Libri di Cristina Guarnieri
Siamo tutti diversi! Per una teologia queer
Teresa Forcades
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 276
Teresa Forcades si racconta in prima persona, intrecciando la propria biografia con le grandi questioni che attraversano il suo pensiero: dall’originale interpretazione teologica del concetto di queer al femminismo, dalla mercificazione del corpo all’omosessualità. Il racconto si fa così riflessione, dà forma a uno sguardo acuto sul percorso che ogni essere umano compie per diventare adulto e affermare la propria irriducibile identità. Il volume tocca temi cruciali del dibattito contemporaneo: unioni civili, maternità surrogata, medicalizzazione della società, fede e Vangeli, ruolo delle donne nella Chiesa cattolica, amore e libertà, clericalismo, patriarcato, religione, psicanalisi e impegno politico. In questo flusso narrativo che attraversa un’esistenza fuori dall’ordinario, prende forma una domanda tanto semplice quanto radicale: cosa significa essere una teologa femminista nel XXI secolo? Questa nuova edizione è arricchita da un dialogo intenso con le curatrici, Cristina Guarnieri e Roberta Trucco, che esplora le trasformazioni della società avvenute nell’ultimo decennio. Forcades riflette con lucidità sul potere delle big pharma in epoca post-pandemica, sulle minoranze sessuali e le ideologie di genere, sul capitalismo della sorveglianza e l’intelligenza artificiale. Racconta anche la sua partecipazione al progetto di “Teologia dalle periferie” promosso da papa Francesco, oltre alla fondazione della scuola monastica Sinclètica, dove sperimenta l’innovativo “metodo della perla” da lei ideato.
Nazione e compassione. Esiste un nazionalismo buono? Dialogo sul nazionalismo indipendentista fra una teologa catalana e un filosofo politico spagnolo
Teresa Forcades, Demetrio Velasco
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 57
È possibile contrapporre un nazionalismo buono, aperto e solidale, a un nazionalismo cattivo, xenofobo e sciovinista? Nazionalismo e violenza, indipendentismo e chiusura, sono veramente concetti inseparabili? In un confronto gravido di tensioni con il filosofo spagnolo Demetrio Velasco, Teresa Forcades esprime le ragioni del proprio nazionalismo indipendentista e, incalzata dalle obiezioni critiche del suo interlocutore, cerca di affermare la sostenibilità di un concetto di nazione che non sia escludente o separatore, che non distingua le persone in base alla razza, al colore della pelle, al sangue o al codice genetico. In un procedere argomentativo a tratti paradossale, la discussione offre un’intensa riflessione su temi quanto mai attuali: la rivendicazione di indipendenza della Catalogna, il diritto dei popoli ad autodeterminarsi, l’Europa e l’unità nella differenza, il sentimento di appartenenza, l’identità di un Paese, il territorio e i confini, la solidarietà fra i popoli e la loro diversità.
La mia biblioteca
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2016
pagine: 63
Nel 1931 un trasloco costrinse Benjamin ad affrontare la mole sterminata dei volumi accumulati nel corso degli anni. Dal mezzogiorno alla mezzanotte, senza essere riuscito a terminare l'impresa, il filosofo tedesco aprì le casse che contenevano la sua biblioteca. Le ore passate tra la polvere e gli scatoloni ispirarono questo saggio. Dalla tensione non risolta tra ordine e disordine, alla presenza massiccia di libri mai letti sugli scaffali, passando per gli acquisti memorabili e le tattiche da adottare nelle aste pubbliche: tutto concorre a delineare la figura del collezionista, il cacciatore di libri, il flàneur che, perdendosi nelle grandi e piccole città, va alla ricerca di una botteguccia antiquaria o di una sperduta cartoleria. Un testo curioso, qui presentato insieme ad altri due scritti, "Presso il camino" e "Come si spiega un grande successo editoriale?", nei quali Benjamin indaga la magia della lettura e le cause che possono rendere un trattato sulle erbe un imprevedibile best seller. Introduzione di Paolo Mauri.
