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Libri di Federico Vercellone

Immagini che curano. La psicoanalisi visiva di Sigmund Freud

Immagini che curano. La psicoanalisi visiva di Sigmund Freud

Horst Bredekamp

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2025

pagine: 192

In Immagini che curano, Horst Bredekamp indaga il legame inedito tra arte e psicoanalisi che ha caratterizzato la vita e la pratica terapeutica di Sigmund Freud. Contrariamente all’idea diffusa di psicoanalisi come mero scambio verbale e alla sua presunta inclinazione aniconica, se non apertamente iconoclasta, Bredekamp dimostra come le immagini abbiano avuto un ruolo cruciale nel pensiero e nel metodo del suo fondatore. L’autore si concentra su due aspetti emblematici: da un lato, l’ossessione per il Mosè di Michelangelo, un’opera con cui Freud stabilì un profondo legame identificatorio e che lo spinse più volte a tornare a Roma; dall’altro, la sua vasta collezione di statuette e idoli in gran parte antichi, raccolti in anni di viaggi e disposti con cura nel suo studio, prima a Vienna e poi a Londra. Questi manufatti, lungi dall’essere semplici oggetti da ammirare nelle vetrine, svolgevano un ruolo attivo nell’indagine dell’inconscio, contribuendo a neutralizzare i fantasmi e i traumi sepolti nel profondo dei pazienti. Un libro che rivela la potenza terapeutica delle immagini e offre una nuova chiave di lettura per comprendere le origini del pensiero freudiano.
20,00

Dopo la morte dell'arte

Dopo la morte dell'arte

Federico Vercellone

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2013

pagine: 161

La questione della morte dell'arte appassiona la riflessione filosofica e le pratiche artistiche da quasi due secoli. Fu Hegel il primo a rilevare che l'arte non costituisce e nemmeno può più rappresentare la verità e il centro di una cultura. La dichiarazione dell'ultimo dei filosofi ha suscitato un incendio indomabile, le cui fiamme divampano nel Novecento e lambiscono ancora il nostro tempo. Ma è davvero morta l'arte? Sì, ma solo se si danno per buoni i presupposti hegeliani, come fece anche Benedetto Croce dando avvio al dibattito novecentesco. Da allora il tema non ha smesso di impegnare artisti e pensatori, a partire dall'avanguardia storica per giungere sino alle teorie dell'arte contemporanee. Partendo da queste premesse, il libro riconsidera l'intera vicenda e sottolinea come il quadro sia oggi radicalmente mutato per l'impatto che sull'esperienza estetica ha prodotto l'avvento delle tecnologie digitali.
16,00

Storia dell'estetica moderna e contemporanea
32,00

Morfologie del moderno. Saggi di ermeneutica dell'immagine

Morfologie del moderno. Saggi di ermeneutica dell'immagine

Federico Vercellone

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2006

pagine: 208

Qualora questo libro fosse davvero venuto a capo del problema fondamentale che esso si pone, s'intitolerebbe Ermeneutica e morfologia. S'intitola invece Morfologie del moderno a indicare la preoccupazione teorica principale che impegna questi saggi che vanno dal romanticismo a Nietzsche per venire ad alcuni momenti dell'estetica contemporanea. La tesi centrale è che l'ermeneutica, la moderna teoria filosofica dell'interpretazione sia sorta dalla fine traumatica della teleologia della natura, di una finalità ad essa intrinseca che si proponga anche come complessivo senso dell'essere. In questa prospettiva l'ermeneutica è volta alla costruzione del senso dopo che la sua evidenza è venuta meno.
15,00

Lineamenti di storia dell'estetica. La filosofia dell'arte da Kant al XXI secolo

Lineamenti di storia dell'estetica. La filosofia dell'arte da Kant al XXI secolo

Federico Vercellone, Alessandro Bertinetto, Gianluca Garelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 290

