Libri di Francesca Brignoli
Il cinema arte dei corpi
Francesca Brignoli, Micaela Veronesi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2019
pagine: 180
Fra tutti i corpi visibili sugli schermi, quello di Marilyn è certamente uno dei più carichi di significati. Esso infatti non è stato solo oggetto di visione, ma interprete primo d'una femminilità complessa e conturbante, che ha segnato l'immaginario al punto da diventare mito, oggi ancor vivo. Un corpo interpretato e non solo esposto dunque, che ha dato forma a una fra le categorie centrali della sensibilità contemporanea. Questo volume indaga il rapporto tra corpo e cinema quale luogo privilegiato della rappresentatività dei corpi ed espressione, tecnologica e artistica, dell'interazione fra corpi e mondo. Due i sentieri verso il tema: Atlante è dedicato all'attore, centro della costruzione filmica, che con la sua carica originale epidermica e fotogenica fa scaturire con il corpo una percezione ulteriore; Anatomie vede l'affondo in film che espongono in maniera speciale dettagli di corpo, anzi, film costruiti in maniera inequivocabile amplificando particolari anatomici di grande forza costruttiva, in alcuni casi mitopoietici.
Orson Welles. Quarto potere
Nuccio Lodato, Francesca Brignoli
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2015
pagine: 181
Nel primo centenario della nascita di Orson Welles (Kenosha, Wisconsin, 6 maggio 1915), l'attenzione generale torna inevitabilmente a essere puntata sul suo capolavoro d'esordio, quel "Citizen Kane" (1941) che è forse il film più discusso e studiato di tutta la storia del cinema (oltre che, a giudizio di molti, uno dei migliori mai realizzati). Liberamente ispirato alla vita di William Randolph Hearst, magnate americano dell'editoria e archetipo del capitalista moderno. "Quarto potere" - analizzato qui alla luce di materiali nuovi e delle critiche più recenti - "intuisce l'invasività della nuova forma immaginaria del capitale, il suo incontenibile diffondersi e moltiplicarsi in infiniti rivoli e specchi, e la trasformazione epocale del denaro e dell'impresa in qualcosa di fluido e fittizio".
Marilyn Monroe inganni
Nuccio Lodato, Francesca Brignoli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 304
Mito, leggenda, icona. Ma anche prima di tutto attrice. A oltre mezzo secolo dalla scomparsa, Marilyn Monroe continua a essere l'immagine più abbagliante di un universo pop che di lei si è nutrito, facendone il simbolo senza tempo della bellezza e del fascino, in ragione di una sensualità ostentata e provocante, dolcissima ma disperata. Citata, clonata, omaggiata, Marilyn è l'ultima grande star di Hollywood.
Ingrid Bergman. La vertigine della perfezione
Nuccio Lodato, Francesca Brignoli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 334
Ingrid Bergman. Per molti la più grande attrice della storia del cinema. A quasi trent'anni dalla sua scomparsa, continua ad essere il prototipo dell'interprete moderna: artista di straordinario talento che praticava con sensibilità, intraprendenza e passione - unite a un grande, "nordico" rigore quella che per lei era sì una vocazione ma anche, orgogliosamente e prima di tutto, la sua professione. Al talento di questa magnifica apolide, costantemente alla ricerca del nuovo, si deve la creazione di capolavori assoluti diretti da registi come Alfred Hitchcock, George Cukor, Roberto Rossellini, Jean Renoir, Ingmar Bergman. Dai fenomenali primi dieci anni a Hollywood, che segnano la nascita di una nuova tipologia di donna e di star sofisticata ma naturale - al fondamentale interludio in Italia e di qui alia grandiosa stagione tra Europa e Stati Uniti, Ingrid Bergman, negli anni della maturità (che ne amplificano talento e fascino), si afferma come modello insuperabile di una capacità attoriale creativa, libera, colta e indipendente: esemplarmente attuale. Un'analisi storico-critica e puntuale dei film fondamentali della sua carriera, oltre alla rivisitazione biografica dell'attrice e gli apparati completi di filmografia e teatrografia. Un invito a compiere un viaggio con lei, per leggere, rileggere, approfondire le pagine di un cinema che ha generato presenze fra le più potenti e indimenticabili nella cultura visiva del Novecento.
Liliana Cavani. Ogni possibile viaggio
Francesca Brignoli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 320
Regista dello scandalo, per di più donna. Provocatrice, cattolica del dissenso. Intellettuale laica e trasgressiva. Tra demonio e santità. Cinema, televisione, lirica. Due cortometraggi, undici tra documentari e inchieste, sedici film. "Il portiere di notte", "Al di là del bene e del male" e "Francesco" i titoli più noti di un corpus coerente per originalità d'ispirazione e audacia immaginativa, che consegna la figura dì Liliana Cavani alla storia del cinema e della cultura europea. "Il portiere di notte"riflessione sul nazismo che diventa analisi dell'amore come luogo psichico assoluto - è il capitolo più altisonante di una carriera dalla spiccata vocazione cosmopolita, per contenuti, scenari, territori storici e culturali attraversati, ravvisabile anche nelle combinazioni produttive dei suoi film, in cui dirige cast internazionali (da Lou Castel a Pierre Clementi a Dirk Bogarde, da Charlotte Rampling a Erland Josephson, da Marcello Mastroianni a Claudia Cardinale, Burt Lancaster, Mickey Rourke, John Malkovich). La sua opera è la ricerca inesausta attraverso il mistero e il bisogno dell'esserci, dove protagonisti onerosi si spostano dentro e fuori le mura della storia e del tempo in percorsi di sperimentazione continua, tra smarrimenti, consapevolezze e bagliori. I film di Liliana Cavani sono storie di uomini e donne inquieti che amano, soffrono e cercano il bello senza mai sottrarsi ad alcuna prova.