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Libri di Daniele Gorret

Reliquie

Reliquie

Daniele Gorret

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 88

Questo di Daniele Gorret è un libro particolare, monotematico, tutto dedicato ai resti, a ciò che rimane per poco o per molto tempo: una pietra che resiste dal paleozoico, il cadavere di un passero che invece fra pochi giorni non ci sarà più, un vecchio quaderno di scuola, un disco dei nonni, i peli di un cane morto da anni che ogni tanto riemergono da un tappeto o da un cuscino dismesso... La reliquia è un concentrato di vita vissuta, di memoria, di dignità con cui viene attraversato il tempo. Ma è anche un oggetto, sempre in bilico tra il museo e la pattumiera. È un corpo, un corpo esposto e predisposto alla devozione. Così Gorret snoda questa raccolta di poesie come un rito atto a evocare l'essenza più profonda della vita e della morte.
10,00

Le umane lingue. Quattro racconti in prima persona
10,33

Le contemplanze

Le contemplanze

Daniele Gorret

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2021

pagine: 170

"Casa nel Novecento" potrebbe essere il sottotitolo di questo libro singolare. Protagonista assoluta, la Casa de Le contemplanze viene evocata, alla fine del secolo scorso, dalla voce narrante di chi l'ha abitata durante la propria infanzia e giovinezza. Evocazione che magicamente permette di strappare alla morte - per il tempo di una notte - le "figure" (di umani, animali, semplici oggetti) che nella Casa hanno vissuto o nella Casa sono stati ospitati succedendosi tra le sue mura per quasi cent'anni. Con loro è il secolo stesso ad essere richiamato in vita con le piccole storie individuali e la sua grande drammatica storia collettiva: una notte di tempo sottratto alle leggi del Tempo per evocare le generazioni di un secolo che volge alla fine. Nelle stanze oggetto della riapparizione, i dialoghi tra l'evocatore e gli evocati si susseguono in una dimensione insieme inafferrabile e concretissima fatta di ricordi, aneddoti, affetti, mitologia familiare, comicità e tragedia. La Casa risulta essere mondo vastissimo in cui tutto si corrisponde e si fonda, pieno di segni e segnali, di segreti e destini, di sensi e ferite, capace di reincarnarsi per dovere di testimonianza e per la forza dell'amoroso appello che l'ha ricreato: universo unico e chiuso nella propria irripetibile realtà ma proprio per questo sensibile al dramma del cosmo. Viaggio allo stesso tempo terreno e ultraterreno attraverso un luogo privilegiato contenitore di vite e di accadimenti, la visione de Le contemplanze è resa possibile per la condizione di solitudine assoluta ma anche di fratellanza universale da cui questa scrittura si origina e si dipana. L'uomo cui tutto questo è concesso è l'autore, riportato - come in molti altri testi di Gorret - al suo ufficio primigenio di responsabile testimone e di cantore del Tutto.
16,00

Conversari con gatto Puffi

Conversari con gatto Puffi

Daniele Gorret

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2025

pagine: 102

Un uomo solo ed anziano ed un gatto giovane ma sperduto si incrociano casualmente ed avvertono di avere qualcosa in comune: la solitudine, l'"essere senza amore". E "decidono" di rivedersi ogni sera sul luogo del primo incontro: il terrazzo della casa dell'uomo. Nasce così un'abitudine che è qualcosa di più per entrambi: è il bisogno di sentirsi al mondo (il mondo tutto e quel piccolo preciso angolo di Terra in cui sono) anche per l'altro. Un umano ed un felino hanno - ciascuno per sé, ciascuno a suo modo - la compagnia che li costringe al confronto. L'uomo che è, casualmente, un poeta dirà giorno dopo giorno la bellezza e il brivido dell'incontro, il piacere di sentirsi affratellati all'altro da sé, al simile a sé: "Per questo siamo qui, entrambi con lo sguardo/ rivolto all'altro, agli occhi ed alla mente/ che l'altro ha, che non nasconde affatto/ anzi li mostra, senza più spavento!". "Figli d'un padre un poco complicato" si abitueranno ai quotidiani "conversari", dialoghi impossibili eppure ricchissimi di tutte le sensazioni e le tragedie che i viventi possono sperimentare. Sempre più convinti d'essere a modo loro immortali ("questa inedita folle convinzione"), l'uomo e il "suo" gatto si confidano e si rivelano - al di là della condizione umana ed animale - come appartenenti al Tutto, in perpetua vibrazione fra piacere e dolore, fra Bene e Male. Gli endecasillabi del testo provano a dire l'impossibile di questo rapporto: il passato dei due viventi si trasfigura e si riplasma alla luce di questo presente assoluto in cui pare che tutto sia rifondato nella necessaria evidenza.
15,00

