Libri di Erich Neumann
Jung e Neumann. Psicologia analitica in esilio. Il carteggio 1933-1959
Carl Gustav Jung, Erich Neumann
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2019
pagine: 449
Le lettere tra Jung e Neumann confermano l'enorme stima di Jung per il suo allievo. Il carteggio accompagna in lui due metamorfosi parallele. Ebreo berlinese perseguitato, Neumann rinacque come un fondatore culturale in Israele; contemporaneamente si trasformò da apprendista in interlocutore di Jung. La profondità dei suoi scritti lo rivela come un terzo potenziale pilastro della psicoanalisi dopo Freud e Jung: ma la morte a 55 anni gli ha impedito di realizzare tutti i suoi potenziali. Le sue lettere sono radiografie dell'inconscio collettivo e pronosticano sia le catastrofi dell'Europa sia le tensioni che avrebbero percorso lo stato d'Israele. Il carteggio si interruppe nel 1940. Quando riprese nel 1945 Neumann si era rinnovato attraverso una solitaria autoanalisi. In questo periodo abbozza teorie che unificano psicologia, antropologia, teologia; e descrive il rapporto tra l'evoluzione della psiche individuale e quella collettiva. Molti suoi scritti attendono ancora di esser pubblicati.
Henry Moore e il suo immaginario archetipico
Erich Neumann
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2012
pagine: 187
Pubblicato nel 1962 da Boringhieri, e da tempo esaurito, il saggio di Erich Neumann su Henry Moore è un classico dell'approccio all'arte e all'inconscio creativo, alla luce della psicologia analitica. Questo libro - pubblicato per la prima volta dalla Bollingen Foundation negli Sati Uniti nel 1959, tradotto da un inedito dal titolo "Henry Moore und der Achetyp des Weiblichen" (H. Moore e l'archetipo del femminile), raccoglie gli studi e le osservazioni sul lavoro artistico del grande scultore che, all'epoca della pubblicazione aveva quasi 60 anni ed era nel pieno della sua maturità artistica. Due potenti motivi hanno caratterizzato l'arte di Moore: il suo profondo interesse per il "femminino" - per ben quattro decenni è raro trovare una sua opera che non sia dedicata alla donna e alle costanti archetipiche della femminilità - e l'evoluzione da forme più o meno prossime a un figurativo naturale, a forme semi-astratte. I due principi correlati di contenuto e forma stanno alla base delle considerazioni di Neumann e delle sue interpretazioni. Le opere di Moore ruotano attorno alle figure della donna sdraiata, della madre e del bambino. Solo nelle ultime si profila la presenza di un soggetto maschile. Tendenza questa che rimarrà tale anche negli anni successivi a questa pubblicazione, durante i quali, Moore apre anche a raffigurazioni che includono accanto alla donna (la madre), l'uomo (il padre) e il bambino, orientandosi così verso la rappresentazione della totalità.
Psicologia del profondo e nuova etica
Erich Neumann
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2005
pagine: 140
Questo libro sfida le analisi effimere e arriva a noi messo alla prova da sessant'anni durante i quali davvero "tutto è cambiato": la verifica del tempo non ne diminuisce il valore, anzi lo esalta. Sembra che Erich Neumann, allievo di Carl G. Jung, emigrato in Israele per sfuggire al nazismo, abbia guardato i decenni che sarebbero seguiti alla guerra mondiale e abbia diagnosticato il nostro presente. L'anno in cui queste pagine furono pubblicate, il 1948, è l'anno della "Dichiarazione dei diritti universali dell'uomo" alle Nazioni Unite e della fondazione dello Stato d'Israele e della guerra contro gli stati arabi che ne volevano impedire la nascita.
