Libri di D. Scaffei
Il futuro del capitalismo. Fronteggiare le nuove ansie
Paul Collier
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 336
Nuove e profonde contrapposizioni lacerano il tessuto sociale delle società occidentali: grandi città contro province povere, élite altamente specializzate contro masse di lavoratori poco qualificati, paesi ricchi contro paesi poveri. Queste lacerazioni generano nuove ansie, nuova rabbia e nuove passioni politiche, come testimonia l'ondata di consensi ricevuti dai populisti di tutto il mondo, da Trump al partito della Brexit, sino all'estrema destra italiana. In questo libro appassionato e polemico, Paul Collier, uno dei maggiori esperti mondiali su povertà e migrazioni, prova a delineare i percorsi attraverso i quali superare queste nuove fratture economiche, sociali e culturali. Solo se il capitalismo riesce a darsi un fondamento etico tale da rendersi equo e compassionevole, e non solo efficiente ed economicamente fiorente, potrà garantire una vita degna. Un capitalismo in cui la dignità e la reciprocità prevalgano sull'aggressività, sulla paura e sull'umiliazione, caratteri tipici della nostra 'società dei rottweiler'.
La morte per la patria. La celebrazione dei caduti dal Risorgimento alla Repubblica
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 250
Quali sono gli elementi portanti del discorso sulla morte per la patria e del culto dei caduti in Italia? Quando e in quale contesto nascono? In quale misura sono prodotti culturali e politici "importati" da altri paesi? Quali sono le fasi principali, quali le cesure e le continuità più significative? Dal Risorgimento a oggi in Italia il culto dei caduti e il morire per la patria hanno rappresentato un fattore essenziale nella sacralizzazione della nazione, la cui apoteosi trovava la sua espressione più marcata nella legittimazione nazionale della morte in guerra, sacrificio del singolo per la comunità politica. Prende il via in questo modo una secolarizzazione del concetto cristiano di vita eterna, plasmato sulla nazione. Gli autori, storici dell'età moderna e contemporanea, attraverso le rappresentazioni simboliche del lutto, analizzano le forme che il tentativo di nazionalizzazione delle masse ha di volta in volta assunto. Dall'esaltazione ottocentesca degli eroi, immortalati nei monumenti, il più vistoso dei quali il Vittoriano, si passa alla commemorazione delle vittime di guerra. L'elogio dell'individuo si trasfigura nella celebrazione del Milite Ignoto. Nel secondo dopoguerra sono pochi gli eroi: si ha piuttosto una massificazione della morte ignota che coinvolge anche i civili. Sopravvive tuttavia una tradizione militare che, attraverso l'encomio solenne della morte eroica, mantiene vivo il legame con il passato risorgimentale.
Democrazia e terrore. Le dinamiche della repressione nell'era di Stalin
Wendy Z. Goldman
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 296
Cosa significava vivere giorno per giorno nel clima del Grande terrore? Grazie all'apertura di archivi finora inaccessibili, l'autrice esplora il paradosso di un sistema repressivo instaurato attraverso i meccanismi di partecipazione democratica nel partito, nel sindacato e nei luoghi di lavoro: nella psicologia di Stalin e dei suoi sostenitori non esisteva infatti contraddizione fra repressione e democrazia. E fu proprio la sollecitazione all'attivismo di massa a scatenare una scomposta guerra di tutti contro tutti, in cui l'impulso alla denuncia dei "nemici del popolo e della rivoluzione" finì con lo sfuggire al controllo e diede vita a un processo di autodistruzione. Le grandi purghe inaugurate contro gli oppositori dentro il partito si estesero fino a portare agli arresti e alle uccisioni in massa di presunti sabotatori e nemici di classe, accusati di scarsa "vigilanza" rivoluzionaria. Decentrando l'attenzione dalle vicende interne dei gruppi dirigenti e degli organismi di vertice del partito, le centinaia di documenti d'archivio consentono di ripercorrere i tortuosi fenomeni psicologici e organizzativi che all'interno di ogni istituzione e di ogni singolo luogo di lavoro innescarono una catena di conseguenze indesiderate che coinvolsero la vita di milioni di persone e compromisero irrimediabilmente il primo esperimento socialista.