La comunità inconfessabile

La comunità inconfessabile

Maurice Blanchot

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 112

«Blanchot scrisse "La comunità inconfessabile" in risposta all'articolo che avevo pubblicato con il titolo La comunità inoperosa, mentre stavo già lavorando per ampliarlo in un libro. Fui colpito da questa risposta, anzitutto perché l'attenzione così marcata da parte di Blanchot dimostrava l'importanza del tema, non soltanto per lui ma, attraverso di lui, per tutti coloro che sentivano una necessità imperiosa, anche violenta, di rimettere in questione quel che il comunismo aveva occultato così potentemente come l'aveva fatto sorgere: l'istanza del «comune» – ma anche il suo enigma o la sua difficoltà, il suo carattere non dato, non disponibile, e in questo senso il meno «comune» del mondo. […] Ciò che è inconfessabile, non è indicibile. Al contrario, l'inconfessabile non finisce di essere detto o di dirsi nell'intimo silenzio di coloro che potrebbero ma non possono confessare. Immagino che Blanchot volesse intimarmi questo silenzio e quel che significa: ordinarmelo e farlo entrare nella mia intimità, come l'intimità stessa – l'intimità di una comunicazione o di una comunità, l'intimità di una sorta d'opera intima più nascosta di ogni inoperosità – rendendolo possibile e necessario ma senza lasciarsi dissolvere in esso». (Dallo scritto di Jean-Luc Nancy)
14,00

La filosofia del boudoir

La filosofia del boudoir

François de Sade

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 192

Roland Barthes ha fatto notare che si viaggia molto in certe opere di Sade: assolutamente statica è invece la scena nella Filosofia nel boudoir, dove il viaggio è respinto nell’antefatto. Il luogo impenetrabile della solitudine libertina, che è in tutte le opere di Sade, l’ambiente segreto del delitto e della trasgressione, non è qui la Fortezza, la Cella, il Sotterraneo, il Convento, l’Isola Inaccessibile, ma, con maggior concessione ad una scenografia settecentesca, il «delizioso boudoir» di Madame de Saint-Ange trasformato in aula per le lezioni del precettore Dolmancé, maestro di lussuria e di crimine. Due sono le costanti negli scritti di Sade che fanno l’autentica, provocatoria e mostruosa «coerenza» della sua opera: il principio di rovesciamento e il carattere «letterale» del suo procedere. Come nelle storie parallele di Juliette e Justine, anche nella Filosofia ci viene incontro il mondo alla rovescia di Sade: capovolti i valori educativi (la fanciulla Eugénie viene avviata al vizio, alla prostituzione e al crimine e rinuncia solennemente alla virtù e alla pietà), capovolto il Bene in Male, il Dolore in Piacere, capovolta la direzione degli impulsi naturali che ci muovono non alla Vita ma alla Morte, capovolta la morale finale con la Virtù punita e la Malvagità trionfante. Ma il rovesciamento è talmente radicale da trascinare con sé anche i principi formali di Ragionevolezza e Buon Gusto, di Limite e Misura; nel mondo a testa in giù della sua opera, Sade «prende alla lettera» quello che dice: ecco allora il linguaggio smisurato, la lingua che non conosce gradazioni e sfumature, la ripetizione ossessiva, la scrittura insensibile di Sade. Mai come nei suoi testi la Parola è stata veramente e in ogni istante la Cosa.
22,50