Amore e Psiche. Un'interpretazione nella psicologia del profondo
Erich Neumann
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1989
pagine: 150
La grande madre. Fenomenologia delle configurazioni femminili dell'inconscio
Erich Neumann
Libro: Libro rilegato
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1981
pagine: 388
La psicologia del femminile
Erich Neumann
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 164
In questo volume Neumann ha raccolto, ampliato e rielaborato tre saggi centrati sulla psicologia del femminile che si integrano a vicenda e formano una trattazione d’insieme di questo specifico argomento. L’idea che guida questo lavoro è che nella coscienza occidentale predominano un sistema di valori unilaterale maschile-patriarcale e una fondamentale ignoranza della specificità e diversità della psicologia femminile; tale situazione ha contribuito in modo profondo e decisivo a determinare la crisi in cui si dibatte la nostra epoca. Risulta dunque indispensabile una rivalutazione della psicologia del femminile e una nuova comprensione del suo carattere specifico e differenziato, e ciò è indispensabile non solo alla sanità psichica del singolo individuo, ma anche al collettivo. Se il femminile vuole capire se stesso, ma anche se il mondo maschile-patriarcale malato di un’unilateralità ipertrofica vuole guarire, è necessario riscoprire quella ‘diversità’ della psiche femminile. La psicologia analitica ha riconosciuto che nell’inconscio dell’uomo è presente e attivo un femminile, e nella donna è presente e attivo un maschile. Per la comprensione di tutti i problemi relazionali è necessaria una psicologia del profondo del femminile che tenga conto di queste nuove conoscenze; essa renderebbe anche possibile all’uomo e alla donna una più completa comprensione di se stessi.
Storia delle origini della coscienza
Erich Neumann
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 424
Dopo l'opera di Jung, il maggior contributo alla psicologia analitica è forse costituito dai lavori di E. Neumann, di cui il volume qui tradotto costituisce una summa. Il grande passo avanti che Neumann vuole compiere è la costruzione di una teoria evolutiva della coscienza in cui la storia dello sviluppo psichico individuale coincida con la storia dello sviluppo psichico collettivo dell'umanità, in quanto entrambe percorrono comuni stadi archetipici. L'enorme difficoltà del compito consiste nel fatto che, per la definizione stessa della nozione di archetipo, pare impossibile individuare una dimensione evolutiva, 'prima-dopo', nel mondo archetipico. Ma alla fine di questo libro la nuova concezione apparirà molto convincente e dettagliatamente sostanziata da un'impressionante mole di materiale, proveniente da ogni campo dello scibile, e analizzato da Neumann con quell'aderenza al fatto e quel profondo contatto col moto dialettico del reale che caratterizzano le massime imprese ermeneutiche dell'umanità. L'approccio all'analisi che emerge da queste pagine è fondamentalmente teorico e filosofico, ma questo non deve far pensare al lettore che la dimensione clinica non abbia posto nell'analisi di Neumann. Essa ne costituisce la necessaria controparte, che Neumann non esplicita, ma si limita a ricordare in vari punti.
Jung e Neumann. Psicologia analitica in esilio. Il carteggio 1933-1959
Carl Gustav Jung, Erich Neumann
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2016
pagine: 448
Le lettere tra Jung e Neumann confermano l'enorme stima di Jung per il suo allievo. Il carteggio accompagna in lui due metamorfosi parallele. Ebreo berlinese perseguitato, Neumann rinacque come un fondatore culturale in Israele; contemporaneamente si trasformò da apprendista in interlocutore di Jung. La profondità dei suoi scritti lo rivela come un terzo potenziale pilastro della psicoanalisi dopo Freud e Jung: ma la morte a 55 anni gli ha impedito di realizzare tutti i suoi potenziali. Le sue lettere sono radiografie dell'inconscio collettivo e pronosticano sia le catastrofi dell'Europa sia le tensioni che avrebbero percorso lo stato d'Israele. Il carteggio si interruppe nel 1940. Quando riprese nel 1945 Neumann si era rinnovato attraverso una solitaria autoanalisi. In questo periodo abbozza teorie che unificano psicologia, antropologia, teologia; e descrive il rapporto tra l'evoluzione della psiche individuale e quella collettiva. Molti suoi scritti attendono ancora di esser pubblicati.