Libri di Federico Mazzei
De Gasperi. Interviste (1944-1954)
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2025
pagine: 608
Novantaquattro interviste e dieci conversazioni di De Gasperi sui principali temi della vita politica italiana e delle relazioni internazionali: dai governi di coalizione del CLN al «centrismo»; dal duro Trattato di pace al Patto atlantico e alla «nostra patria Europa». Le grandi scelte che hanno orientato la ricostruzione democratica del nostro Paese coerentemente con il trinomio degasperiano «libertà, giustizia sociale, pace».
La storia come cultura. Studi in onore di Roberto Pertici
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 752
Lo storico come uomo di cultura che applica i propri sforzi intellettuali allo studio della storia; la storiografia come impresa umanistica irriducibile alla professionalizzazione accademica. Sono queste le coordinate epistemologiche che hanno reso il lavoro storico di Roberto Pertici un punto di riferimento nella comunità degli studiosi e nel dibattito culturale dell’ultimo ventennio. Partendo dalla sua vasta produzione storiografica, i contributi di amici, colleghi e allievi raccolti nel volume riprendono alcuni dei temi di ricerca che l’hanno originalmente caratterizzata: la storia della storiografia e della “cultura storica” italiane, le “parabole” biografiche degli intellettuali e di interi gruppi culturali, la Chiesa cattolica e il problema religioso nell’epoca della secolarizzazione, le culture politiche dell’Italia contemporanea dal Risorgimento all’età repubblicana.
C'era una volta la stampa democristiana. Il «Giornale del Mattino» di Ettore Bernabei nella Firenze di Giorgio La Pira (1951-1956)
Federico Mazzei
Libro: Libro rilegato
editore: Studium
anno edizione: 2023
pagine: 496
Il volume ricostruisce la storia del quotidiano democristiano fiorentino, pubblicato dal 1947 con il titolo – mantenuto fino al 1953 – «Il Mattino dell’Italia centrale», negli anni in cui la direzione fu affidata al futuro direttore generale della RAI Ettore Bernabei (1951-1956). Nato come foglio di partito locale e integrato nella «catena» di stampa organizzata dalla DC, il «Giornale del Mattino » seppe conquistare la propria autonomia editoriale grazie alla sperimentazione di format innovativi (inchieste, rubriche e «referendum tra i lettori») che lo convertirono in autentico «quotidiano d’informazione». La linea conferitagli da Bernabei lo mantenne, invece, politicamente ancorato alla DC: sul piano locale, all’esperienza amministrativa del sindaco di Firenze Giorgio La Pira, di cui il giornale divenne l’ufficioso «organo» di stampa; e, su scala nazionale, alle vicende che scandirono la transizione generazionale dalla leadership di Alcide De Gasperi a quella di Amintore Fanfani. La parabola del «Giornale del Mattino» consente di ripercorrere, perciò, l’evoluzione del rapporto fra la DC e la sua stampa quotidiana nella fase immediatamente precedente al decollo della televisione come nuovo medium di massa.
Cattolici di opposizione negli anni del fascismo. Alcide De Gasperi e Stefano Jacini fra politica e cultura (1923-1943)
Federico Mazzei
Libro
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 672
L’amicizia fra Alcide Gasperi e Stefano Jacini, nata durante il ventennio fascista, divenne uno dei legami più significativi mantenuti dal politico trentino con la passata esperienza del Partito Popolare. Questo volume ne ripercorre l’itinerario attraverso il dialogo intrapreso dai due cattolici antifascisti nel comune «esilio in patria». La solidarietà dimostrata dal cattolico-liberale lombardo nei confronti del futuro presidente del Consiglio – incarcerato dal regime nel 1927 e, dal 1929, bibliotecario vaticano – si trasformò in una collaborazione culturale che diede origine a riflessioni e pubblicazioni storiche di ampio respiro sui rapporti fra cattolicesimo e libertà nella contemporaneità otto-novecentesca. Costretti a vivere «nella storia» dalla forzata inattività politica, De Gasperi e Jacini riemersero dall’isolamento con il ripensamento autocritico della tradizione popolare culminato nella fondazione della Democrazia Cristiana postfascista. Il volume è arricchito dal carteggio degasperiano con Jacini, in larga parte inedito, fra il 1923 e il 1943.
Giovanni Gronchi e la politica estera italiana (1955-1962). Atti del Convegno di studi (Pontedera, 13-14 novembre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2017
pagine: 256
La collana La Collana Tommaso Fanfani è stata voluta dalla Fondazione Piaggio per ricordare Questo volume, il secondo della collana, raccoglie gli atti del Convegno di studi che è stato organizzato il 13-14 Novembre 2015 dal Centro "Giovanni Gronchi" per lo studio del movimento cattolico, dal Comune di Pontedera e dalla Fondazione Piaggio e che si è svolto nell'Auditorium della Fondazione Piaggio e presso la Biblioteca comunale di Pontedera.
