del XX secolo i pellegrinaggi a Chartres hanno conosciuto un nuovo slancio proprio per iniziativa dello scrittore che si recò a piedi da Parigi a Chartres nel 1912, realizzando un voto fatto al capezzale del figlio malato. Dopo la morte di Péguy nel 1914, alcuni suoi amici rifecero la strada meditando i suoi poemi, iniziando un vasto movimento di pellegrinaggi a Chartres che prosegue anche oggi.
La ricerca della verità
Charles Péguy
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 128
Alain Finkielkraut l'ha chiamato "l'incontemporaneo", un modo, forse, di indicare cosa significhi davvero essere lettore del "mondo moderno". Più vicino al Nietzsche dell'inattualità che ai critici dell'età moderna, alla de Maistre, Charles Péguy si presta, suo malgrado, alla sintesi aforistica. Sulla falsariga della raccolta di pensieri organizzata dal figlio Pierre nel 1936, quella che presentiamo offre ben più di un'antologia della sua vasta produzione. La verità, la storia, sociale e politica, la fede, verrebbe da dire, anch'essa sociale e politica, ma innalzata alla tensione dialettica tra il carnale e lo spirituale. Il socialismo, rinnovato, contro ogni aspettativa, nel cuore stesso di una preghiera cristiana ripresa nell'originaria ispirazione evangelica. Il suo particolare nazionalismo. Gli intellettuali, il loro "partito", influenti sì, ma sottratti dalla presunzione e dall'arroganza alla necessaria verifica della realtà. E infine la filosofia di Bergson, della tradizione cartesiana, unita alla "classicità" della tragedia e al loro scolorirsi nell'evo moderno. Non solo tappe di un percorso "intellettuale" esposte con il febbrile attivismo dell'uomo d'azione (il caso Dreyfus è il "suo" caso, condotto con Bernard Lazare, l'amico ebreo e socialista, contro l'antisemitismo), ma carne di un'esperienza che assumerà tratti della compiuta tragedia nella morte sul fronte della Grande guerra. Riccardo De Benedetti
La verità della vita
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 47
Pubblicata per la prima volta nel 1902 sulla rivista francese «Cahiers de la Quinzaine», La verità della vita è una lettera veemente e perentoria in cui Tolstoj si scaglia contro lo stato dell’arte della sua epoca. Perché l’arte ha completamente smarrito la sua funzione etica, è ormai distaccata dal popolo ed è ridotta a una sorta di gioco fatuo, appannaggio di poche élite. È necessario e improrogabile, quindi, che recuperi la sua funzione originaria e che si leghi all’esistenza di coloro che soffrono. In difesa di Tolstoj – osteggiato in Francia dai rivoluzionari e dagli anticlericali – intervennero Romain Rolland, sostenendo l’importanza per l’arte di ritrovare le sue radici nella terra e rappresentare il popolo, e Charles Péguy, che appoggiò in particolare le posizioni del Tolstoj cristiano, pacifista e antimilitarista. La lettera di Tolstoj, dura e appassionata come sono i testi dei suoi ultimi anni, è qui pubblicata per la prima volta in italiano.