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Libri di Evgenij Zamjátin

Noi. Ediz. russa

Noi. Ediz. russa

Evgenij Zamjátin

Libro: Libro in brossura

editore: Massimiliano Piretti Editore

anno edizione: 2022

pagine: 152

8,00

Noi

Noi

Evgenij Zamjátin

Libro: Libro in brossura

editore: Newton Compton Editori

anno edizione: 2021

pagine: 256

Il romanzo che ha ispirato "1984" di Orwell. Pubblicato per la prima volta nel 1924, ma bandito dalla censura sovietica fin dal 1921, questo potente romanzo è diventato il manifesto della letteratura distopica e a lui si sono liberamente ispirati autori come Aldous Huxley e George Orwell. Il protagonista è un ingegnere che si chiama D-503 (tutti gli individui hanno nomi composti da sole sigle), impegnato nella costruzione dell' Integrale , una colossale navicella spaziale destinata a esportare nel cosmo la gloria dello Stato Unico. Noi immagina un futuro in cui il libero arbitrio sia stato abolito e la società rigidamente controllata. Nello Stato Unico, inoltre, gli edifici sono interamente in vetro, in modo che la vita quotidiana dei cittadini possa essere costantemente controllata: la somiglianza con i temi di 1984 di George Orwell non è casuale, perché Orwell conosceva bene il libro di Zamjatin e si deve a lui la sua prima traduzione in inglese.
5,90

Racconti

Racconti

Evgenij Zamjátin

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 324

Dal dirompente esordio nella Russia primonovecentesca e prerivoluzionaria di "Provincia" (1912), grottesco quadro del mondo rurale russo, cupo e bigotto, al teso e limpido "L'incontro" (1937), ambientato tra gli emigrati russi a Parigi dopo la rivoluzione d'ottobre: questo volume contiene tredici esempi di come si evolva nel tempo e di quanto sia ricco di sfaccettature l'universo letterario di Evgenij Zamjatin. Tra gli altri, "Isolani", basato sull'esperienza diretta dell'autore a Newcastle, dove nel 1916 e 1917 sovrintese alla costruzione di navi rompighiaccio: tra i testi più celebri dello scrittore, è una pungente satira della società britannica, e più in generale borghese. Ma soprattutto una denuncia delle conseguenze cui si giunge quando l'autorità, qualsivoglia autorità, tenta di disciplinare in modo dittatoriale la vita degli uomini: un tema che anticipa potentemente il capolavoro "Noi". I tredici esempi si aprono e si chiudono con due "pezzi" non propriamente narrativi, "Autobiografia" e "Dietro le quinte": quest'ultimo, in particolare, mostra come scrittura e riflessione sulla scrittura si siano sempre intrecciate nell'opera di Zamjatin con eccezionale coerenza e fa luce sulla sua feconda vocazione al narrare storie.
14,00

Noi

Noi

Evgenij Zamjátin

Libro: Libro rilegato

editore: Fanucci

anno edizione: 2021

pagine: 300

«Nel XXVI secolo, nella visione di Zamjatin, gli abitanti di Utopia hanno perso completamente la loro individualità tanto da essere riconosciuti solo come delle matricole. Vivono in case di vetro (questo è stato scritto prima che la televisione venisse inventata), il che consente alla polizia politica, nota come i 'Custodi', di sorvegliarli più facilmente. Indossano tutti uniformi identiche e un essere umano è comunemente indicato come 'una matricola' o una 'uníf' (uniforme). Vivono di cibo sintetico e la loro solita ricreazione è marciare in file di quattro mentre l'inno dello Stato Unico viene trasmesso attraverso gli altoparlanti. A intervalli prestabiliti sono concesse loro le Ore Personali, per abbassare le tende dei loro appartamenti in vetro. Ovviamente non esiste il matrimonio, anche se la vita sessuale non sembra essere completamente promiscua. Per fare l'amore tutti hanno una sorta di cedola rosa, e il partner con cui trascorrere una delle proprie ore di sesso precedentemente assegnata firma un registro. Lo Stato Unico è governato da un personaggio noto come il 'Benefattore', che viene eletto annualmente da tutta la popolazione, con voto sempre unanime. Il principio guida dello Stato è che la felicità e la libertà sono incompatibili. Nel Giardino dell'Eden l'uomo era felice, ma nella sua follia esigeva la libertà e fu cacciato nel deserto. Ora lo Stato Unico ha ripristinato la felicità rimuovendo la libertà.» (George Orwell)
10,00