Cattolicesimo liberale e «religione della libertà». Stefano Jacini di fronte a Benedetto Croce
Federico Mazzei
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2016
pagine: 196
Il cattolicesimo liberale e il liberalismo di cultura laica si sono variamente intrecciati nella storia dell'Italia contemporanea, sperimentando il dissenso teoretico ma anche una profonda comunanza di valori morali. Il volume ripercorre la complessità di questa relazione, intellettuale e religiosa oltreché politica, attraverso la lunga amicizia fra Stefano Jacini e Benedetto Croce, che ne costituisce uno dei momenti più intensi e significativi nella prima metà del Novecento. Esponente del Partito Popolare e della Democrazia Cristiana, Jacini si impegnò ad approfondire culturalmente il rapporto fra cattolicesimo e libertà dall'esperienza modernistica del "Rinnovamento" agli studi sulla politica ecclesiastica del Risorgimento, nati dal confronto con la grande storiografia crociana durante il fascismo. Fu proprio la "religione della liberta", teorizzata da Croce in chiave laica e immanentistica, il riferimento dialettico al quale Jacini contrappose il cattolicesimo liberale ottocentesco come antecedente e fondamento di quello antifascista.
Nazione a anti-nazione. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 175
I movimenti nazionalisti di fine Ottocento e dei primi del Novecento cercarono di dare voce a uno stato d'animo permeato da valori e sentimenti patriottici, ampiamente diffuso ma non ancora politicamente organizzato. La subordinazione della cittadinanza alla condivisione dell'ideologia e la condanna degli avversari politici con il marchio di nemici della patria furono due delle più significative novità introdotte dal nazionalismo. Proprio l'appropriazione monopolistica dell'idea di nazione e il tentativo di creare uno Stato autoritario all'interno e forte all'esterno avranno non poca influenza sulle origini del fascismo. Il nazionalismo come fenomeno di radicale delegittimazione del socialismo e delle istituzioni liberali, identificati con la decadenza nazionale, è il paradigma con il quale si confronta questo volume che, per la prima volta attraverso un approccio comparativo tra il caso italiano, francese e spagnolo, esamina le dimensioni di un nuovo patriottismo fondato sugli imperativi di grandezza nazionale: il militarismo e la geopolitica imperialista, la dicotomia tra vecchi e giovani, il passaggio dal sindacalismo all'antisocialismo.
Liberalismo e «democrazia protetta». Un dibattito alle origini dell'Italia repubblicana
Federico Mazzei
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 155
Il volume presenta i1 dibattito del liberalismo post-fascista in Italia sulla difesa della libertà nei confronti dei partiti e dei movimenti a vocazione "totalitaria", ripercorrendone le origini e le diverse fasi, dalla concezione di "liberalismo armato" elaborata da Mario Pelle Piane all'inchiesta del 1945 della rivista "La Città Libera", alla quale collaboravano, fra gli altri, Croce, Einaudi e P. Gentile. Il saggio introduttivo ricostruisce la formazione delle idee di "democrazia protetta" nella riflessione intellettuale e politica della "galassia" liberale. Nella sezione antologica si pubblicano saggi e articoli di esponenti liberali e non, apparsi su questo tema nel periodo di transizione dal fascismo alla ricostruzione democratica.
De Gasperi e lo «Stato forte». Legislazione antitotalitaria e difesa della democrazia negli anni del centrismo (1950-1952)
Federico Mazzei
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2013
pagine: XXII-458
La stabilizzazione della democrazia italiana in condizioni di ordinata libertà rappresentò l'autentico obiettivo della politica degasperiana di "Stato forte", cioè di quella legislazione che lo statista trentino cercò di sviluppare in piena "guerra civile fredda" per prevenire attacchi interni e boicottaggi a favore del nemico esterno. Ispirata dalle tragiche esperienze di crisi dell'autorità che accompagnarono la caduta dei regimi democratici in Italia e in Germania, la concezione degasperiana di uno "Stato forte" per l'autotutela della democrazia dai suoi nemici assunse un peso preponderante nella politica del centrismo dopo lo scoppio della guerra di Corea nel giugno 1950. Escludendo di ricorrere a misure extra-legali per lo scioglimento di partiti di opposizione, le scelte di De Gasperi contro il pericolo totalitario offrono la possibilità di rivedere in profondità la linea interpretativa degli studiosi che hanno riscontrato in quella legislazione unicamente uno strumento di delegittimazione della sinistra comunista e di transizione verso un regime semi-autoritario di "democrazia protetta".