Prendere tempo. Un'utopia dell'educazione. Conversazione con Filippo La Porta
Marc Augé, Filippo La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 44
L'arte di calcolare il tempo, di prendersi il proprio tempo, al giorno d'oggi è un'arte sempre più ardua da praticare, a causa dei nuovi mezzi tecnologici che ci fanno vivere in un mondo di spontaneità immediata, ma la relazione fra le persone richiede tempo. Prendere del tempo significa "non incalzare", "non andare di fretta", ma anche "prendere in mano il tempo", "gestirlo", "padroneggiarlo". Questo libro mette in scena un dialogo serrato in cui il critico letterario Filippo La Porta incalza il famoso "etnologo nel metrò" sugli enigmi della contemporaneità. Muovendo dai "nonluoghi" che costellano le nostre vite (centri commerciali, sale d'attesa, aeroporti, stazioni, supermercati, ecc.) Marc Augé ci conduce nel fitto intrico di questioni che abitano il mondo globale: le nuove forme di socialità, l'identità e la memoria, la solitudine e la relazione, i giovani e i social network, il ruolo della comunicazione e del consumo, il progresso tecnologico e la scienza. Al cuore di questa intensa riflessione appare, improvvisamente, un testo che viene dal passato: L'educazione sentimentale di Flaubert.
All'improvviso, la verità. Conversazione con Elsa Osorio
Elsa Osorio
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 181
Elsa Osorio si racconta in un'intensa conversazione con Cristina Guarnieri sui temi a lei cari: la scrittura e la vita, la finzione e la Storia, i desaparecidos e la Giustizia Universale. Tra il fantastico - inteso come varco rispetto al silenzio imposto dalla dittatura - e la memoria - urgenza interiore di recuperare una speranza collettiva - Elsa salva dall'oblio figure che la storia ufficiale ha cancellato. Erede delle immense narrazioni del continente più a sud del mondo, la scrittrice si fa testimone dell'abbraccio delle differenze, invitando il lettore a osare vivere la vita come un tango. La sua voce attraversa il Novecento e il policromo mondo argentino che, inabissatosi nell'esperienza del male radicale, si muove oggi fra tentativi di parola e ricerca della verità. Luz, "luce", si chiama la protagonista dell'opera che l'ha consacrata a livello internazionale. Una luce in fondo al tunnel, la via d'uscita da un vicolo cieco. Con interviste a Carlos Slepoy, avvocato dei processi di Madrid, e agli scrittori Inés Carland, Javier Rovira e Claudia Chamudis.
Siamo tutti diversi! Per una teologia queer
Teresa Forcades
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 192
Teresa Forcades si racconta e, mentre la sua biografia si dipana, emergono in modo dirompente i temi della sua riflessione: dall'originale interpretazione teologica del concetto queer e della radicale differenza di ciascun essere umano al pensiero femminista, dalla mercificazione del corpo all'omosessualità. Uno sguardo acuto sul percorso che ogni essere umano compie per diventare adulto e trovare la propria unica e irriducibile identità. E poi ancora: unioni civili, utero in affitto, medicalizzazione della società, fede e Vangeli, cattolicesimo e ruolo della donna nella Chiesa, amore e libertà, clericalismo e patriarcato, religione, psicanalisi e lotta politica. In filigrana, attraverso il flusso di una vita d'eccezione, una domanda spiazzante: cosa significa essere una teologa femminista nel XXI secolo?
L'enigma della femminilità
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 46
Chi è in grado di cogliere ciò che è maschile e ci che è femminile? Lo può forse la biologia? O magari è la psicologia a spiegare la differenza sessuale? E corretto pensare la femminilità come passiva e la mascolinità come attiva? Il padre della psicoanalisi discute le risposte tradizionali a queste domande — come quella della bisessualità insita in ciascun essere umano — e si addentra nel "continente nero" della femminili analizzando le tappe dello sviluppo della donna: la relazione della bambina con la madre nella fase preedipica, la scoperta della castrazione e le possibili reazioni (l'inibizione sessuale o la nevrosi, il complesso di mascolinità, la femminilità normale), la vita della donna matura, la maternità.
Dostoevskij e l'uccisione del padre
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 50
“Dostoevskij e l'uccisione del padre” è l'ultimo degli scritti di Freud dedicati al rapporto tra psicanalisi e produzione letteraria. Con la sua consueta ricchezza di riferimenti e citazioni, Freud individua nell'uccisione del padre il tema cruciale che attraversa l'intera opera di Dostoevskij. Così il maestro della psicanalisi discorre sulla personalità nevrotica dello scrittore russo e sugli attacchi epilettici di natura affettiva che si manifestarono in forma virulenta dopo l'episodio devastante dell'assassinio del padre; sul masochismo e sul senso di colpa di Dostoevskij; sulla sua passione per il gioco e sulla sua latente bisessualità. Tra opera e vita privata, Freud getta luce su una delle figure più imponenti della letteratura mondiale.