Le dodici imprese di poeta in vita

Le dodici imprese di poeta in vita

Daniele Gorret

Libro: Libro in brossura

editore: MC

anno edizione: 2024

pagine: 128

In un'epoca dominata dalla balbuzie tribale le sequenze poetiche di Daniele Gorret rappresentano un modo di accostarsi alle rifrazioni della quotidianità attraverso una visuale antichissima e nuova, che riprende le cadenze affabulatorie, incantatorie, di Gozzano e di certi crepuscolari, non dimenticando al contempo le scorribande sintattiche di Pasolini, di Volponi o di quegli autori novecenteschi, di non facile classificazione, che tendevano al recupero di una narrazione in versi atipica e anticonvenzionale. La forma privilegiata non potrà dunque che debordare in quella inattuale del poema o del poemetto di taglio narrativo che procede intorno alla cadenza ossessiva, percussiva, di un endecasillabo che si dirama mediante uno stile semplice e prezioso. Il presente lavoro, dall'evidente intento programmatico, si configura come l'espressione più naturale per elaborare una dimensione autobiografica, monologante, che, partendo da un dato tangibile, si inoltra lungo i meandri labirintici della memoria, al fine di liberarla dalle ragnatele che avvolgono i substrati del non percepito e del non detto. «Parola non c'è per lui che sia ordinaria» recita un verso che non fa che confermare tale retaggio «etico» di Gorret, costituendo un inimitabile disegno musivo che fin dal titolo si richiama a Blok e si pone come un moderno Bildungsroman, descrivendo, in maniera elegante e sapiente, la ribellione, mai gratuita ed esibita, «contro i precetti [...] / contro la moda, i modi dominanti». (p.d.p.)
16,80

Dalla vita

Dalla vita

Daniele Gorret

Libro: Libro in brossura

editore: LietoColle

anno edizione: 2023

pagine: 109

«Daniele Gorret è un albero formidabile. La circostanza è testimoniata dall'adesione – per la sua intera produzione letteraria, in poesia quanto in prosa – ai principi naturali che consentono la vita vegetale; e che Gorret sia uno scrittore green 'ante litteram' lo si rintraccia addirittura nella sua opera prima, "Sopra campagne e acque" uscita da Guanda nel 1984, in tempi non sospetti sul piano della sensibilità ambientale. Non v'è opera dell'autore – nell'ormai amplissima sequenza dei suoi scritti – che non abbia origine dalle radici, e da queste veda trasferirsi le verità narrative a un apparato verde capace di proseguirne e completarne la storia: la linfa grezza della parola sale per capillarità alla compiutezza del racconto, in un processo che si distingue – in Gorret – per eleganza e musicalità.» (dalla prefazione di Augusto Pivanti)
12,00

