Libri di Fabio Martelli
Derzhava. Simboli e percezione del potere nell'impero russo (XVI–XVII secolo)
Fabio Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 772
La parola "Derzhava" e la sfera semantica a essa correlata costituiscono un eccellente punto di partenza per un'analisi del complesso, contraddittorio e plurisecolare processo di costruzione del potere monocratico in Russia. Il volume, pur rinviando ad alcune fasi del periodo precedente, si concentra sulle dinamiche simboliche e sostanziali dell'autocrazia dall'età di Ivan IV sino alle drastiche varianti impresse dalla svolta voluta da Pietro il Grande, soffermandosi in particolare sul nesso tra le categorie di tradizione-riforma-rivoluzione spesso utilizzate come chiave ermeneutica per numerosi eventi del XVI e soprattutto del XVII secolo che si susseguono nell'immensa struttura geopolitica che da zarato moscovita si va trasformando in impero russo.
Teoria degli imperi e utopie cronologiche tra moderno e post moderno
Fabio Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 260
Il calcolo delle cronologie è stato, sin dall'età preclassica, centrale nelle dinamiche di autolegittimazione dei grandi imperi. Anche i tempi più recenti ci hanno proposto rivolgimenti epocali che sancendo la scomparsa o la rinascita di strutture imperiali hanno prodotto veri shock culturali: in apparenza proprio in risposta ad uno di questi nasce quella Nuova Cronologia che da anni pretende di capovolgere la successione degli eventi storici. Il volume si propone non solo di analizzare questa particolare fenomenologia culturale, ma anche di scoprirne le profonde radici che si promanano indietro nel tempo sino a congiungersi con le inquietudini, i dubbi e i conflitti degli uomini del XVII secolo.
La Russia degli zar. Aspetti del potere zariano tra sacralità e secolarizzazione (XVI-XIX secolo)
Fabio Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2017
pagine: 456
«Russia is a riddle, wrapped in a mystery, inside an enigma»: la celebre frase di Churchill mostra appieno come l’indecifrabilità costituisca l’aspetto primario della “rinuncia” dell’Occidente a un autentico processo di comprensione del mondo russo. L’istituzione zariana e il modello autocratico divengono esempi concreti di un’irriducibile alterità. Scopo di questo libro è, al contrario, costruire un percorso che illustri quanto ricca e complessa sia stata l’interazione del mondo russo con l’Oriente e con l’Occidente in seno ai momenti generativi della cultura di governo del grande impero.
Spaesamenti. Processi di estraniazione culturale tra età moderna e contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 172
La nozione di spaesamento si trova al centro di una sfera semantica particolarmente ricca e articolata di cui fanno parte, ad esempio, concetti come estraneazione, esilio, astrazione, alienazione, ed evoca una serie di interrogativi lessicali né semplici né unilateralmente risolvibili. I saggi presentati danno conto di questa vasta rete di modulazioni attraverso exempla specifici, soffermandosi su singole tematiche che, in forma meramente paradigmatica, mostrano la densità e la rilevanza culturale dello "spaesamento".
Haec religionis ergo, haec libertatis ergo. La teologia politica orangista nel XVII secolo
Fabio Martelli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2015
pagine: 588
Nel XVII secolo la "anomalia olandese" si declina attraverso il violento conflitto interno tra la fazione dei cosi? detti Regenten e quella dei seguaci dei principi di Orange. Lo stadholderato, in continuo equilibrio dinamico tra dimensione magistratuale e ipotesi dinastica, costituisce il fulcro del dibattito e della lotta politica che per decenni dividono trasversalmente le Province Unite. Gruppi sociali, economici e politici si costituiscono e si disaggregano intorno ai due opposti centri di potere senza una prefinizione costante di ruoli e di obbiettivi. Si può invece seguire secondo una filogenesi di medio periodo abbastanza riconoscibile la funzione di supporto della casa d'Orange svolta dalla maggioranza degli esponenti della Chiesa calvinista dalle cui fila proviene una gran parte dei docenti dell'Università di Leiden. Dalla loro opera intellettuale il "partito orangista" finirà per trarre una elaborata e complessa teologia politica che abbraccia sempre più vaste tematiche, a partire da quelle teologiche sulle questioni che hanno contrassegnato i lavori della Sinodo di Dort. I rapporti di parentela con il casato degli Stuart e, con essi, la guerra civile inglese, il governo di Cromwell, l'esilio di Carlo II diventano altrettanti "passaggi obbligati" che costringono teologi ed intellettuali orangisti a confrontarsi con tematiche solo in apparenza remote rispetto al panorama politico olandese.
