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Libri di Corrado Stefanachi

Una passione pericolosa. Il prestigio nella politica estera dell'Italia (1871-1942)

Una passione pericolosa. Il prestigio nella politica estera dell'Italia (1871-1942)

Corrado Stefanachi

Libro: Libro in brossura

editore: Scholé

anno edizione: 2023

pagine: 464

Il caso dell'Italia – finora sostanzialmente assente nella letteratura politologica – evidenzia, da Porta Pia alla Seconda guerra mondiale, come il prestigio possa davvero essere una tendenza fondamentale nelle relazioni internazionali. Con la sua capacità di spingere il Paese a mettere a repentaglio gli interessi primari della sicurezza e della sopravvivenza politica, con le sue pretese di riconoscimento indipendenti dal calcolo delle capacità (economiche e militari), con la sua irrazionalità e con la sua forza trasformativa (di assetti economici e politici interni), la volontà di prestigio nella politica estera italiana ha operato come una “passione” potente e pericolosa, che ha spesso prevalso su considerazioni legate alla razionalità strategica. La molla è stata l'ambizione di veder riconosciuto il valore della differenza italiana, l'intrinseca grandezza nazionale legata alla sua storia, anche per riscattare le umiliazioni subite. Ma l'Italia ha incarnato solo un caso precoce ed esemplare di questa dinamica, che riguarda oggi quei Paesi (Russia, Cina, Iran, India, Turchia…) dal glorioso passato, più o meno recente, interessati a ottenere un riconoscimento del proprio valore (in campo commerciale, economico, militare…) e a migliorare la loro “reputazione di potere”.
33,00

America invulnerabile e insicura. La politica estera degli Stati Uniti nella stagione dell’impegno globale: una lettura geopolitica

America invulnerabile e insicura. La politica estera degli Stati Uniti nella stagione dell’impegno globale: una lettura geopolitica

Corrado Stefanachi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2017

pagine: 400

La geografia ha contribuito a fare degli Stati Uniti una nazione straordinariamente prospera, potente e sicura, se non addirittura una inespugnabile ‘fortezza’, che ha goduto a lungo del privilegio di poter guardare con indifferenza e disinteresse al resto del mondo. D’altro canto, a partire dall’ultimo scorcio del XIX secolo, l’establishment statunitense si è gradualmente persuaso che alcune epocali trasformazioni dello spazio politico-geografico americano e mondiale (in particolare la chiusura della frontiera americana, da un lato, e il parallelo processo di esaurimento e ‘saturazione’ dello spazio globale, dall’altro) rappresentassero un pericolo mortale per l’american way of life, per le istituzioni e l’identità americane. Il libro di Corrado Stefanachi si sofferma sulla dimensione geografica e spaziale della politica estera americana. Più precisamente, il fulcro del volume è proprio questo peculiare paradosso geopolitico – la concomitanza di straordinaria potenza e percepita insicurezza – che ha profondamente condizionato l’azione internazionale degli Stati Uniti nella stagione della loro proiezione globale. Nei nove capitoli che lo compongono, il saggio mostra come la condizione di invulnerabilità e insicurezza riconducibile al fattore geopolitico (allo spazio politicogeografico e al modo in cui esso è stato percepito e interpretato dai policy-makers americani) aiuti a chiarire le ragioni, i contenuti e le modalità strategiche dell’impegno degli Stati Uniti nel mondo, dalle origini della politica della Porta aperta al dopo Guerra fredda.
28,00

«Guerra indolore». Dottrine, illusioni e retoriche della guerra limitata

«Guerra indolore». Dottrine, illusioni e retoriche della guerra limitata

Corrado Stefanachi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2011

pagine: 256

Il pensiero strategico contemporaneo non è il regno della rassegnazione alla caduta dei limiti alla violenza bellica, né può essere ridotto a una galleria di impenitenti fautori della guerra combattuta senza freni e inibizioni. Se l’etica o il diritto internazionale non hanno mai smesso di impegnarsi sul versante della limitazione della guerra, esiste anche un’autonoma riflessione svolta dai militari – non necessariamente mossa da preoccupazioni umanitarie, semmai impegnata a salvaguardare i presupposti di proficuità ed efficacia politico-strategica dell’impiego della forza militare, ma comunque orientata a imbrigliare la furia distruttiva della guerra. Questo libro si sofferma proprio sui modi in cui la strategia contemporanea, nelle sue diverse articolazioni (terrestre, navale e aerea), ha provato a smussare gli spigoli della guerra. Esso offre una rassegna degli ‘antidoti’ alla violenza illimitata che alcuni tra i suoi principali esponenti si sono persuasi, ma così spesso illusi, di aver individuato ed escogitato. Emerge dai capitoli del volume un bagaglio di riflessioni, suggestioni e dottrine della guerra limitata da cui continua a trarre ispirazione la strategia oggi. Dopo la fine della Guerra Fredda la forza militare è rimasta al centro della scena internazionale, ma assieme alla sua ingombrante presenza si sono rinnovati i tentativi della teoria strategica di trovare il modo di conciliare il perseguimento della vittoria militare con l’obiettivo della mitigazione delle (inevitabili) sofferenze procurate dalla guerra, quelle subite dalla propria parte ma anche quelle inflitte all’avversario. Il libro parla insomma anche del nostro modo di intendere la guerra oggi – del nostro modo di provare a limitarla: ciò facendo, esso ci ritrae in bilico su un filo sottile, teso sul precipizio dell’illusione.
22,00

La seconda era nucleare. Le armi nucleari dopo la fine della Guerra Fredda

La seconda era nucleare. Le armi nucleari dopo la fine della Guerra Fredda

Corrado Stefanachi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2007

pagine: 224

Smentendo le aspettative, diffuse subito dopo la fine della Guerra Fredda, di una progressiva marginalizzazione delle armi nucleari nello scenario internazionale, queste continuano ad essere un fattore cruciale nello scacchiere politico-strategico globale. Nuovi Stati nucleari sono comparsi all'orizzonte, mentre le potenze nucleari riconosciute non hanno rinunciato ai loro arsenali, mostrando anzi in certi casi, basti pensare a Russia e Cina, la tendenza ad estendere il ruolo della Bomba nelle proprie politiche di sicurezza nazionale; infine, la proliferazione si è imposta all'attenzione degli Stati Uniti, ispirando alcuni degli aspetti più controversi della loro politica estera e di sicurezza. Il volume cerca di fissare i tratti fondamentali di questa "seconda era nucleare", di individuarne gli scacchieri principali, gli attori protagonisti e le loro logiche d'azione.
23,00

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