Noi

Noi

Evgenij Zamjátin

Libro: Copertina morbida

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2020

pagine: 228

Alla fine del terzo millennio, l'umanità vive in un ordine ideale di assoluta razionalità e privo di conflitti. Le persone hanno un codice numerico e non un nome. Chi si oppone viene eliminato. Quest'armonia forzata viene avvertita da tutti come perfezione e bene, anche dal protagonista D-503, un matematico addetto alla fabbricazione di un'astronave che dovrà esportare su altri pianeti questo modello sociale su base. D-503, che racconta la storia sotto forma di diario, si innamora di una donna che però lo sconcerta per la sua ironia, qualità assente nelle altre donne da lui conosciute. Grazie a lei, potrà conoscere il mondo oltre il Muro Verde abitato dai refrattari all'ordine stabilito ridotti allo stadio di selvaggi.
17,00

Noi

Noi

Evgenij Zamjátin

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 264

È la fine del terzo millennio, l'umanità vive in uno spazio ipermeccanicizzato e socialmente ipercontrollato, chiuso dalla Muraglia Verde. Gli individui non hanno più un nome, sono alfanumeri. Come D-503, ingegnere al lavoro sul progetto dell'Integrale, la nave spaziale destinata a esportare su altri pianeti il perfetto ordinamento politico dello Stato Unico, dove ogni attività è disciplinata, standardizzata e, soprattutto, visibile a chiunque: tutti gli edifici sono di vetro. È proprio D-503 a raccontare la vicenda della ribelle I-330 e del suo piano per dare inizio a una nuova rivoluzione. Scritto tra il 1919 e il 1921, prontamente censurato (uscito in inglese nel 1924, nel 1952 in russo ma a New York, e solo nel 1988 in URSS), "Noi" è il capostipite di tutte le distopie del Novecento, antesignano di "1984" di Orwell e del "Mondo nuovo" di Huxley.
14,50

Nella vecchia Russia-X-La caverna

Nella vecchia Russia-X-La caverna

Evgenij Zamjátin

Libro: Libro in brossura

editore: Urban Apnea

anno edizione: 2019

pagine: 108

Evgenij Ivanovic Zamjatin nasce a Lebedjan', Russia, nel 1884 e muore a Parigi nel 1937. All'età di ventuno anni, durante la Rivoluzione Russa del 1905, viene mandato in esilio, ma tornerà segretamente a Pietroburgo per completare gli studi di Ingegneria Navale. In quegli anni inizia anche la sua produzione letteraria che, grazie a un registro narrativo imponente e vorticoso, gli vale la definizione di “nuovo Gogol” da parte di alcuni critici. Diventa inoltre traduttore delle opere di Jack London e W.G. Wells e fonda il gruppo letterario I Fratelli Serapione. I suoi lavori, sempre più taglienti nella satira contro il regime di Stalin, gli costarono la censura in patria, per la quale chiede di suo pugno l'assoluzione con una lettera “L’autore della presente lettera, condannato alla massima pena, si appella a Voi per commutargli tale pena. [...] Per me come scrittore, essere privato della possibilità di scrivere equivale a una condanna a morte”. La sua opera più famosa, tradotta in tutte le lingue, è "Noi", un romanzo distopico che ha ispirato un intero filone artistico, da George Orwell, a Aldous Huxley, da Any Rand a Kurt Vonnegut, fino ai giorni nostri.
8,00

A casa del diavolo

A casa del diavolo

Evgenij Zamjátin

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2012

pagine: 122

Una guarnigione annoiata al centro di un paesaggio desolato, sentimenti forti e taciuti, violenze esplicite e accettate. A casa del diavolo di E. Zamjatin conduce il lettore attraverso un viaggio infernale - "terrificante", lo definisce il traduttore R. Fontanella -, tra le vicende di un piccolo gruppo di ufficiali di stanza "a casa del diavolo", tra sogni e aspirazioni di civili e il loro scontrarsi con un mondo fatto di volgarità, di superficialità e di morte. Scritto nel 1914 e presto dimenticato, il racconto fonde la crudeltà dei fatti con momenti di intensa poesia. Zamjatin ci riporta alle emozioni più profonde di uomini e di donne destinati a perdere l'originaria purezza e a corrompersi - o arrendersi - in una inarrestabile omologazione verso la bestialità. Il linguaggio è asciutto, ruvido e frammentato.
13,00