L'Arbor Aniciana di Joannes Seifried. Una teologia politica asburgica alla vigilia della guerra dei Trent'anni
Fabio Martelli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2012
pagine: 827
Joannes Seifried, abate cistercense, fu uno dei protagonisti della rinascita della cultura cattolica in Austria agli inizi del XVII secolo. Meno noti i suoi rapporti con la corte asburgica e, in particolare, con il futuro imperatore Mattia e le sue numerose opere di carattere storico e teologico. L'Arbor Aniciana del 1613 costituisce un esempio del tutto particolare di organizzazione di un'inedita teologia politica a favore della Casa d'Asburgo fondata sia sulla presunta riscoperta delle origini romane imperiali della dinastia, sia soprattutto su di un'interpretazione di carattere messianico del testo scritturale ed in particolare di Ezechiele, 17. Di questa affascinante opera si propone un commento volto a delineare due lineamenti storici di forte rilevanza; in primo luogo il testo dello Seifried consente una ante-datazione della nozione di pietas austriaca come elemento centrale nella ideologia dei monarchi di Vienna. In secondo luogo, all'interno dell'opera si delinea l'articolazione di quella riformulazione del pensiero politico eusebiano che continuerà a svilupparsi in Europa trovando una propria formalizzazione ultima nel pensiero del Bossuet, tematica che riconduce alle indagini sulla concezione del governo efficiente della divinità nella Storia, in seno alla teologia politica di età moderna, intraprese da Giorgio Agamben.
Il contadino che volle farsi imperatore. Jean Antoine Lazier e l'ordine costantiniano del XVII secolo
Fabio Martelli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2012
pagine: 663
Agli inizi del XVIII secolo l'Europa scopre con meraviglia l'esistenza di un legittimo imperatore bizantino: ad asseverarne le pretese, comprese quelle alla Gran Maestranza di un immaginario Ordine costantiniano, è lo stesso Kaiser con una impressionante mole di decreti che autenticano i molti documenti falsi prodotti da Jean Antoine Lazier, un valdostano di modeste origini ovviamente estraneo a qualsiasi legame con le dinastie romee. Il sostegno asburgico alla causa del giovane impostore discendeva in primo luogo dalla prospettiva di utilizzarlo a supporto dell'espansione della potenza viennese in Italia e nei Balcani. La ricerca, oltre a ricostruire sulla scorta di documenti inediti, le vicende spesso enigmatiche che portarono il Lazier dalla marginalità degli anni romani ai fasti del periodo austriaco, si focalizza sulle ipotesi di riforma sociopolitiche elaborate dal valdostano.
La pace degli eserciti e dell'economia. Montecuccoli e Marsili alla corte di Vienna
Raffaella Gherardi, Fabio Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 319
II modenese Raimondo Montecuccoli (1609-1680) e il bolognese Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) furono due protagonisti di grande rilievo nella vicenda militare, politica e diplomatica dell'Impero asburgico. L'uno fu comandante in capo delle forze imperiali in numerose campagne in Europa e contro i turchi, l'altro rivestì ruoli importanti nell'esercito anche come esperto di fortificazioni e come diplomatico. Con una scelta originale, questo libro rilegge unitariamente l'azione di Montecuccoli e Marsili, che in buona parte si svolse al servizio di Leopoldo I, con cui essi collaborarono a una proficua riforma dell'impero, attraverso la formazione di un esercito regolare, la centralizzazione dell'amministrazione, l'allargamento dei confini e soprattutto la difesa di quello sudorientale verso l'impero ottomano.
Archeologia e modernità dell'esclusione. Metafore del cittadino e dello Stato nel Trattato sugli eunuchi di Charles Ancillon
Fabio Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2009
pagine: 404
Nel 1707, dalle pagine di un Trattato redatto in Prussia, riemerge, con aggressivo vigore, una polemica sopita ormai da secoli, quella contro la figura sociale dell'eunuco.
Estetica del colpo di stato. Teologia e politica nella Francia di Richelieu
Fabio Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 518
La Francia nell'età di Luigi XIII conobbe un ricco dibattito sulla filosofia politica. Questo testo, partendo dalle riflessioni sul colpo di stato nel pensiero di scrittori noti come il Naudé o ancora inediti, come Machon, tutti legati alla figura e alla committenza del cardinale Richelieu, propone una reinterpretazione, in termini di filosofia politica, del processo di strutturazione dello stato centralizzato.