Libri di Elisabetta Mengaldo
Retorica e polemica nel «Capitale» di Marx
Elisabetta Mengaldo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 144
Questo saggio esplora il "Capitale" nella sua dimensione poetica e retorica, rivelando come le sofisticate qualità letterarie contribuiscano in modo decisivo all'impianto filosofico e teorico dell'opus magnum di Marx. Lo studio indaga le svariate strategie del discorso critico e polemico marxiano, quali l'invettiva personale, la complessa rete intertestuale prodotta dalle molte citazioni e gli inserti narrativi impiegati a scopo polemico.
Preparare la venuta degli dei. Wagner e i media senza dimenticare i Pink Floyd
Friedrich Kittler
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2013
pagine: 156
Con acume irriverente e dottrina inattaccabile, il più creativo e radicale teorico dei media degli ultimi anni discute il potere dionisiaco della musica, partendo da Wagner e accompagnandoci in un viaggio zigzagante e visionario che lambisce le coste meno esplorate della Grecia antica per approdare alle radici paniche del rock. In un discorso capace di mescolare con spregiudicata profondità le narrazioni e i saperi più disparati - da Pynchon a Saffo, da Lacan alla musica della "British Invasion", da Heidegger alle innovazioni tecniche della Seconda guerra mondiale - Kittler racconta le peripezie sonore dell'eterno ritorno dell'arcaico nelle moderne società di massa. Due saggi e una lunga conferenza che sono un atto di oltranzistica devozione alla bellezza. Una spericolata incursione nella musica come tecnologia dell'estasi.
L'ultimo oro di stelle cadute. Evoluzione e strutture nella lirica di Trakl
Elisabetta Mengaldo
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2009
pagine: 320
Poetica e retorica del discorso scientifico nelle letterature europee dell'età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2023
Il progetto di ricerca che ha dato origine a questo volume prendeva le mosse da un duplice assunto. Non solo è lecito chiedersi se e in che misura alcuni testi scientifici partecipino anche del vasto mondo della letteratura; è altresì opportuno indagare quali dimensioni del discorso scientifico della modernità - e attraverso quali forme di rappresentazione e quali strategie retoriche - entrano in gioco in testi di scrittori che a vario titolo sono stati vicini alle pratiche e ai discorsi scientifici della loro epoca. Già Hans Blumenberg osservava come retorica e scienza sperimentale siano meno distanti l’una dall’altra di quanto si crede comunemente: entrambe affondano le proprie radici in un’intrinseca insicurezza e devono perciò limitarsi a un approccio euristico alla conoscenza e accontentarsi di risultati incerti e contingenti. Esse sono accomunate dal tentativo di costruire un’evidenza che non possediamo ancora e di aggirare così la costitutiva insicurezza epistemologica propria della modernità.