Il Risorgimento. Storia e interpretazioni
Lucy Riall
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2007
pagine: 192
Il Risorgimento, fase cruciale di gestazione dell'Italia contemporanea, nella memoria collettiva di molti italiani è percepito come un periodo su cui non è più necessario interrogarsi, oppure come un dato da rimettere in discussione quanto alla sua epica tradizionale: l'eroico risultato delle gesta di un pugno di audaci che spezzarono il giogo straniero finendo immortalati nella toponomastica di tutte le città d'Italia. Le rivoluzioni risorgimentali dal 1820 al 1860 sconvolsero il sistema politico creato dal Congresso di Vienna, avviando tra i ceti dirigenti, e in parte anche tra le classi popolari, quel processo di "costruzione della nazione" che avrebbe gettato le fondamenta dello stato italiano. Fu un processo che si sviluppò fra limiti e difficoltà: la rottura fra moderati e democratici; la presenza dello Stato della Chiesa come fattore destabilizzante dell'unità appena ottenuta; il malcontento sociale, l'instabilità politica, l'endemico stato di rivolta delle campagne; un assetto assai tradizionale dei rapporti di produzione; e non da ultimo la presenza di un sistema economico geograficamente molto squilibrato. Questo volume è una ricostruzione storiografica che muove da un approccio per temi: dalla storia sociale dell'Italia preunitaria all'analisi delle ideologie nazionalistiche, dalle dinamiche dello sviluppo economico agli assetti politico-istituzionali dell'ancien regime, fino alle recenti acquisizioni della nuova storia culturale.
Autorità in cerca di autonomia. I prefetti nell'Italia liberale
Nico Randeraad
Libro
editore: Ministero Beni Att. Culturali
anno edizione: 1997
pagine: 314
Il tempo continuo della storia
Jacques Le Goff
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 156
"Né tesi né sintesi, questo libro è il punto d'arrivo di una lunga ricerca : una riflessione sulla storia, sui periodi della storia occidentale, nel corso della quale il Medioevo mi ha accompagnato fin dal 1950. Si tratta quindi di un'opera che porto dentro di me da molto tempo, alimentata da idee che mi stanno a cuore. Scritto in un momento in cui gli effetti quotidiani della globalizzazione stanno diventando sempre più tangibili, questo libro è una cavalcata nel tempo che torna a riflettere sulle diverse maniere di concepire le periodizzazioni storiche: le continuità, le rotture, i modi di pensare la memoria della storia."
Napoleone e Washington. Bonaparte e il modello americano dal Consolato all'Impero
Bronislaw Baczko
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 137
Bronislaw Baczko fa una rilettura inedita della travolgente ascesa di Napoleone Bonaparte, il figlio della Rivoluzione che nel 1799 conquista il potere con il colpo di Stato del 18 brumaio, primo passo di una parabola che condurrà alla fine dell'esperimento repubblicano e alla proclamazione dell'Impero. Passando al setaccio un'ampia varietà di fonti dell'epoca, dai diari alle lettere private, dai discorsi pubblici ai pamphlet agli atti ufficiali, l'autore illustra come le decisive vicende di questi anni siano state vissute, deformate e rappresentate dai contemporanei, fino a delineare un'immagine che influenzerà le successive interpretazioni. Attorno alla grandiosa figura di Napoleone ruotano quelle di personaggi minori il cui ruolo permette però di cogliere l'atmosfera dell'epoca, i riflessi dei grandi eventi sulla rappresentazione quotidiana della politica. In particolare Baczko getta una luce nuova sui timori e sulle aspettative suscitati dall'avvento al potere del generale, sulle manovre innescate da questa svolta istituzionale. Come si comporterà Bonaparte? Sarà un nuovo Cesare, un nuovo Cromwell o un nuovo Washington? E se dovesse scomparire, a chi toccherà prenderne il posto e continuarne l'opera? La risposta verrà presto con l'instaurazione di un impero ereditario che deluderà le speranze di coloro che avevano creduto di scorgere in lui un possibile Washington francese, novello paladino delle libertà repubblicane e dei nobili ideali rivoluzionari.
