Libri di Dario Boemia
Immagine e testo nei periodici popolari italiani degli anni trenta e quaranta
Dario Boemia, Elena Gipponi, Stefano Locati
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 308
La diffusione della tecnica di stampa in rotocalcografia, nei primi decenni del Novecento, permette di produrre riviste con un numero sempre maggiore di immagini a un costo inferiore e con tirature più alte. In questo nuovo genere periodico, che in Italia si afferma tra gli anni trenta e quaranta, le fotografie prendono il sopravvento sul testo e diventano la parte dominante e di richiamo dei periodici. È un mutamento epocale, che trasforma l’esperienza di lettura delle riviste in un’esperienza spettatoriale. Il volume indaga i modelli e le implicazioni di tale trionfo e la rimodulazione a cui è stata costretta la parola scritta nel nuovo contesto mediale. I contributi qui raccolti propongono una lettura critica degli equilibri inediti che si creano nel rapporto tra parole e immagini, attraverso l’esame di specifiche testate rappresentative del cambiamento, come “La Rivista illustrata del Popolo d’Italia”, “Casabella”, “Panorama”, “Tempo” e “Oggi”.
Book reviews and beyond. Critical authority, cultural industry, and society in periodicals between the 18th and the 21st Century
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2021
pagine: 442
I denti dell'arte. La letteratura entre-deux-guerres nell'«Italiano» di Leo Longanesi
Dario Boemia
Libro: Libro in brossura
editore: Amos Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 256
Quanto ha segnato finora la sfortunata ricezione critica dell'«Italiano» fu quel sottotitolo che con varianti minime portò con sé fino alla fine: «Settimanale della gente fascista». Quando nel 1926 uscì il primo numero dell'«Italiano», Leo Longanesi non era ancora maggiorenne, ma portò avanti ostinatamente questo suo progetto fino al 1942. A nessun'altra delle sue riviste avrebbe dedicato se stesso come alla sua prima avventura di direttore. Ma l''«Italiano» riceverà minor attenzione da parte della critica posteriore rispetto a «Omnibus» e al «Borghese». Negli anni Trenta «L'Italiano» diede voce ai migliori scrittori della nuova generazione, quali Comisso, Moravia, Buzzati, Soldati, Tobino, Benedetti e Brancati. Evitando lo sperimentalismo e l'avanguardia, il foglio seppe nondimeno rivelarsi spregiudicato e moderno, fuggendo strenuamente quelle novità che sono i denti della letteratura e dell'arte: «servono solo per mangiare, ma ingialliscono e si perdono». Il risultato è una testata ricca di contraddizioni e di notevole fascino («L'Italiano si vende moltissimo, ed è seguito», scrive nel marzo 1931 all'amico Pellizzi), capace di accostare un testo di Mussolini a un racconto di Hemingway, poesie di Ungaretti ad aforismi dello stesso Longanesi, nonché in grado di far collaborare un antifascista pentito come Giovanni Ansaldo con il selvaggio Mino Maccari. Questo libro prova a dar conto dell'idea di letteratura proposta dall'«Italiano», studiando i contributi dei suoi principali collaboratori ed esaminando il loro effettivo apporto alla fisionomia del periodico. Si tenterà, insomma, di restituire al lettore un quadro quanto più sintetico ed esauriente dell'identità di una rivista che, nelle storie letterarie, dovrebbe occupare almeno lo stesso spazio riservato a «Solaria».
La legge dell'equilibrio
Dario Boemia
Libro: Libro in brossura
editore: bookabook
anno edizione: 2019
pagine: 248
La Confederazione è un insieme di piccoli pianeti governati da un autorevole potere centrale tramite la Legge dell’Equilibrio, secondo cui è possibile lasciare il proprio pianeta solo un giorno ogni cinque anni. Guido e Anna si conoscono per la prima volta appena nati, sul pianeta-ospedale della Confederazione, quando un’ostetrica distratta fa cozzare le loro testoline l’una contro l’altra. Da quel momento i loro destini saranno intrecciati, per quanto abitino su due pianeti diversi. Cosa succede se ci si innamora di qualcuno che abita su un altro pianeta? Com'è nata la Legge dell’Equilibrio e, soprattutto, è possibile infrangerla senza venire uccisi?