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Libri di E. Franzosini

Una stagione all'inferno

Una stagione all'inferno

Arthur Rimbaud

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 104

Arthur Rimbaud è un mito nero e eterno: passato, presente e futuro del mondo a rovescio. A diciott'anni ha trascorso Una stagione all'inferno, nel baratro del proprio essere, nell'abisso dell'esistenza, dove nessuno mai ha osato tanto. In lui sono la follia e il genio del maledetto, del punk, di tutto ciò che la norma rifiutava ieri, calpesta oggi e disprezza domani; in lui si è riconosciuta una rivoluzionaria come Patti Smith, che qui introduce la Stagione e ne porta alla luce la forza negli anni mai sopita, mostrando quanto l'arte sia sempre stata, e sempre sarà, qualcosa che scuote dalle profondità della terra la pace posticcia della superficie. Edgardo Franzosini traduce ex novo il testo, scrivendo una versione conclusiva che ci invita a cercare Rimbaud non in cielo con gli occhi puntati verso l'alto, ma giù, nel fango, dove scavando con le unghie possiamo rinvenire la gemma ardente della sua poesia. Introduzione di Patti Smith.
15,00

La vedova Couderc

La vedova Couderc

Georges Simenon

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2018

pagine: 176

Un giovane ricco esce di prigione, non sa dove andare: si ritrova a convivere con una matura vedova in una casa di campagna lungo un canale. E' un rifugio, la promessa di una stasi biologica, di un auspicato torpore della mente. Ma altre donne interverranno a turbare quel precario equilibrio. Si scatena un inferno provinciale e insieme si accende l'occasione demoniaca per tornare al delitto.
12,00

Grande trampoliere smarrito

Grande trampoliere smarrito

Arthur Cravan

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2018

pagine: 196

«Quante volte ho fatto scalpore» si compiace Arthur Cravan, un «colosso mistico» di quasi due metri per circa cento chili di peso, che sfidava sul ring pugili come Jack Johnson e Jim Smith, sosteneva (non del tutto abusivamente) di essere nipote di Oscar Wilde e dava conferenze (indossando, talvolta, solo un cache-sexe) in cui annunciava il proprio suicidio. Inoltre, sulle pagine della rivista di cui era editore e redattore unico (e che distribuiva andando in giro per Parigi con un carretto da fruttivendolo), osava pubblicare l'esilarante resoconto di una sua visita ad André Gide da cui, come affermò in seguito André Breton, il «venerato maestro» non si sarebbe mai più ripreso. Blaise Cendrars riconosce la sua influenza decisiva su Duchamp, Picabia e i membri del Cabaret Voltaire di Zurigo, dichiara che «raccontare la vita di Arthur Cravan a New York equivale a far la storia della fondazione del dadaismo» e rende omaggio all'«immenso talento del poeta», capace di «illuminazioni folgoranti, non meno profetiche e ribelli e disperate e amare di quelle di Rimbaud». Dopo aver letto i suoi scritti, seguiremo, con lo stupore di chi legge un romanzo di avventure, le vicende delle sua breve, tumultuosa esistenza, che Edgardo Franzosini ripercorre con il tono narrativo lieve e insinuante che lo contraddistingue.
13,00

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