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Libri di E. Querci

The little regiment-Il piccolo reggimento, The open boat-La scialuppa

The little regiment-Il piccolo reggimento, The open boat-La scialuppa

Stephen Crane

Libro: Copertina morbida

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2019

pagine: 167

Presentiamo qui due racconti di Stephen Crane, che ben esemplificano la sua fama di maestro del realismo statunitense. "The Little Regiment" (1896) è ambientato durante la battaglia di Fredericksburg della guerra civile americana e narra la vicenda di due fratelli arruolati nell'esercito del Nord, uniti da una relazione fatta di competizione, ostilità e sentimenti repressi. Le continue notazioni "sensoriali", con richiami alle luci cangianti e all'oscurità, all'offuscamento vaporoso del fumo e della nebbia, ma anche ai rumori indistinti e lontani, si condensano in descrizioni di una vividezza fuori dal comune. La realtà è riproposta quasi fosse colta dalle sensazioni dei soldati del reggimento ridotti a un'entità indistinta in azione sul campo di battaglia e l'effetto complessivo è quello dell'indifferenza completa dell'universo nei confronti dei destini individuali, in un mondo di guerra, caos e morte. "The Open Boat" (1898) è ispirato al naufragio cui andò incontro Crane mentre cercava di raggiungere Cuba come corrispondente dalla guerra ispano-americana. Il racconto ci presenta quattro uomini che col solo ausilio dei remi cercano di tenere a galla la scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta: un "cuoco", un "macchinista", un "corrispondente" e un "capitano" ferito. Dopo sforzi immani riusciranno a raggiungere la riva, ma il corpo senza vita di uno di loro si arenerà sulla spiaggia.
5,90

Greville Fane-The Middle Years-Gli anni di mezzo

Greville Fane-The Middle Years-Gli anni di mezzo

Henry James

Libro: Copertina morbida

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2019

pagine: 120

Le due short stories di Henry James qui proposte sono tratte dalla raccolta Stories of Writers and Artists, dedicata all'analisi del rapporto tra arte e vita vissuta, tra vocazione alla grande letteratura e riscontro commerciale. Il primo testo, "Greville Fane" (1892), è ispirato all'aneddoto secondo cui Anthony Trollope avrebbe voluto iniziare il figlio più giovane alla scrittura, intesa alla stregua di un qualsiasi altro lavoro. È evidente che James trovi piuttosto bizzarra l'idea che il talento letterario possa essere una qualsiasi abilità acquisibile in seguito a un apprendistato, e che la scrittura sia una professione anziché una vocazione. Nella figura di Greville Fane, scrittrice prolifica e assidua frequentatrice di salotti aristocratici, è adombrato quindi lo stesso Trollope, che ancora in vita riuscì ad assicurarsi un notevole successo commerciale. Molto diversa l'atmosfera di "The Middle Years" (1893), dove l'attempato scrittore Dencombe, gravemente malato, riceve una copia del suo ultimo libro e riflette sulle fatiche della letteratura. L'elemento centrale nella complessa costruzione del racconto è il rapporto tra Dencombe - solo e attanagliato dal dubbio sulla sua vita e sull'arte - e il dottor Hugh, suo ammiratore pieno di comprensione e di simpatia. La loro relazione assume una forte valenza simbolica: il dottore incarna, con la sua ammirazione incondizionata per lo scrittore, quel pubblico che fornisce all'artista la rassicurazione che il suo fine è seguire il richiamo dell'arte.
5,90