Il volume ricostruisce la vicenda storica dell'estetica moderna a partire dalla sua origine come "filosofia dell'arte", dal pensiero tardosettecentesco fino ai più recenti sviluppi in ambito analitico e continentale. Grazie al costante confronto che vi viene stabilito fra l'estetica e le altre scienze (umane e naturali), gli autori si propongono anche di ripensare le questioni cruciali della disciplina: la determinazione dell'oggetto estetico, la definizione del bello al di là dei confini dell'arte, il rapporto tra percezione e rappresentazione artistica e così via. Si tratta dunque di uno strumento di studio rivolto non soltanto agli studenti dei corsi di laurea che prevedono l'insegnamento dell'estetica, ma anche a chiunque voglia confrontarsi con i diversi modi in cui la modernità ha pensato in termini filosofici il fenomeno dell'arte.
21,00

Oltre la bellezza

Oltre la bellezza

Federico Vercellone

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 204

C'è un ideale di bellezza tipicamente novecentesco? O è vero piuttosto che il Novecento è il secolo nel quale la bellezza non c'è, se non nelle forme grottesche e inautentiche del kitsch? In realtà il declino della bellezza comincia ben prima del secolo scorso, addirittura alla fine del Settecento, in ambito romantico. Da allora in poi la bellezza possiederà un valore evocativo, che la conduce a incombere sul panorama con tutta la potenza di chi manca. Il volume ripercorre la vicenda dell'ideale estetico dal suo tramonto in età romantica ("Mai il bello", ebbe a dichiarare Schlegel), attraverso la crisi otto-novecentesca sancita da Nietzsche e Spengler e fino alla sua rinascita con Andy Warhol e la pop art, quando la bellezza torna a proporsi, sia pure ironicamente, quale misura dell'essere e del mondo.
14,00

Pensare per immagini. Tra scienza e arte

Pensare per immagini. Tra scienza e arte

Olaf Breidbach, Federico Vercellone

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2010

pagine: 154

Da sempre, l'uomo pensa per immagini. Ma l'approccio visuale manifesta oggi una sua particolare attualità. Viviamo infatti in una cultura che dall'immagine è intensamente dominata. Di fronte al riaffacciarsi della potenza della rappresentazione iconica, che già l'antichità aveva conosciuto e talvolta condannato come idolatria, rimessa in contatto con la sua portata conoscitiva ma anche con la sua natura ingannatrice, la cultura contemporanea ha fatto propria la sfida dell'immagine creando un nuovo universo scientifico, guello degli "studi visuali", che questo libro indaga secondo una prospettiva inedita, attenta all'intersezione fra i tradizionali domini dell'estetica e il mondo delle scienze. La presenza dell'immagine non è infatti confinata all'arte. E non si estende solo alla pubblicità e al design, ma include anche la scienza e la tecnica (si pensi per esempio al significato dell'immagine nell'ambito della diagnostica medica). Anche nel caso della conoscenza scientifica, come già nell'arte, si impongono stili della visione. Apprendendo che spesso conosciamo il mondo attraverso l'immagine, diveniamo edotti della natura storica del nostro modo di vedere e di intuire. E comprendiamo come, nel succedersi degli stili della visione, si avvicendano i mondi culturali.
17,00

Le ragioni della forma

Le ragioni della forma

Federico Vercellone

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2010

pagine: 134

Sono molte le "ragioni della forma" che si sostengono in questo libro, a partire dal romanticismo tedesco per venire sino alla crisi novecentesca della bellezza. La possibilità di un'intelligenza che tragga le proprie risorse dall'intuizione e dalle forme naturali, che si misuri alla pari con quella concettuale, percorre la tradizione filosofica e artistica da Goethe a Spengler. Ma essa va poi incontro a un declino apparentemente inevitabile nel Novecento maturo. Tuttavia l'idea di una ragione meno invadente e arrembante, più attenta ai luoghi e ai contesti sembra riaffacciarsi oggi, per esempio nella ricerca biologica e nei visual studies, e fornire il modello di una razionalità meno violenta, più attenta all'ecosistema, più favorevole alla natura, rivolta infine a una più matura abitazione dell'uomo nel mondo.
13,00

