Libri di D. Matteoni
Livorno cruciale XX e XXI. Quadrimestrale di arte e cultura. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 96
"Livorno cruciale" dedica questo numero al tema dell'architettura degli interni: nella sezione intitolata al XX secolo sono presentati i casi emblematici, peraltro assai poco noti se non inediti, di due importanti allestimenti di spazi privati realizzati nella Livorno degli anni '30.
Livorno cruciale XX e XXI. Quadrimestrale di arte e cultura. Volume Vol. 1
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 96
Tempi andati
Llewelyn Lloyd
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2006
pagine: XVIII-190
Edizione originale dello scritto di L. Lloyd con il testo e le tavole in bianco e nero dei disegni e dipinti dell'artista. Sono riproposti gli appunti di Lloyd relativi al periodo trascorso a Settignano, alcune pagine critiche tra le quali anche una breve antologia dell'artista e l'elenco delle sue opere, redatto da Lloyd stesso. Completano il volume note esplicative al testo, alcune biografie aggiornate con nuove acquisizioni e un inedito apparato di tavole a colori.
I tesori del mare. Miti. Trasparenze
Libro
editore: Bandecchi & Vivaldi
anno edizione: 2004
pagine: 380
Il teatro Goldoni di Livorno. Un restauro per la città
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2004
pagine: 231
Livorno e il Goldoni: una città che per venti lunghi anni aveva perduto il luogo più significativo di incontro e di cultura della sua storia recente. Nel 2004 la città si riappropria di una struttura in cui si sono succeduti spettacoli teatrali ma anche impegno e passione politica; dove ha cantato Caruso ma si è vissuta anche la scissione del Partito Socialista che nel 1921 ha dato vita al Partito Comunista. Il volume affianca ad una attenta ricostruzione del restauro, documentata dalle immagini di Carlo Cantini, la storia politica e spettacolare del Teatro.
Il divisionismo. La luce del moderno. Catalogo della mostra (Rovigo, 25 febbraio-24 giugno 2012)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2012
pagine: 240
Il volume è dedicato a una delle più emozionanti stagioni dell'arte italiana negli ultimi secoli, quella che va dall'ultimo decennio dell'Ottocento all'indomani della Prima guerra mondiale, nota col termine Divisionismo. Negli anni in cui in Francia Signac e Seraut "punteggiano" il Neo Impressionismo, anche in Italia diversi artisti si confrontano con l'uso "diviso" del colore, ma in maniera diversa e originale. Nel Divisionismo italiano i puntini e le barrette colorate dei francesi diventano filamenti frastagliati che spesso si sovrappongono: una tecnica audace che, meglio di altre, permette di rappresentare le tematiche del nuovo secolo, dal mutato rapporto con la realtà agreste all'evoluzione della città moderna, dalle scoperte scientifiche agli incombenti conflitti sociali. Una pittura di luce e di sentimento, magistralmente rappresentata dalle opere di Vittore Grubicy de Dragon e Plinio Novellini, di Gaetano Previati, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli e Pellizza da Volpedo, per giungere alla straordinaria stagione divisionista di artisti come Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Gino Severini e Carlo Carrà: ultimi, emozionanti bagliori di una vicenda artistica che andrà a sfociare nel rivoluzionario futurismo.
Gio Ponti. Il fascino della ceramica. Catalogo della mostra (Milano, 6 maggio-31 luglio 2011). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2011
pagine: 159
Gio Ponti (Milano, 1891-1979), oltre a essere una delle figure più importanti dell'architettura italiana del Novecento, si è distinto come designer nella produzione ceramica, firmando serie raffinatissime che non tutti conoscono. Questo volume intende documentare, in particolare, le creazioni ceramiche ideate per la Richard-Ginori tra il 1923 e il 1930, dopo aver assunto la direzione artistica della manifattura. L'autore trae ispirazione, per i repertori e le forme, dall'antichità classica, senza tralasciare spunti che derivano dalle esperienze contemporanee riconducili alla metafisica, al Novecento e al futurismo, interpretati con una sottile vena di ironia: sulle lucide superfici ceramiche, sospese su architetture classiche, sfilano donne tornite avvolte da sbuffi di nuvole, animali in corsa, clown e pierrot, ma anche barche che veleggiano su mari agitati. Nella serie qui proposta, ai pezzi di grande raffinatezza come le ciste di ispirazione archeologica, si affiancano oggetti di uso comune, che immettono sul mercato modelli nuovi, segnati da un'alta qualità artistica. Nel volume sono inoltre documentati disegni preparatori, che consentono di rilevare l'attenzione rivolta all'architettura classica, tratti da un vasto repertorio di ispirazione palladiana, non disgiunti dalle coeve esperienze che Gio Ponti conduceva proprio in questo campo professionale.
L'Ottocento elegante. Arte italiana nel segno di Fortuny, 1860-1890. Catalogo della mostra (Rovigo, 29 gnnaio-12 giugno 2011)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2011
pagine: 231
Dal 1860 l'ondata di rinnovamento dell'arte italiana vede da una parte le lotte della falange macchiaiola, dall'altra l'avvento trionfale della cosiddetta "arte alla moda", che assimilando le tendenze francesi dilaganti nell'ambito dei Salon parigini traeva nuovi incentivi dall'astro spagnolo Mariano Fortuny y Marsal (1838-1874), destinato a lasciare in Italia un'eredità indelebile anche dopo la sua precoce scomparsa. Piemonte, Veneto e Lombardia da un lato, Roma e Napoli dall'altro, senza contare la Toscana, gareggiavano quindi nelle esposizioni ufficiali dell'epoca grazie a una produzione artistica improntata a un'iconografia elegante e a un imperante sfarzo cromatico. L'ostracismo critico sopraggiunto istantaneamente contro tale produzione doveva decretarne di lì a poco una pressoché totale rimozione, mentre di pari passo procedeva l'affermazione dell'arte alla moda sul palcoscenico del mercato internazionale. Con il volume s'intende far tornare finalmente in auge i protagonisti di questa importante stagione storica che, considerati finora esclusivamente come "seguaci di Fortuny", vengono nuovamente legittimati in virtù di quell'intuizione artistica fatta di squillanti sinfonie di colore e seducenti grazie femminili che doveva preludere alla modernità.