The Prussian Officer-L'ufficiale prussiano, Wintry Peacock-Il pavone invernale

The Prussian Officer-L'ufficiale prussiano, Wintry Peacock-Il pavone invernale

D. H. Lawrence, Henry James

Libro: Copertina morbida

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2019

pagine: 141

Presentiamo qui due racconti della produzione giovanile di David Herbert Lawrence che già lo affermano quale maestro del modernismo. "The Prussian Officer" (1914) racconta di un rigido ufficiale prussiano che prova una forte attrazione per il suo giovane attendente. L'impossibilità di palesare il suo desiderio si traduce in aggressività e vessazione nei confronti del povero subordinato, costretto alle mansioni più umilianti e sottoposto a continue violenze. La narrazione segue passo passo la progressiva presa di coscienza dell'attendente, che dall'iniziale stupore passa a poco a poco a una rabbia tanto più forte quanto più repressa, finché, in un parossistico crescendo, la situazione si scioglie con una duplice tragedia. Con "Wintry Peacock" (1922) Lawrence ci porta in una landa desolata dell'Inghilterra tormentata da tempeste di neve, dove l'io narrante incontra una giovane donna che gli chiede di tradurle una lettera in francese ricevuta dal marito. È la lettera di una ragazza che comunica all'uomo che il loro bambino è nato da una settimana. L'io narrante fornisce una traduzione falsa, ma qualche giorno dopo trova la donna con il marito in una situazione molto tesa. Finirà con una spiegazione fra l'io narrante e il marito che non chiarisce nulla in modo esplicito, ma mostra l'inferno dei rapporti quotidiani, segnati dalla mancanza d'amore e dai rancori.
5,90

The Three Strangers-I tre sconosciuti, An Imaginative Woman-Una donna di immaginazione

The Three Strangers-I tre sconosciuti, An Imaginative Woman-Una donna di immaginazione

Thomas Hardy

Libro: Copertina morbida

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2019

pagine: 143

Il primo racconto di Thomas Hardy qui presentato, "The Three Strangers" (1883), costituisce una sorta di godibilissimo divertissement, insolito nella produzione dell'autore. Una casa isolata nella campagna inglese; una sera di pioggia torrenziale: è questa l'ambientazione della festa danzante data da un pastore per il battesimo della figlia. Durante la serata bussano però, uno dopo l'altro, tre viandanti fradici in cerca di riparo: il primo, di poche parole, si accontenta di asciugarsi vicino al camino e fumare la pipa; il secondo, molto più chiassoso e incline alle bevute, intona una canzone con cui rivela di essere un boia che deve impiccare un ladro di pecore; il terzo dà segni di grande agitazione e fa dietrofront chiudendosi la porta alle spalle. Si innesca così una girandola di eventi e di equivoci che riguardano un evaso, con alcune ben costruite "sorprese" finali. Il secondo racconto, "An Imaginative Woman" (1893), ruota invece attorno ai temi-cardine dell'ispirazione di Hardy, segnata da un pessimismo senza luce di razionalità o progresso. La protagonista è Ella Marchmill, giovane moglie e madre, fanatica della letteratura e autrice di modeste poesie. Durante una vacanza, però, Ella si infatua di un poeta di una certa notorietà, che non riesce mai a incontrare ma che si illude di conoscere leggendone i libri e vivendo nelle sue stanze. Quando apprende da un giornale che il poeta si è ucciso, Ella si convince di essere la donna che avrebbe potuto salvarlo, e ha inizio la rovina...
5,90

Lady Ferry-Lady Traghetto, A Winter Courtship-Un corteggiamento invernale

Lady Ferry-Lady Traghetto, A Winter Courtship-Un corteggiamento invernale

Sarah Orne Jewett

Libro: Copertina morbida

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2019

pagine: 119

Presentiamo qui due racconti di Sarah Orne Jewett che, come gran parte della sua produzione, sono ambientati nel Maine, patria della scrittrice. Della protagonista di "Lady Ferry" nessuno sa niente. È stata chiamata così perché un giorno si presentò, già vecchissima, al traghetto fluviale antistante la casa di campagna di Agnes e del fratello Matthew, dicendo che lì avevano abitato dei suoi parenti, e i due, impietositi dal suo smarrimento, l'avevano accolta. Marcia, l'io narrante, passa un'estate da bambina dai cugini Agnes e Matthew: tutto per lei si svolge intorno al rapporto speciale con la vecchia signora, considerata innocuamente pazza. Lady Traghetto, infatti, afferma di essere l'unica persona al mondo che non morirà mai... A poco a poco il racconto si colora di venature soprannaturali e, anche se il finale metterà le cose a posto, nel lettore rimarrà uno sconcerto simile a quello della bambina. "A Winter Courtship" racconta l'incontro tra Jefferson Briley, anziano vedovo che svolge il servizio postale fra due paesini del Maine, e la signora Fanny Tobin, vedova anche lei anziana, che un giorno sale sulla vettura del signor Briley. Nello stentato dialogo intessuto di ordinarie malinconie, fra i due si crea una soffusa atmosfera crepuscolare e nelle sette miglia del viaggio, reso molto lento dall'età avanzata della giumenta, accadrà qualcosa che cambierà per sempre il resto delle loro esistenze: un adeguarsi in fondo lieto alle dolci regole di un mondo felice.
5,90