Il destino di un eretico

Il destino di un eretico

Evgenij Zamjátin

Libro

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 1988

pagine: 116

5,16

Noi

Noi

Evgenij Zamjátin

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: XIV-236

È la fine del terzo millennio, l'umanità vive in uno spazio ipermeccanicizzato e socialmente ipercontrollato, chiuso dalla Muraglia Verde. Gli individui non hanno più un nome, sono alfanumeri. Come D-503, ingegnere al lavoro sul progetto dell'Integrale, la nave spaziale destinata a esportare su altri pianeti il perfetto ordinamento politico dello Stato Unico, dove ogni attività è disciplinata, standardizzata e, soprattutto, visibile a chiunque: tutti gli edifici sono di vetro. È proprio D-503 a raccontare la vicenda della ribelle I-330 e del suo piano per dare inizio a una nuova rivoluzione. Scritto tra il 1919 e il 1921, prontamente censurato (uscito in inglese nel 1924, nel 1952 in russo ma a New York, e solo nel 1988 in URSS), "Noi" è il capostipite di tutte le distopie del Novecento, antesignano di "1984" di Orwell e del "Mondo nuovo" di Huxley.
12,00

Noi

Noi

Evgenij Zamjátin

Libro: Libro in brossura

editore: Voland

anno edizione: 2013

pagine: 224

"... osserverei come, in tempi di internet, l'invasività dei mezzi di controllo preconizzata dallo scrittore nel 1919-20 rimanga - o torni prepotentemente attuale, specie se coniugata con la lobotomia - non dirò 'televisiva', ma più genericamente 'da schermo' - a cui tutti, chi più o chi meno, siamo sottoposti o ci sottoponiamo. (...) rimarcherei che Noi battezzato e ribattezzato più volte: antiutopia, utopia negativa, distopia o, addirittura, anti-antiutopia - conserva intatto il suo fascino di 'ritratto futuribile' anche qualora lo si svincoli dal contesto che gli era più cronologicamente prossimo - quello della neonata società comunista - e lo si riallacci, per esempio, a istanze di carattere fantascientifico, a noi relativamente vicine..." (Alessandro Niero)
10,00

Noi

Noi

Evgenij Zamjátin

Libro: Copertina morbida

editore: Lupetti

anno edizione: 2007

pagine: 191

"Per annientare il diavolo è permessa, si capisce, qualsiasi alterazione della verità - e così il mio romanzo scritto nove anni prima, nel 1920, è stato presentato come la mia ultima opera. È stata organizzata una persecuzione quale non si è mai avuta nella letteratura sovietica." Tratte dalla lettera che Evgenij Zamjatin (1884-1937) spedì a Stalin nel 1931 nel tentativo di vedersi commutata in esilio quella "privazione della possibilità di scrivere" che pesava sul suo animo come una "pena di morte", queste parole sono la testimonianza della dura censura che colpì "Noi", l'avveniristico e lungimirante atto d'accusa contro la spietata e progressiva diffusione del taylorismo nella società sovietica e la morsa totalitaria in cui la Russia sarebbe rimasta strangolata sotto il regime di Stalin. Nella città di vetro e di acciaio dello Stato Unico gli individui sono ridotti a numeri e vivono nel rigoroso rispetto dell'autorità del Benefattore, garante assoluto di una felicità "matematicamente" calcolata. Non esistono né vita privata né intimità. Le pareti degli edifici sono trasparenti, e anche il tempo dell'amore è scandito da orari e modalità rigorose. Scritto in forma di diario tenuto dal costruttore di una macchina spaziale, l'Integrale elettrico, che avrebbe il compito di esportare in tutto l'universo "il benefico giogo della ragione", "Noi" incarna una delle più sofisticate e lucide anti-utopie della letteratura novecentesca.
14,00

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