La Biblioteca di Vivarium
Il silenzio delle sirene. Se il maschile non ascolta il canto. Dal romanico al gioco della sabbia
Iolanda Stocchi
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2019
pagine: 282
Il gioco della sabbia nella terapia con i bambini
Iolanda Stocchi
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2018
pagine: 232
"Perché un libro sul Gioco della Sabbia con i bambini? Perché tutti noi, in qualche modo, ci portiamo dentro un bambino che è stato ferito perché non ha incontrato lo sguardo giusto che gli ha permesso di esistere. Questo libro nasce dal desiderio di parlare del Gioco della Sabbia - una pratica terapeutica junghiana che si fonda sulla funzione di autoguarigione dell'inconscio attraverso la produzione di immagini e il ruolo creativo delle mani - e della sua importanza terapeutica sia con i bambini, sia con gli adulti. L'immagine infatti anticipa e trova soluzioni. L'immaginazione è il processo e il contenitore. Mi sono sempre chiesta che cosa sentiamo quando guardiamo. Penso che la dimensione del vedere sia molto vicina a quella del sognare. Guardare è sognare? La questione dello Sguardo è oggi di grande rilevanza, non solo nell'ambito psicoanalitico, ma più in generale in quello antropologico e culturale. Il mio approccio al Gioco della Sabbia si avvale di molteplici sguardi e letture, in una sorta di montaggio-collage che aiuterà a guardarlo in un'altra luce e a vederne anche la sua grande attualità poiché il nostro tempo è dominato sia dall'ipertrofia della parola sia da immagini idolatrate o, al lato opposto, immagini spazzatura. Qual è allora lo Sguardo adeguato per comprendere e ri-velare quella misteriosa necessità della psiche di oggettivarsi nei sogni, nelle immagini, nell'arte? Abbiamo necessità della Pazienza dello Sguardo".
Van Gogh. Il buio che si fa luce
Saverio Falcone
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2017
Itinerari postjunghiani. Appunti per una psicologia della complessità
Enzo V. Trapanese
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2016
Eventi psicotici di un narcisista. Una ipotesi di clinica junghiana contemporanea
M. Maddalena Pessina
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2011
pagine: 336
«...Quello che ho voluto narrare in questo lavoro (identificabile come presentazione di un caso clinico) è in realtà la narrazione del percorso di una Coppia Analitica. Coppia intesa proprio così, come la intende Jung, secondo il modello fornito dallo schema della "coppia incrociata": la coscienza del paziente - la coscienza dell'analista; l'inconscio del paziente - l'inconscio dell'analista e tutte le loro altre relazioni possibili (Jung), le loro identificazioni incrociate (Winnicott). (...) È il prodursi attraverso il tempo di questa coppia (...) che ha indotto e via via ispirato una attitudine sempre insatura e la necessità di una "pazienza" (Bollas) per il mantenimento di quella apertura ermeneutica che è lo specifico dello Jung più moderno e più produttivo ancora tutto da riscoprire e da rinominare. (...) Il tono della mia ricerca clinica, invero, prende le mosse da questo modo di intendere il pensiero junghiano, da questo modo di viverlo poi nella clinica, come luogo di "processo aperto" che si interroga sui propri fondamenti, senza voler possedere un modello assoluto nel quale identificarsi; ma che è capace di trasformarlo "inventandolo" (invenio) via via, nel procedere del processo» (dall'Appendice dell'autrice).
La perdita. Lutti e trasformazioni
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2011
pagine: 248
Un libro di ampio respiro, culturale e non solo psicoanalitico sul tema della perdita. Il comune denominatore di una panoramica così eterogenea che il testo offre è rappresentato dall'esperienza da cui origina ogni singola voce: toccanti testimonianze che nascono dalla vita di ciascun autore e si pongono come fondamento essenziale e necessario per radicare in profondità una riflessione sulla perdita. Sentire e pensare la perdita; il confronto con il dolore e il valore della condivisione; l'elaborazione della perdita e la sua traduzione in un linguaggio artistico e poetico - nel libro, tutti questi nuclei confluiscono liberamente al centro di un'area comune i cui vertici ideali si basano sui concetti della perpetua trasformazione, del transfert, della creatività.