Meglio essere felici
Zygmunt Bauman
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 43
La felicità promessa dal progresso moderno è associata a un’esistenza priva di turbamenti, di inciampi, senza sforzo. Ma siamo proprio sicuri che questa sia felicità? Richiamando con emozione pensatori quali Johann Wolfgang von Goethe o Alexis de Tocqueville, Sigmund Freud o Max Scheler, Zygmunt Bauman riflette sulle cause sociali della felicità e dell’infelicità dei nostri giorni. Mentre il mercato consumistico produce clienti insoddisfatti, una strana malinconia pervade gli abitanti delle nostre democrazie. La solitudine, virus dell’era contemporanea, nutre il business dei social network, e intanto l’amicizia, l’amore e la necessità vitale di vivere assieme agli altri all’interno della polis comune che appartiene a tutti noi tendono a sparire. Bauman disegna il tragitto dell’essere umano che, fra destino e carattere, si muove alla ricerca della felicità. Se la felicità non è uno stato permanente, se è difficile definirne il contenuto – come insegna il pensiero filosofico, da Aristotele a Kant – una cosa è comunque certa: meglio essere felici che infelici.
Pregare in casa. Oggetti e documenti della pratica religiosa tra Medioevo e Rinascimento
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 330
Nel corso degli ultimi decenni numerosi studi sono stati dedicati alla devozione domestica, intesa come insieme di pratiche, oggetti, spazi attraverso i quali i fedeli sperimentavano una religiosità intima e personale, vissuta entro i confini privati delle proprie dimore. Questo volume si pone in continuità con le ricerche pubblicate finora, e tuttavia amplia la prospettiva d’indagine verso contesti geografici o cronologici in precedenza trascurati, o in direzione di prodotti artistici generalmente negletti, come maioliche di piccole dimensioni, oppure oggetti di più comune uso liturgico come i reliquiari. I protagonisti delle vicende qui indagate compongono un mosaico che rispecchia l’intero tessuto sociale dell’epoca, spaziando da famiglie di nobile stirpe come i Carraresi e i Pallavicino, a ricchi borghesi come Enrico Scrovegni, a personaggi di più umile origine; numerose figure femminili, committenti, fruitrici, proprietarie di opere, emergono inoltre dall’oscurità, come devote ferventi e come responsabili dell’educazione religiosa dei figli.
L'arte di non essere eccessivamente governati. Le crisi della governamentalità
Jean-Claude Monod
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 264
Alla fine degli anni Settanta, Michel Foucault ha coniato il concetto di “crisi della governamentalità” per interpretare movimenti di protesta contro alcuni poteri – religioso, politico, disciplinare – che si trasformavano in una contestazione più ampia del dispositivo di governo. «Non vogliamo più essere governati così»: è questo il grido delle crisi. Per illuminare le rivolte del passato e del presente, Jean-Claude Monod riprende le analisi di Foucault e delinea i contorni dell’arte di non essere eccessivamente governati, che si oppone tanto alle derive dell’eccesso di Stato quanto alla “fobia di Stato” funzionale agli interessi del mercato. Rivendicando il principio di “usufrutto del mondo” contro ogni forma di appropriazione delle risorse naturali, Monod ci invita a prenderci cura della cosa pubblica – e della Terra come bene comune – e a resistere sia alla crescita incontrollata delle disuguaglianze sia agli abusi delle élite economiche dominanti.
Scorpione e felice
Karl Marx
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2018
pagine: 47
Nell'ottobre del 1837, fl diciannovenne Karl Marx invia a suo padre, per il suo compleanno, una bizzarra prova letteraria: è Scorpione e Felice, antiromanzo ispirato al Tristram Sbandy in cui il giovane Marx svela con sottile umorismo le ipocrisie della moraleggiante borghesia berlinese e trasforma in parodia il mondo accademico e i suoi eruditi membri. Una serie di divagazioni, frammenti e vagabondaggi letterari che mostrano l'altro volto dell'algido castigatore dell'economia politica: quello del letterato, profondo conoscitore dei grandi autori classici, e dalle felici inclinazioni satiriche.