Trópos. Rivista di ermeneutica e critica filosofica. Volume Vol. 1

Trópos. Rivista di ermeneutica e critica filosofica. Volume Vol. 1

Félix Duque, Federico Vercellone, Roberto Salizzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2011

pagine: 168

Il rapporto tra l'esperienza artistica e il terrore è un tema molto antico nella riflessione filosofica occidentale. Così profondo e ramificato da diventare quasi un indice del radicarsi dell'esperienza estetica nel terreno stesso dell'esistenza, contro l'illusione della bellezza disinteressata. Questo numero di "Tropos" si interroga sulla questione, in dialogo con Félix Duque e con la sua interpretazione dell'apocalisse postmoderna. Uno sguardo che muove dal cinema, per coinvolgere la musica e la poesia, attraverso un confronto vis à vis con la portata pubblica, e in qualche modo politica, dell'arte. A cura di Alberto Martinengo; introduzione di Federico Vercellone; contributi di Alessandro Bertinetto, Gianluca Cuozzo, Félix Duque, Simone Furlani, Giuseppe Galanzino, Gianluca Garelli, Marco Ravera, Roberto Salizzoni, Rita Serpytyte, Lorenzo Sieve.
15,00

Fine o nuovo inizio dell'arte. Estetiche della crisi da Hegel al «pictorial turn»

Fine o nuovo inizio dell'arte. Estetiche della crisi da Hegel al «pictorial turn»

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2017

pagine: 387

Esiste una "fine dell'arte" nell'estetica di Hegel? Intento del presente volume è sfatare tale secolare leggenda e allo stesso tempo analizzare le più importanti declinazioni, riletture e oltrepassamenti del tema della fine o morte dell'arte nel XIX e XX secolo in Germania (da Friedrich Schlegel a Schelling, da Nietzsche a Heidegger e Adorno), in Italia (da Francesco De Sanctis a Croce e Gentile, da Formaggio e Argan fino a Vattimo) e negli Stati Uniti (in particolare nel pensiero di A.C. Danto).
28,00

Georg Baselitz

Georg Baselitz

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2025

pagine: 130

Georg Baselitz è nato nel 1938 a Deutschbaselitz in Sassonia (Germania). Lavora come pittore, grafico e scultore sul Lago di Ammer in Baviera, a Salisburgo e a Imperia sulla Riviera Ligure. Dopo aver studiato pittura a Berlino Est e Ovest, destò grande scandalo la sua prima mostra del 1963 alla galleria berlinese Werner & Katz. Dal 1969 è conosciuto in tutto il mondo per le sue opere con motivi capovolti. Nel 1972 partecipa, tra l'altro, a Documenta 5 a Kassel. La Staatsgalerie d'Arte Moderna di Monaco gli ha dedicato una grande retrospettiva nel 1976.Nel 1980 espone la sua prima opera scultorea, "Modello per una scultura", alla Biennale di Venezia nel Padiglione della Germania. Importanti retrospettive si sono svolte nel 1995 al Guggenheim Museum di New York, nel 2007 alla Royal Academy of Arts di Londra, e nel 1996 e 2011 al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, nonché nel 2018 al Fondation Beyeler di Basilea e all'Hirshhorn Museum Sculpture Garden di Washington DC. Nell'ottobre del 2021 ha aperto i battenti una retrospettiva al Centre Pompidou di Parigi. Ha insegnato come professore all'Accademia Statale di Belle Arti di Karlsruhe (dal 1978) e all'Università delle arti di Berlino (fino al 2003). Oltre a molti altri riconoscimenti, ha ricevuto il Praemium Imperiale a Tokyo nel 2004 e nel 2019 è stato eletto all'Académie des Beaux-Arts des Institut de France. Le sue opere sono esposte in importanti collezioni e musei internazionali.
12,00

Il futuro dell'immagine

Il futuro dell'immagine

Federico Vercellone

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 139

Internet, gli smartphone, la televisione, i giornali ci sottopongono a un continuo flusso di immagini che investono e travolgono i canoni della trasmissione culturale e dell'interpretazione del presente. L'antico conflitto tra immagine e parola sembra essersi risolto con l'inopinata sconfitta di quest'ultima. È possibile orientarsi in questa nuova selva senza assumere atteggiamenti troppo reattivi, inclini a una nuova iconoclastia? Saremo capaci di approfittare delle potenzialità dell'immagine, riconoscendo i bisogni che la loro iperpro-duzione esprime senza subirne le derive violente? La sfida è individuare il modello di ragione di un universo in cui le immagini non sono più apparenze, ma veri e propri ambienti culturali.
15,00

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