Jung e il postmoderno. L'interpretazione della realtà
Christopher Hauke
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2011
pagine: 464
Gli scritti psicologici di Jung e dei post-junghiani vengono troppo spesso ignorati perché considerati anacronistici, arcaici e mistici. In Jung e il postmoderno, Hauke contesta tutto ciò, affermando che la psicologia junghiana ora è più importante che mai, non solo perché può essere una risposta alla modernità, ma può fornire una critica ai valori della modernità e dell'Illuminismo, in linea con la critica postmoderna alla cultura contemporanea. Dopo avere introdotto gli junghiani ai temi postmoderni presenti in Jameson, Baudrillard, Jencks e Foucault, l'autore introduce i postmoderni alla critica culturale di Jung e ai dibattiti post-junghiani su rappresentazione, individuazione, coscienza, e sulle alternative al razionalismo illuministico. L'autore propone anche un approccio del tutto nuovo ad argomenti quali l'isteria e il corpo, Jung e Nietzsche, l'architettura e l'affetto, la "morte" del soggetto, la scienza postmoderna e la sincronicità, nonché alla psicosi e ai "razionalismi" alternativi. Jung e il postmoderno è una lettura importante per chiunque sia interessato alla cultura contemporanea, non soltanto per gli junghiani e per altri psicoterapeuti desiderosi di esplorare l'importanza sociale della loro disciplina, ma per chiunque si interroghi su dove stiamo andando in questi tempi postmoderni.
La vita logica dell'anima. Verso una nozione rigorosa di psicologia
Wolfgang Giegerich
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2010
pagine: 496
Indice: Prefazione. 1. "Vietato l'ingresso!" L'accesso alla psicologia e lo stile del discorso psicologico. 2. Perché Jung? 3. Jung: il radicamento nella Nozione. 4. Junghiani: immunità alla Nozione. L'eredità persa. 5. La psicologia archetipica, ovvero: critica all'approccio immaginale. 6. Atteone e Artemide: la rappresentazione figurativa della Nozione e l'interpretazione (psico-)logica del mito. 7. Questioni conclusive. Bibliografia.
Isteria e pensiero teatrante. Una lettura junghiana dell'isteria maschile/femminile
Bruno Meroni
Libro
editore: La Biblioteca di Vivarium
anno edizione: 2010
pagine: 208
Da tempo tra gli psicoanalisti è in atto un ritorno di interesse nei confronti dell'isteria e delle sue polimorfe manifestazioni. Appare evidente che, incurante della maggiore o minore attenzione che le si dedica, e delle relative varianti classificatorie, la presenza dell'isteria affiora continuamente nel disagio psichico di persone che chiedono aiuto all'analisi. Un approccio junghiano offre al modo di considerarla e renderla vivibile una visuale innovativa. In accordo con la concezione che Jung ha dell'inconscio, l'essenza dell'isteria - naturalmente dionisiaca prima che alienante e patologica - può essere considerata alla stregua di un meccanismo di difesa dell'Io, indipendentemente da sesso o genere; non va dimenticato che secondo Glen O. Gabbard certi clinici ancora usano l'espressione "maschio isterico" come un ossimoro. Nella valutazione junghiana il mito di Dioniso, con le molte derive simboliche in cui è tutt'oggi rintracciabile (si pensi ai rave party), può offrire una preziosa guida alla comprensione e alla cura della patologia isterica. Dioniso, il più psichiatrico degli dei greci, è il grande conciliatore degli opposti, è l'equilibratore degli scompensi provocati quando, per scelta o per necessità, diventiamo troppo unilaterali, troppo irrigiditi e sopraffatti dallo sforzo di dominare il contesto. Assieme alla riproposta del dionisiaco, queste pagine presentano un apporto inedito per la comprensione dell'isteria.