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Libri di G. Manacorda

Faust

Faust

Johann Wolfgang Goethe

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: CXXXI-1062

Creando il personaggio dello scienziato che, tentato da Mefistofele, vende la propria anima in cambio di giovinezza, sapienza e potere, Goethe ha dato forma a un simbolo dell'umanità, divisa tra bene e male, sete di conoscenza e consapevolezza del limite, dannazione e redenzione. Il volume offre questo classico nella traduzione di Manacorda, che alterna prosa e poesia, e contiene un saggio di Thomas Mann che introduce il volume. Nato come lezione tenuta nel 1939 all'Università di Princeton, il testo ripercorre i contrasti alla radice dell'opera: il sostrato popolare e il debito nei confronti della tradizione letteraria, il registro ironico e la tensione verso l'indeterminato, l'anima nordica e il respiro universale.
18,00

Poesie

Poesie

Paul Klee

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2016

pagine: 241

Nel periodo della sua formazione Klee esitò a lungo, come è noto, tra musica, pittura e poesia; e il fatto di avere infine scelto la pittura, dando così inizio a quella che è forse la più alta e feconda esperienza artistica del Novecento, non gli impedì mai di continuare a coltivare, in modo "disinteressato" e quasi segreto, la ricerca poetica. I sui versi non sono dunque il frutto di un'attività marginale; non si tratta di glosse esistenziali alla sua pittura, ma di oggetti espressivi autonomi e, per così dire, omologhi rispetto a quelli creati dalla sua fantasia figurativa. Come nella pittura, anche nella poesia Klee tende a impadronirsi dei meccanismi originari della genesi cosmica. Indipendentemente dal fatto che il processo sia affidato al linguaggio iconico o a quello verbale, Klee tende all'individuazione e alla messa in scena di codici archetipici. Ed è proprio a questa ricerca grandiosa e, per definizione, infinita che Klee doveva pensare quando scriveva di se stesso: "Nel mondo terreno non mi si può afferrare perché io abito altrettanto bene tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione e ancora troppo poco vicino".
24,00

I manifesti del futurismo 1909-1913

I manifesti del futurismo 1909-1913

Libro

editore: Edizioni Empiria Ass. Cult.

anno edizione: 2001

pagine: 204

16,50

Siegfried. Testo originale a fronte

Siegfried. Testo originale a fronte

W. Richard Wagner

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 1996

pagine: 360

10,00

Rienzi. Testo originale a fronte

Rienzi. Testo originale a fronte

W. Richard Wagner

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 1998

pagine: 200

11,50

Tannhauser. Testo tedesco a fronte

Tannhauser. Testo tedesco a fronte

W. Richard Wagner

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 1998

pagine: 176

9,00

I maestri cantori di Norimberga. Testo tedesco a fronte
10,00

Parsifal. Testo tedesco a fronte

Parsifal. Testo tedesco a fronte

W. Richard Wagner

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 1997

pagine: XXX-268

14,00

L'olandese volante (Il vascello fantasma). Testo tedesco a fronte
9,00

Il crepuscolo degli dei. Testo tedesco a fronte

Il crepuscolo degli dei. Testo tedesco a fronte

W. Richard Wagner

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 1996

pagine: 330

10,00

L'oro del Reno. Testo tedesco a fronte

L'oro del Reno. Testo tedesco a fronte

W. Richard Wagner

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 1996

pagine: 254

12,00

Poesie

Poesie

Paul Klee

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2019

pagine: 240

Sarebbe un grave errore considerare a poesia di Klee come una realtà subordinata e minore rispetto alla sua produzione figurativa. Nel periodo della sua formazione Klee esitò a lungo, com'è noto, tra musica, pittura e poesia; e il fatto di avere infine scelto la pittura, dando così inizio (per necessità, per destino) a quella che è forse la più alta e feconda esperienza artistica del Novecento, non gli impedì mai di continuare a coltivare, in modo «disinteressato» e quasi segreto, la ricerca poetica. I versi di Klee non sono dunque il frutto di un'attività marginale, ma realtà espressive autonome e, per così dire, omologhe rispetto a quelle create dalla sua fantasia figurativa. Non a caso, non c'è assolutamente nulla, in essi, di pittorico o di pittoresco, e nemmeno di descrittivo; e simile a quella del pittore è la cura rigorosa con la quale il poeta preserva i propri testi da qualsiasi impurità di carattere autobiografico e contenutistico. Paesaggi interiori, quindi; ma non soltanto. Come nella pittura, anche nella poesia Klee tende a penetrare i meccanismi originari della genesi cosmica. Meccanismi formali, inevitabilmente, giacché egli appare del tutto convinto dell'esistenza di una sigla strutturale elementare che presiede all'organizzazione dell'universo («viene alla fine a crearsi un cosmo formale»). Indipendentemente dal fatto che il processo sia affidato a un linguaggio verbale o iconico, Klee tende all'individuazione e alla rappresentazione di codici archetipici. Ed è proprio a questa ricerca grandiosa, e per definizione infinita, che Klee probabilmente pensò quando scrisse di se stesso nei «Diari»: «Nel mondo terreno non mi si può afferrare poiché io abito altrettanto bene tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione e ancora troppo poco vicino».
24,00

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