Libri di Edoardo Amato
Governare lo sviluppo sostenibile nelle città metropolitane. Il caso di Firenze
Edoardo Amato, Andrea Lippi, Maria Camilla Fraudatario
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 148
Come rendere lo sviluppo sostenibile un fatto concreto e reale nelle comunità locali? Il volume risponde alla domanda attraverso interventi coordinati e coerenti che integrano potenzialità e rischi collegati agli obiettivi e ai target dell'Agenda 2030. Per raggiungere lo scopo si propone la costruzione di una dashboard denominata “Comunità sostenibili” contenente i dati territoriali riferiti ai suddetti obiettivi e target in modo che i decisori pubblici possano modellare politiche tagliate su misura sui bisogni e sulle risorse di quel territorio. Ciò viene fatto adottando come unità di analisi la città metropolitana, ossia il livello di governo che meglio riassume la complessità dello sviluppo sostenibile, nel caso di studio di Firenze, offerto come esempio rappresentativo e potenziale modello per altre esperienze. Attraverso l'itinerario della monografia, il lettore conoscerà ragioni e logiche della localizzazione dell'Agenda 2030 dell'ONU, strategie e basi di dati sulle quali la dashboard è stata costruita e, infine, una proiezione sul caso della città metropolitana fiorentina quale esempio di politica integrata di sviluppo sostenibile.
Italian lobbying: rappresentare gli interessi nazionali a Bruxelles. Le relazioni nello spazio di coordinamento italiano
Edoardo Amato
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2025
pagine: 176
Complessità e competizione caratterizzano sempre di più il processo decisionale europeo. Gli Stati membri esercitano un ruolo chiave, ma condividono la capacità di incidere con diversi attori, interni ed esterni. Il concetto di Spazio Nazionale di Coordinamento descrive un'area di intermediazione per proteggere gli interessi nazionali, attraverso pratiche di coordinamento informali e network flessibili. Questo libro esamina il ruolo degli attori italiani a Bruxelles, approfondendo le relazioni che i gruppi di interesse nazionali intrecciano con i decisori istituzionali, sfruttando la nazionalità comune per consolidare influenze e migliorare la cooperazione nelle politiche europee.