The heathen-Il pagano-The mexican-Il messicano

The heathen-Il pagano-The mexican-Il messicano

Jack London

Libro: Copertina morbida

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2017

pagine: 143

Nel 1907 Jack London si imbarca per i mari del Sud: da questo viaggio trae il racconto "The Heathen" (1908), centrato sull'amicizia fra Charley, mercante di perle americano, e Otoo, indigeno di Bora Bora, unico pagano rimasto fra i suoi compaesani più o meno violentemente evangelizzati. I due solidarizzano durante il naufragio di una goletta: solo Charley e Otoo riusciranno ad arrivare a riva, e per diciassette anni non si separeranno mai. Sebbene Charley decida di associare alle sue lucrose attività Otoo, questi continuerà a chiamarlo "padrone", senza nulla chiedere e dando sempre tutto, fino al sacrificio estremo. L'altro racconto qui presentato è "The Mexican" (1911), scritto in presa diretta sullo scoppio della rivoluzione messicana: in quello stesso anno, infatti, Francisco Madera rovescia la dittatura di Porfirio Diaz, dando inizio a un turbine di guerre civili protrattosi fino al 1924. London è dalla parte della Junta dei cospiratori e le fornisce un eroe narrativo: Felipe Rivera, un diciottenne coperto di miseri stracci, che svolge le mansioni più umili pur di sostenere la rivoluzione. Ma il ragazzo, all'insaputa dei suoi capi, tira di boxe ed è anche piuttosto bravo: devolve cosi tutti i suoi guadagni alla Junta, e sebbene il suo comportamento desti molti sospetti, i rivoluzionari hanno troppo bisogno di soldi per guardare per il sottile.
4,90

Giorgio Kienerk e il simbolismo in Toscana

Giorgio Kienerk e il simbolismo in Toscana

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2013

pagine: 142

Prendendo le mosse da un convegno tenutosi al Museo Giorgio Kienerk di Fauglia nel 2009, "Giorgio Kienerk e il Simbolismo in Toscana" mette a fuoco per la prima volta con organicità e con un taglio interdisciplinare (attraverso le arti, la filosofia, la letteratura, il cinema) il contributo della Toscana al complesso dibattito sul Simbolismo nazionale e internazionale, attraverso fondamentali luoghi di confronto come la Biennale di Venezia. Partendo dalla figura di Giorgio Kienerk il volume segue le tante strade imboccate da artisti di nascita toscana, o che con Firenze e la Toscana hanno intrecciato rapporti di vicinanza, per superare i principi veristi: dal paesaggio "stato d'animo" degli anni Ottanta dell'Ottocento, attraverso il Divisionismo, fino al Simbolismo idealista che attorno al 1900 dà forma alle tensioni irrazionalistiche della società umbertina, attratta dallo spiritualismo e dalla teosofia.
10,50

The Jelly-bean-Jelly bean-The curious case of Benjamin Button-Il curioso caso di Benjamin Button

The Jelly-bean-Jelly bean-The curious case of Benjamin Button-Il curioso caso di Benjamin Button

Francis Scott Fitzgerald

Libro: Copertina morbida

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2017

pagine: 167

Presentiamo qui due racconti di Francis Scott Fitzgerald raccolti in "Tales of the Jazz Age" (1922). La storia di "The Jelly-bean" (1920) si svolge a Tarleton, sonnacchiosa cittadina di fantasia della Georgia, in bilico tra la stanca fedeltà alle tradizioni del Sud e le incalzanti trasformazioni della nuova America dei Roaring Twenties, vivace, dinamica, spensierata. Qui Jim Powell, detto Jelly-bean, un perdigiorno locale di buona ma decaduta famiglia, simpatizza con l'affascinante Nancy Lamar, che sogna una vita lussuosa e raffinata in Inghilterra. Tra i fumi dell'alcol e la foga del gioco d'azzardo sembra nascere un flirt tra i due, ma il "mollaccione" va incontro a uno scacco definitivo. "The Curious Case of Benjamin Button" (1921) è la storia surreale di un neonato che nasce settuagenario, non solo nelle sembianze e negli acciacchi, ma anche nelle attitudini e nei passatempi. Benjamin Button, con il suo percorso vitale alla rovescia, incarna un tema caro a Fitzgerald: la dicotomia tra le promesse della giovinezza e le delusioni dell'età matura, ossia il tema dell'illusione e della fragilità dell'American Dream, di cui gli scrittori della Lost Generation avvertivano gli scricchiolii ancor prima della Grande Depressione.
4,90

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