Libri di E. Crispolti (cur.)
Dal simbolismo all'astrazione. Il primo Novecento a Roma nella Collezione Jacorossi. Catalogo della mostra (Roma, 1 dicembre 2017-1 gennaio 2018)
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2018
pagine: 192
Il percorso parallelo tra arte e impresa di Ovidio Jacorossi diventa ora MUSIA, un progetto culturale e un nuovo spazio nel centro di Roma; la rappresentazione plastica di una passione ma anche un inno alle straordinarie potenzialità creative che l'arte contemporanea può offrire anche alle aziende. La mostra è il primo capitolo di un racconto che farà conoscere e svelerà nel tempo la Collezione Jacorossi, la quale - proprio in virtù della sinergia con la vita imprenditoriale del suo fondatore - può essere considerata una "collezione d'impresa". Ne viene fuori un catalogo d'arte particolare, corredato da robusti apparati storico-critici e motivato dai testi di Enrico Crispolti, Giuseppe De Rita, Marco Lodoli e Giulia Tulino, insieme a una intensa conversazione tra Ovidio Jacorossi e Paolo Di Paolo. Oltre gli schemi consueti, un invito a un possibile viaggio nell'arte della prima metà del Novecento italiano, con epicentro Roma, libero da scelte convenzionali. Una possibile "deriva storico-critica", nel senso più stimolante del godere quanto possa offrirci - come sottolinea Crispolti - "la poetica di un insubordinato collezionare".
Movimento arte concreta. 1948-1952
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2003
pagine: 92
Colore, immagine, segno, oggetto, comportamento. Il secondo Novecento a Roma nella collezione Jacorossi
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2018
pagine: 180
Prosegue e si completa il viaggio nella Collezione Jacorossi attraverso la seconda metà del Novecento, partendo ancora una volta da quel "collezionismo d'impresa" che Enrico Crispolti mette a fuoco e racconta seguendone una "deriva storico-critica". Sullo sfondo c'è sempre Roma, scenario privilegiato di movimenti e artisti, luogo elettivo delle attività imprenditoriali del gruppo Jacorossi e oggi città in cui sorge Musia, il nuovo spazio di Via dei Chiavari nel quale la Collezione ha trovato casa e visibilità. Roma è nella cifra artistica di tante opere e protagonisti del tempo, ma è anche nelle severe analisi di Giuseppe De Rita, nella storia delle gallerie cittadine dal secondo dopoguerra a oggi a cura di Giulia Tulino, nei ricordi di Ovidio Jacorossi raccolti nella conversazione con Paolo Di Paolo. Su tutto, la fiducia incondizionata e assoluta nella forza creativa dell'arte contemporanea. Esemplare il racconto del rapporto di amicizia con Emilio Prini, il quale, come ricorda Jacorossi, immagino avesse colto tutto ciò che mi sta a cuore nel rapporto con l'arte contemporanea: la possibilità di creare e ricreare ogni "creazione", lasciando che lo stimolo dell'artista agisca in profondità e ci spinga verso domande che non ci eravamo fatti così intensamente. Se restano senza una risposta sicura, sono tanto più preziose.
Ida Nasini Campanella. Opere dal 1920 al 1972
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2002
pagine: 120
Calonaci città verticali. Dall'astrattismo alle città verticali
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 36
Catalogo della mostra allestita a Firenze in tre sedi con differenti opere di Giuseppe Calonaci: dal 7 al 30 novembre 2009 l'Accademia delle Arti del Disegno ospiterà le sculture e i dipinti di Città verticali, dal 7 al 18 novembre Palazzo Medici Riccardi le crete su carta Carte segrete e dal 7 novembre 2009 al 15 gennaio 2010 Palazzo Pitti i bronzi Città verticali 1, L'albero del fuoco, Città di terra, Porta d'Europa.Lo stesso Calonaci ha definito questa fase artistica che segue e integra Astrattismo & Citazione: "Città verticali è la composizione di forme pure dell'astrattismo classico che danno vita ad opere verticali, tridimensionali in bronzo, nelle quali affiorano in modo stilizzato, elementi come acqua, sole, cielo, terra, oppure i simboli spirituali dell'uomo, l'Amore, la Forza, il Potere, sono Citazioni in un'opera non figurativa. Sono Città verticali, le nuove Arche, che si elevano nel cielo lasciando enormi spazi verdi per la sopravvivenza di tutti, ospitando nel loro ventre molti rappresentanti del genere umano con tutte le sue necessità ormai risolte".
