Libri di Ernst Mach
Perché l'uomo ha due occhi?
Ernst Mach
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 60
Nella seconda metà dell'Ottocento, il fisico e filosofo Ernst Mach, allora giovane professore alle università di Graz e Praga, organizza una serie di lezioni di "scienza popolare" rivolte a un pubblico non specialistico né accademico, perlopiù femminile. Tra i temi proposti, spiccano per interesse e originalità le riflessioni sui concetti di simmetria, armonia e prospettiva, considerati secondo una lettura epistemologica in cui le intuizioni filosofiche si confrontano con l'osservazione empirica dei processi naturali. Attraverso esempi presi non solo dall'arte, dalle scienze e dalla storia, ma anche dalla vita quotidiana, Mach riesce a spiegare con ragionamenti scorrevoli e un linguaggio chiaro e diretto questioni classiche della tradizione filosofica e scientifica legate alla percezione visiva e all'esperienza spazio-temporale. L'uomo, insegna Mach, deve tendere a una comprensione razionale della realtà che lo circonda, senza mai perdere la consapevolezza, però, di essere una piccola parte del tutto.
Conoscenza ed errore. Abbozzi per una psicologia della ricerca
Ernst Mach
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 350
L'epistemologia di Mach è stata a lungo considerata sia da grandi scienziati (Planck, Einstein), sia da filosofi e politici di rilievo (Popper, Lenin). L'espressione di un empirismo induttivistico ingenuo e di un sensismo fenomenistico simile all'idealismo di Berkeley. La critica recente ha contestato la fondatezza di questa interpretazione tradizionale ridefinendo l'immagine di Mach in profondità. Nell'opera qui riproposta, un vero e proprio classico della filosofia della scienza dal quale hanno attinto estimatori e detrattori. Mach si cimenta in un'analisi dell'impresa scientifica libera da sistematizzazioni affrettate e da arcaici filosofemi. Il quadro delineato, ricco di vividi esempi, sottolinea con uguale forza tanto il ruolo dell'esperienza e delle procedure induttive quanto quello del pensiero razionale e dell'intuizione creatrice, tanto il valore dell'acquisizione conoscitiva quanto quello dell'errore fruttuoso. Nella cornice generale del suo "scetticismo incorruttibile" e antimetafisico, Mach dà il massimo rilievo alla ricognizione storico-critica del significato delle ipotesi e delle teorie e agli aspetti economico-biologici delle leggi e del mutamento scientifici. Né mancano osservazioni di grande attualità sull'insegnamento delle scienze, i rapporti tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, i pericoli di un dissennato sfruttamento delle risorse energetiche del nostro pianeta.
L'evoluzione della scienza. Nove «lezioni popolari»
Ernst Mach
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2010
pagine: 200
Le "lezioni popolari" organizzate dall'università di Vienna erano corsi di divulgazione rivolti alle classi lavoratrici. Queste iniziative si diffusero anche al di fuori di Vienna ed ebbero un enorme successo, tanto che in alcuni paesi della Bassa Austria il numero dei partecipanti alle conferenze raggiunse i due terzi della popolazione. Ernst Mach fu uno dei più grandi divulgatori scientifici del suo tempo. Le sue "lezioni popolari" ebbero un tale successo che vennero pubblicate più volte, a partire dal 1895 fino agli anni Venti, nelle più importanti lingue. In questo volume ne vengono proposte nove, i cui temi sono connessi alla concezione evoluzionistica della conoscenza scientifica, profondamente influenzata dalla lezione di Darwin e di Hume. Mach anticipò molti aspetti dell'epistemologia evoluzionistica, in particolare la convinzione che la conoscenza sia una manifestazione della natura organica. Le sue lezioni furono un capolavoro della prosa scientifica in lingua tedesca e vennero profondamente apprezzate da uomini come Einstein e Musil. Le nove "lezioni popolari" di questo volume sono precedute da un'ampia introduzione del curatore e da una prefazione di Telmo Pievani.
La meccanica nel suo sviluppo storico-critico
Ernst Mach
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1992
pagine: 512
Perché l'uomo ha due occhi?
Ernst Mach
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 54
Nella seconda metà dell'Ottocento, il fisico e filosofo Ernst Mach, allora giovane professore alle università di Graz e Praga, organizza una serie di lezioni di "scienza popolare" rivolte a un pubblico non specialistico né accademico, perlopiù femminile. Tra i temi proposti, spiccano per interesse e originalità le riflessioni sui concetti di simmetria, armonia e prospettiva, considerati secondo una lettura epistemologica in cui le intuizioni filosofiche si confrontano con l'osservazione empirica dei processi naturali. Attraverso esempi presi non solo dall'arte, dalle scienze e dalla storia, ma anche dalla vita quotidiana, Mach riesce a spiegare con ragionamenti scorrevoli e un linguaggio chiaro e diretto questioni classiche della tradizione filosofica e scientifica legate alla percezione visiva e all'esperienza spazio-temporale. L'uomo, insegna Mach, deve tendere a una comprensione razionale della realtà che lo circonda, senza mai perdere la consapevolezza, però, di essere una piccola parte del tutto.