Libri di Elena Bindi
Piero Calamandrei. Dagli anni senesi all'attuazione della Costituzione (1920-1956)
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 288
Introduzione di Francesco Frati.
Processo e democrazia. Le conferenze messicane di Piero Calamandrei
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2019
pagine: 360
La democrazia a juicio. Estudio comparativo de la jurisprudencia del TEPJF en el proceso electoral 2017-2018
Elena Bindi, Tania Groppi, Andrea Pisaneschi
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2019
pagine: 233
Sanzioni Consob e Banca d’Italia. Procedimenti e doppio binario al vaglio della Corte europea dei diritti dell'uomo
Elena Bindi, Andrea Pisaneschi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: X-296
Quando fu approvata la l. n. 689 del 1981, che stabiliva i principi generali relativi alle sanzioni amministrative conseguenza di procedimenti di depenalizzazione, la sanzione minima indicata era di 12 mila lire mentre la sanzione massima era determinata in 20 milioni di lire (circa 10 mila euro). Se non si può parlare di sanzioni “bagatellari” trattandosi di indicazioni economiche risalenti a quasi quaranta anni orsono, si trattava tuttavia di sanzioni di modesta entità. Molto favorevole era anche il pagamento in misura ridotta (terza parte del massimo o il doppio del minimo edittale). Il sistema si basava sull’atto di accertamento effettuato dalla Pubblica Amministrazione che ricostruiva il fatto (valido sino a querela di falso) e sull’opposizione all’ordinanza ingiunzione che apriva un processo ordinario. Su questa base, negli anni, si era formata una corposa giurisprudenza tendente ad escludere per questo tipo di sanzioni le garanzie del diritto penale, sia in relazione al procedimento di irrogazione che in relazione ai corollari sostanziali (divieto di retroattività, retroattività in mitius). Questa giurisprudenza era logica stante la sostanziale diversità, in termini di afflizione personale, di quelle sanzioni amministrative rispetto alle sanzioni penali. Oggi bisogna prendere atto che lo scenario è totalmente cambiato. Le sanzioni amministrative pecuniarie in materia finanziaria irrogate da Consob e Banca d’Italia sono elevatissime. Più avanti nel testo si farà l’esempio di un caso di depenalizzazione di un illecito punito con la previsione di una sanzione amministrativa sino a 15 milioni di euro con confisca per equivalente, rispetto ad una pena con massimo edittale di 2 anni di reclusione (che quindi normalmente beneficia della sospensione condizionale).
Il capo dello Stato: notaio o sovrano?
Elena Bindi, Mario Perini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XVII-187
Nella storia dell'uomo, ogni sistema sembra avere avuto un vertice del sistema politico che, pur tenendo conto di alcune e fin troppo note eccezioni, nella maggior parte dei casi ha coinciso con una persona fisica, quale che possa essere stata la durata temporale del suo mandato. In molti casi, le principali trasformazioni che hanno avuto luogo in uno Stato hanno proprio interessato la posizione ed i poteri del suo capo al punto che, si potrebbe dire, l'evoluzione nel tempo dei poteri che ad esso vengono riconosciuti consente una messa a fuoco dell'evolversi di tutta la forma di governo. Sulla base di queste considerazioni, si è tentato di tracciare l'evoluzione subita dal Capo dello Stato in Italia, per comprendere come la nostra forma di Stato e quella di governo si siano sviluppate dal 1848 ad oggi.
La garanzia della costituzione. Chi custodisce il custode?
Elena Bindi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2010
pagine: XIX-159
Senza una Corte costituzionale, a cosa si ridurrebbe la Costituzione? Senza un contropotere alla potenza del numero, cosa rimarrebbe del patto fondante la Repubblica? Senza un custode che garantisca il rispetto delle regole del gioco e assicuri la tutela dei diritti, quali sarebbero i contrappesi alla forza della maggioranza, legittimata dal voto popolare? Ma se il garante della Costituzione deve essere esterno ai poteri democraticamente legittimari, su cosa fonda la propria legittimazione? Infine, se è il custode che non rispetta le regole del gioco, chi custodisce il custode? Per dare risposta a queste domande, il libro racconta una breve storia di quello che l'organo di giustizia costituzionale ha rappresentato nel quadro istituzionale dell'Italia repubblicana in più di cinquanta anni di attività, attraverso un excursus giurisprudenziale che si articola in alcuni snodi fondamentali quali il rapporto tra Corte e magistratura e tra Corte e Parlamento, il ruolo della Corte nella veste di arbitro dei conflitti di attribuzione e il dialogo con le Corti dell'integrazione europea.