Libri di Frank Kermode
Il senso della fine. Studi sulla teoria del romanzo
Frank Kermode
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 240
Qual è il rapporto tra romanzo e Apocalisse? In apparenza nessuno. Ma non è quello che pensa Frank Kermode, uno dei più importanti critici letterari del Novecento. La sua tesi, in questo libro ritenuto un classico, è che solo il romanzo abbia ereditato dall'immaginario apocalittico - in un'epoca secolarizzata come la modernità - quel «senso della fine» in cui trova forma la nostra umana pretesa che la vita abbia una struttura, un compimento, e non sia un lento sgocciolare verso il non essere attraverso le riarse sterpaglie del non senso. Apocalisse e romanzo postulano invece un disegno, una trama, una figura di destino, un «non ancora» saturo di possibilità che riscatti e dia senso anche a ciò che è già stato. "Il senso della fine" è oggi attualissimo, ora che l'immagine dell'Apocalisse, nella forma della catastrofe ecologica da noi stessi provocata, è tornata a bussare alle nostre porte, agitata da profeti veri o falsi che siano.
Paradiso perduto. Testo inglese a fronte
John Milton
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: LXVI-823
Poema che si propone la «giustificazione all'uomo delle azioni del Signore», Paradiso perduto usa la forma drammatica per dimostrare che Adamo ed Eva furono puniti perché peccarono, scegliendo deliberatamente il Male. Uniti nella colpa e nell'implacabile sentenza divina, furono cacciati dall'Eden sulla terra: un luogo ignoto nel quale sono destinati a vivere nell'infelicità. Pur nella drammaticità del tema, le pagine del Paradiso perduto vivono di delicatissime sfumature e di un senso idillico e musicale che ne fanno ancora oggi un'opera di straordinario fascino. Con un saggio di T. S. Eliot.
Il senso della fine. Studi sulla teoria del romanzo
Frank Kermode
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 194
"Mille e non più mille", è la profezia che ipotizzava la fine del mondo nel passaggio dal X al XI secolo. Alle soglie del XXI secolo, c'era ancora chi temeva catastrofi universali. Su quale fosse la data stabilita per la fine del mondo si sono interrogati poeti e scienziati e l'idea di apocalisse, sebbene abbia perduto il suo significato di imminenza, è tuttora al centro del dibattito filosofico contemporaneo. In quest'opera Kermode affronta i riti e i miti delle cronologie quotidiane, dalla scansione delle stagioni fino alle ansie millenaristiche, presenti nelle grandi narrazioni e nella moderna fiction. Un'opera che, dai testi sacri alla bomba atomica, mette a nudo le paure più antiche della cultura occidentale. Con un saggio di Giulio Ferroni.
Il linguaggio di Shakespeare
Frank Kermode
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2000
pagine: 412
In questo saggio, l'autore ha raccolto l'essenza delle sue riflessioni su Shakespeare inteso, più come drammaturgo, come poeta, ossia come creatore di linguaggio. Secondo Kermode, l'opera di Shakespeare si articola in tre grandi periodi: quello iniziale (i drammi storici) in cui il verso drammatico ha una marcata qualità declamatoria; il secondo, a partire dal 'Giulio Cesare', in cui la scrittura si fa più complessa; il terzo in cui il verso dà un'impressione di incompiutezza e di involuzione. Questo saggio è rivolto non solo agli specialisti, ma anche al 'lettore comune'.
Il segreto nella parola. Sull'interpretazione della narrativa
Frank Kermode
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1993
pagine: 208
L'autore in questo volume vuole fornire una panoramica globale delle modalità di interpretazione della narrativa. I testi cui rivolge la sua analisi sono quelli che, secondo Auerbach, stanno alla base della narrativa realistica dell'occidente: i quattro Vangeli, e in particolare il più oscuro e sorprendente di essi, quello di Marco. Dal confronto con numerose opere moderne, come le parabole di Kafka, l'Ulisse di Joyce e i romanzi di Henry Green e Thomas Pynchon, Kermode ci fa comprendere come dai sensi letterali, i soli accessibili al lettore comune, si passi ai sensi più "segreti" che sono l'obiettivo cui tende tutta la tradizione ermeneutica dai Padri della Chiesa in poi.