Libri di Claudia Mattogno
VaGAre. Valorizzazione Green di AREe fragili ad elevato potenziale culturale, storico e naturalistico. Fragilità e potenzialità dei centri minori nella Regione Lazio
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 196
Il progetto di ricerca VaGAre. VAlorizzazione Green di AREe fragili ad elevato potenziale culturale, storico e naturalistico nasce da un confronto interdisciplinare e si arricchisce dell'apporto di diversi punti di vista, declinando il tema della fragilità territoriale, da quella fisico-spaziale a quella economica e sociale. Dall'analisi del variegato territorio laziale emerge un sorprendente potenziale culturale, storico, naturalistico e paesaggistico che viene documentato con fotografie e immagini, per offrire inedite interpretazioni identitarie e promuovere visioni progettuali originali sorrette da nuove reti che stanno reinterpretando dal basso forme di valorizzazione dei patrimoni locali.
Coltiviamo il nostro giardino. Osare nuovi paesaggi, prendersi cura, inselvatichire il mondo
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 159
Oggi più che mai l'emergenza climatica denuncia il ruolo degli esseri umani nel mondo vivente e l'inderogabile urgenza di occuparsene. I cittadini si mobilitano, si riappropriano della questione ambientale, sono disposti ad agire, a «farsi giardinieri» del pianeta, a prendersene cura. Restano però in attesa di nuove narrazioni collettive che rendano comprensibile e praticabile la transizione ecologica da compiere. Dal rinnovo dell'agricoltura urbana alla diffusione dei giardini condivisi, passando per il greenwashing dell'architettura e le sfide della «città selvatica», emergono nuove categorie di nature urbane, sullo sfondo di un rapporto più fertile tra città e natura, che chiama a ridiscutere le articolazioni tra centri, periferie, campagne, incolti. Gli autori italiani e francesi — paesaggisti, architetti, urbanisti, geografi, sociologi, filosofi, artisti — che dialogano in questo libro, esprimono attitudini e sensibilità diverse, ma condividono tutti una medesima convinzione: la necessità di inventare un modello di città che emerga dall'interazione responsabile e gioiosa tra tutte le forme del vivente, umanità compresa, in un ambiente — dal suolo al cielo, ai fenomeni atmosferici — nel quale siamo tutti collegati. «Bisogna coltivare il nostro giardino»: prendiamo alla lettera la metafora di Candide che conclude il famoso racconto di Voltaire, è tempo di osare nuovi paesaggi.
Dalla casa al paesaggio. Edilizia residenziale pubblica e mutamenti dell'abitare a Roma
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 320
I quartieri di edilizia residenziale pubblica hanno accumulato nel tempo significati e ruoli contrastanti. Interventi legati a programmi di welfare, sono stati occasione per sperimentazioni tipologiche ma spesso sono diventati spazi di degrado. Hanno saputo rivelarsi luoghi di socialità ma hanno anche determinato effetti segregativi. Hanno contribuito alla realizzazione di attrezzature collettive ma non di rado sono rimasti incompleti. Sono stati oggetto di discredito ma si sono rivelati nel tempo un'importante risorsa patrimoniale. Sono quartieri che occupano oggi una posizione strategica nella compagine urbana perché sono aree di frangia in cui si dissolve la città consolidata e si dilata un paesaggio esteso a scala territoriale con orizzonti che includono spesso ambiti agricoli. La città pubblica continua a rappresentare una sfida per il progetto dell'esistente. E richiede di accantonare vecchi pregiudizi per orientare il nostro sguardo ad individuare nel disegno degli spazi aperti e nella riconnessione di trame ambientali le nuove potenzialità di rigenerazione. A partire dal tracciato di due antiche vie consolari, la Salaria e la Casilina, il volume inquadra una porzione di territorio ai margini del Grande Raccordo Anulare di Roma, dove si addensano quartieri di edilizia pubblica, costruiti nel secondo Novecento, innervati da ampi spazi aperti non distanti dal corso dell'Aniene. I contributi raccolti invitano a riscoprire il legame con la geografia e la storia dei siti, a prendere atto delle stratificazioni sociali, ad attraversare e ri-conoscere nuovi paesaggi urbani per superare frammentazioni e intessere nuovi fertili dialoghi con i luoghi del nostro abitare.