Fausto Maria Franchi. Artefatti preziosi. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2009
pagine: 208
Vittorio Corona. Catalogo ragionato dei dipinti e delle opere su carta 1919-1966
Libro: Copertina rigida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2014
pagine: 416
Corona è una personalità artistica da ricostruire e recuperare. Ricostruire sui documenti perché le vicende belliche ne hanno distrutti i testi pittorici capitali che Corona stesso ha poi con entusiasmo recuperati immaginativamente negli anni Cinquanta, costruendo una sua ipotesi "neo-futurista".
Volterra 73.15. Memoria e prospezione. Un grande evento di creatività urbana e la sua eredità
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2016
pagine: 240
Excursur storico che parte dalla prima preparatoria artistica culturale che ha inizio nel 1973 e tutto il processo artistico che lo lega fino ai giorni nostri. Testimonia l'attività culturale di un territorio che è stato modello per l'iniziativa degli ultmini 40 anni. All'interno opere di pittori contemporanei come Staccioli, De Santis, Giammarco, Mariani, Trubbiani, Bonalumi.
L'informale. Antologia di poetica (1943-1961)
Libro: Copertina rigida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2017
pagine: 416
Entro una specifica collana interamente dedicato a "storia e poetica" de' L'Informale, uno storico di lungo corso dell'arte del nostro tempo quale Enrico Crispolti, facendo tesoro di un'esperienza storico-critica di oltre mezzo secolo di attività, in questo volume di "Antologia di poetica", ha raccolto originalmente testi fondamentali che costituiscono affascinanti fonti immediate per una ricostruzione sul vivo appunto della "poetica" dell'Informale. Considerato nei suoi diversi ambiti e tempi, lungo tutti gli anni Quaranta e i Cinquanta: dalle differenti origini e i primi svolgimenti e aggregazioni a quando si profila il momento consapevolmente unitario di quello che è identificabile "di fatto" come uno dei maggiori movimenti artistici del nostro tempo. Per la prima volta vi sono unitariamente riuniti testi molteplici per origine e funzione: manifesti, libri, presentazioni in cataloghi di mostre, articoli in periodici, in particolare a firma di esponenti capitali del movimento nei suoi diversi aspetti. Fra i numerosi, cronologicamente quanto territorialmente in vario modo dislocati, testi variamente fondanti (originali o in apposita traduzione) per riconoscere un'articolata identità complessiva della poetica informale. Quali , per esemplificare: quelli di protagonisti creativi come Pollock, De Kooning, Dubuffet, Fautrier, Wols, Bacon, Giacometti, Smith, Matta, Fontana, Burri, Vedova, Moreni, Götz, Schultze, Saura, Vacchi, Rauschenberg; o di protagonisti critici, come Sartre, Jaguer, Tapié, Greenberg, Rosenberg, Barr, Hess, Hunter, Sweeney, Villa, Alloway, Arcangeli, Restany, Cirlot...
Omaggio a Pietro Cascella
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 95
A un anno dalla scomparsa, l'"Omaggio a Pietro Cascella" nella "53. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia", introdotto da una testimonianza di Sandro Bondi, puntualizza l'attualità del suo lavoro di scultore ambientale, di autentica dimensione "pubblica", in echi di remoto fondamento antropologico arcaico. Evocando nel trattamento materico della pietra una natura originaria - sottolinea Enrico Crispolti - Cascella ha infatti istituito, entro lo spazio urbano, luoghi plastici "per la gente", di incontro, dialogo e memorie collettive. Luca Beatrice confronta l'opzione di orizzontalità che vi ricorre con quella che caratterizza il "Memorial to the Murdered Jews of Europe" che Peter Eisenman ha realizzato a Berlino fra 2003 e 2005. Mentre Beatrice Buscaroli ricorda le numerose altre presenze di Cascella nelle Esposizioni Intemazionali d'Arte della Biennale di Venezia (dal 1942 al 1986), e Cordelia von den Steinen rievoca attraverso brani di lettere il vissuto nel cantiere di Auschwitz. Apparati a cura di Manuela Crescentini.