Storia d'Italia. Annali. Volume Vol. 22
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XLI-883
Lavoro utile, fatica inutile. Bisogni e piaceri della vita, oltre il capitalismo
William Morris
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 103
Ci sono pensieri folgoranti che nessuna patina del tempo può oscurare. Ci sono scritti intramontabili che, malgrado il trascorrere degli eventi e i cambiamenti epocali, sembrano essere destinati proprio a noi, figli di un'epoca incerta alla costante ricerca di insegnamenti cui ispirarci. A questo genere si iscrivono a pieno titolo le pagine di Morris pubblicate per la prima volta tra il 1888 e il 1894, e oggi di un'attualità quasi scomoda. Scomoda perché costringe a prendere atto che l'insopprimibile e tuttavia rivoluzionario bisogno dell'uomo propugnato in queste pagine è rimasto, a più di un secolo di distanza, lettera morta. Il bisogno di aggiungere la dimensione del piacere a quel lavoro, manuale o intellettuale, sempre più declassato a pura fatica. Fatica in gran parte inutile, se si pensa che si tratta di produrre a tutti i costi e senza sosta beni di consumo spesso superflui. E vero, dice Morris, la felicità dell'uomo non nasce dall'ozio bensì dal lavoro: a patto però che questo non sia finalizzato al profitto, ma a gratificare il nostro naturale istinto a ricercare la bellezza e la piacevolezza, oltre che ad affermare la nostra dignità. "Dobbiamo cominciare a costruire la parte decorativa della vita - i suoi piaceri, fisici e mentali, scientifici e artistici, sociali e individuali - sulla base del lavoro intrapreso volentieri e con gioia, consapevoli di apportare in tal modo un beneficio a noi stessi e a chi ci sta intorno".
1848. L'anno della rivoluzione
Mike Rapport
Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2009
pagine: XII-579
Il 22 febbraio 1848 Parigi si sveglia sotto un cielo grigio e carico di pioggia. Le raffiche di vento portano per le strade una triste acquerugiola. Alle nove una folla di manifestanti - operai disoccupati, donne e bambini - si riunisce in place de la Madeleine, dalla quale deve prendere avvio la marcia di protesta. Tre giorni dopo, alle prime ore del mattino, la piazza esplode in un boato di giubilo: è stata proclamata la Repubblica! Parigi è la prima città a cadere sotto i colpi della rivoluzione. Con stupefacente rapidità, in tutte le capitali del continente, operai e borghesi rovesciano i vecchi regimi e si apprestano a dar vita a un nuovo sistema liberale. La marea sconvolge il sistema conservatore che, dopo la conclusione delle guerre napoleoniche, aveva mantenuto la pace ma represso le aspirazioni all'indipendenza nazionale e al governo costituzionale. Alta politica e diplomazia, processi di formazione statale e affermazione del costituzionalismo si affiancano alla tragedia umana della rivoluzione, della guerra e della miseria: il 1848 è allo stesso tempo un'esperienza esaltante e drammatica per migliaia di persone, che scoprono il gusto per la politica e conquistano diritti civili e spazi di autonomia fino ad allora esclusi. E non importa che tutto duri poco: è la generazione del 1848 a distruggere alla radice quel vecchio sistema ma sarà la gente del futuro a raccoglierne i frutti.
Alla conquista del potere. Europa 1815-1914
Richard J. Evans
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 1014
Il secolo che va dalla battaglia di Waterloo allo scoppio della Prima guerra mondiale è stato una fase decisiva per la storia del mondo. In questi cento anni l'Europa ha allargato il proprio dominio a tutto il pianeta e ha tracciato un solco al cui interno ancora ci muoviamo: dalla nascita della civiltà industriale alla volontà di controllo sulla natura, dalle lotte dei lavoratori a quelle delle donne, dalle sfide degli artisti alle accademie sino alle rivolte dei servi contro i padroni. Questo affresco ci racconta l'Europa del XIX secolo, intrecciando storia politica, economica e culturale, a partire dai rapporti di forza interni ed esterni al continente. Particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione della dimensione umana di questa storia, per cui ogni capitolo si apre con la vita di una persona, ognuna di un paese europeo diverso. «Verso l'inizio degli anni Trenta dell'Ottocento, lo scalpellino Jakob Walter si mise a scrivere le sue memorie. Era stato un soldato semplice nella Grande Armée dell'imperatore Napoleone Bonaparte, arrivando fino a Mosca. Dell'unica occasione in cui vide Napoleone scrive: "Osservava passare il suo esercito, che era in condizioni disastrose. Impossibile immaginare cosa provasse. Il suo aspetto esteriore sembrava indifferente riguardo al miserabile stato dei suoi soldati; solo l'ambizione poteva fare effetto sul suo cuore."».
La morte di Cesare. L'assassinio più famoso della storia
Barry Strauss
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 348
"Strauss racconta la complessità della politica della tarda Repubblica romana con un ritmo narrativo serrato. In più è un abile ritrattista: tutti i protagonisti sono personalità vivissime e ben delineate, nessuna meglio di Cesare stesso." (Time) "Le fonti antiche tendono a ignorare i legionari senza nome per dare spazio solo ai grandi leader. Questo libro ha un punto di forza che gli altri non hanno: mette in primo piano i più duri e temprati veterani di Cesare e il loro ruolo nella vicenda." (New York Times Book Review)