Raccolta degli elogi

Raccolta degli elogi

Daniele Gorret

Libro: Libro in brossura

editore: L'Arcolaio

anno edizione: 2022

pagine: 115

Daniele Gorret (Aosta, 1951) ha esordito come narratore nel 1984 con Sopra campagne e acque (Guanda) cui ha fatto seguito una quindicina di testi in prosa tra i quali Avventure di vita e avventure di morte di Silvano Ligéri (Manni,1998), Eventi in un giorno di Emilio Tissot (Mobydick,2000) e la trilogia dedicata al personaggio di Anselmo Secòs: Malattie infantili (Pendragon,2010), Errori giovanili e Disinganni senili (Pequod, 2015 e 2018). Negli ultimi anni sono apparsi anche i suoi libri in versi fra cui Ballata dei tredici mesi (Garzanti, 2003), Che volto hanno (LietoColle,2011, Premio Il Meleto-Guido Gozzano), Quaranta citazioni per Anselmo Secòs (LietoColle,2015, Premi Carducci e Rubiana-Dino Campana) e Carni (Pequod,2021). Suoi racconti sono compresi nelle antologie Narratori delle riserve (Feltrinelli,1992) e Racconti italiani del Novecento (Meridiani Mondadori,2001). È autore di testi teatrali e del radiodramma Due. Studioso dell’Alfieri cui ha dedicato due saggi. Intensa la sua attività di traduttore di classici francesi del Sette e del Novecento da Sade a Céline, Gide, Caillois, Malraux, Blanchot.
15,00

Carni

Carni

Daniele Gorret

Libro: Copertina morbida

editore: Pequod

anno edizione: 2021

pagine: 92

Quindici quadri (o "scene" a loro modo drammatiche) si succedono come altrettanti canti di un poemetto dall'andamento insieme narrativo ed aforistico, sostenuto dall'aspra, convinta visione del mondo che è del suo autore. Nonostante la difformità dei protagonisti di ogni pannello, infatti, Carni è un libro reso compatto dalla "verità" che lo origina, lo attraversa, lo impone come necessario all'attenzione del suo lettore. Come negli altri testi di Daniele Gorret, la sfida al dominante "buonsenso" che da sempre oppone "umano" e "non umano", "animato" ed "inanimato", si fa, qui, radicale, con tonalità a tratti provocatorie, a tratti strazianti. Dai bagnanti di una spiaggia tirrenica alle ospiti in una casa di riposo, dal vitello tentato dalla fuga di fronte al macello alle piante di un bosco che stanno subendo l'abbattimento, dai poveri libri esposti in un mercatino dell'usato alla coppia protagonista di una notte amorosa, dal "déjeuner sur l'herbe" di una famiglia italiana anni cinquanta all'affresco di un Golgota in una cappella di montagna, situazioni e personaggi tra loro diversissimi condividono la condizione (abissale) di essere insieme sul pianeta Terra. La "carne" del titolo si illumina allora come metafora vivente per tutto ciò che ex-siste, costretto a fare - per un tratto più o meno breve di tempo - esperienza della propria vita, del piacere e della sofferenza, della morte. Convinto che - segretamente - tutto senta, il poeta è anche, per ciò stesso, certo che tutto sia fratello a tutto; chi non voglia distogliere lo sguardo dagli aspetti del mondo apparentemente più lontani dal nostro, avvertirà una possente parentela, che è poi quella sperimentata dai grandi mistici di ogni tempo e di ogni tradizione. Superate troppo facili sicurezze e contrapposizioni, il Verbum giovanneo si farà carne del mondo tutto, nel senso più viscerale, più radicale, più esposto; e sarà compito della Poesia proclamarlo, ora con l'urlo, ora sottovoce.
13,00

Delle verità

Delle verità

Daniele Gorret

Libro: Libro in brossura

editore: Manni

anno edizione: 2021

pagine: 160

Dalla verità più arcaica all'alétheia dei Greci, dalla veritas cristiana all'arido vero leopardiano fino alla babele di verità del pianeta globalizzato, questo libro tenta di dire come l'uomo abbia sempre prodotto visioni del mondo tra loro contrastanti e come con esse sia costretto a convivere e a modellare la propria esistenza. E questo tentativo è fatto narrando in versi le tappe del cammino storico, dagli albori dell'umanità all'epoca a noi contemporanea. Daniele Gorret però non racconta di Storia se non per riportare ogni "verità" alla propria limitatissima vicenda personale. Così che gli endecasillabi del libro accostano esperienze collettive abissali a banali accadimenti di vita quotidiana.
17,00

Venticinque maniere per morire

Venticinque maniere per morire

Daniele Gorret

Libro: Copertina morbida

editore: END Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 58

9,00

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